BERZO DEMO (Brescia) - Prime reazioni sulla
ventilata chiusura della scuola media di Berzo Demo e sul tema dello
spopolamento dei paesi di
montagna.
Abbiamo ricevuto e pubblichiamo l'intervento di
Pier Luigi Mottinelli, già sindaco di Cedegolo, presidente della Comunità Montana di Valle Camonica e della Provincia di Brescia, ora responsabile regionale del PD sulle Aree Interne.
"Amministrare vuol dire farsi carico di responsabilità importanti, che pesano, sopratutto se sono proiettate al futuro e non sono dettate dall’ immediata necessità.
Si è Amministratori responsabili di un mandato elettorale complessivo, senza necessità che sia confermato, ogni volta, argomento per argomento, da referendum o raccolta firme.
Sono vicino e sostengo la decisione dei Comuni dell’Unione della Valsaviore, che mira a mantenere i servizi scolastici nelle loro forme migliori, come se fossimo un Comune Unico, rifuggendo i campanili ed il “ tirare a campare “.
Per fare questo, ieri si è pensato alla riqualificazione e potenziamento della Scuola per l’infanzia nell’abitato di Demo, anche potenziando l’offerta per i più piccoli, dovendo a malincuore prendere atto che la Scuola Interparrocchiale di Grevo aveva numeri in progressiva diminuzione. Oggi si coglie l’opportunità della riqualificazione della scuola, giá Istituto Comprensivo di Cedegolo, come capace di accogliere anche gli alunni della Scuola Primaria di Berzo Demo.
Serve ricordare esperienze analoghe, anch’esse difficili e avversate, ma che gli anni hanno confermato nella loro bontà.
Ricordo lo spostamento a Cedegolo della Scuola Primaria di Grevo e nel contempo della Scuola dell’ infanzia di Cedegolo a Grevo. Era il 1996 e l’Amministrazione di Cedegolo di allora era guidata da Gianpietro Guizzetti, di cui mi onoro di essere stato il capogruppo.
Altro tentativo dell’Unione è stato quello del 2011, dove tra le altre iniziative nei comuni dell’Alta Valsaviore, si voleva portare la Scuola Primaria di Sellero sotto l’Istituto Comprensivo “ Bernardino Zendrini “ di Cedegolo. L’iniziativa, non spostando alcun servizio, mirava a sostenere il problema sottonumerario dell’Istituto Comprensivo, mantendone la sua esistenza. Anche allora, comitati di genitori e insegnanti si opposero . La conseguenza di quella mancata scelta è sotto gli occhi di tutti.., l’Istituto Comprensivo di Valsaviore a Cedegolo è stato accorpato a Capo di Ponte.
Le amministrazioni, è la mia opinione che ho interpretato nei mie mandati di amministratore in Valsaviore e a Cedegolo, devono guardare ai prossimi decenni, non all’oggi . Devono avere come obiettivi primari la formazione dei ragazzi ed il loro benessere, lavorando per edifici comunali all’avanguardia e a trasporti adeguati".
Nella lettera, Pier Luigi Mottinelli proseguw: "invito i genitori con alunni alla Media, vicino alla vostra comprensibile amarezza di questi giorni, che è stata, negli anni, quella di tante e altre famiglie, a considerare la scelta attuale, all’interno di una programmazione generale dell’Unione, non certo estemporanea di un singolo comune e per questo, ad apprezzarla.
Invito altresì chi ha rappresentanza politica a rifuggire le facili, ma dal fiato corto, strumentalizzazioni delle situazioni di disagio.
I momenti di confronto ci sono e ci saranno, ma non si può pensare che la democrazia ci sia solo, dove le proprie istanze sono accolte.
La Valsaviore saprà affrontare i temi della denatalità e il mantenimento dei servizi socio assistenziali, scolastici, degli uffici postali e bancari e dei negozi di prossimità, se assumerà una postura da Comune Unico.
Le nostre comunità devono interpretare i processi di cambiamento, non subirli.
Chiedo, sempre, che la riflessione sul Comune Unico ( a tre, a quattro o a cinque) sia affrontata, come possibile soluzione allo spopolamento dei omuni di montagna, che porta risorse aggiuntive e maggiore autorevolezza all’Amministrazione pubblica locale".