TRENTO - Approvato all’unanimità il disegno di legge unificato "Valorizzazione del volontariato, degli enti del terzo settore e degli altri enti senza scopo di lucro in Trentino” la nuova cornice con cui il Trentino aggiorna e valorizza il proprio sistema del volontariato, dopo oltre trent’anni dall’ultima normativa.
È un testo che nasce dall’ascolto e dalla collaborazione: raccoglie infatti i contenuti di tre proposte distinte delle consigliere
Mariachiara Franzoia (Pd del Trentino),
Vanessa Masè (La Civica) e
Maria Bosin (PATT), poi unificate grazie al lavoro congiunto delle proponenti, insieme a
Chiara Maule (Campobase) e
Eleonora Angeli (lista Fugatti) e al contributo delle molte realtà del territorio ascoltate in Commissione. Il cuore della riforma è l’istituzione di un registro provinciale del volontariato, articolato in due sezioni: una dedicata agli enti già iscritti al RUNTS e una seconda, pensata come una vera e propria banca dati, riservata alle associazioni non iscritte.
L’obiettivo è fotografare in modo più preciso e aggiornato il mondo del volontariato trentino, senza escludere nessuno e ampliando le categorie riconosciute. Il disegno di legge riconosce inoltre il valore delle competenze maturate dai volontari, in particolare dai giovani, e rafforza il principio di amministrazione condivisa, promuovendo coprogettazione e coprogrammazione tra enti pubblici e Terzo settore. Viene anche normata la possibilità di concedere gratuitamente spazi e strutture pubbliche alle associazioni, rendendo trasparente una prassi già diffusa. Un altro obiettivo trasversale è la semplificazione, pensata soprattutto per le realtà più piccole, e la valorizzazione della cultura del dono e della partecipazione, considerati elementi fondamentali per la coesione della comunità trentina. Il testo in aula è quindi il risultato di un processo condiviso, che ha raccolto stimoli e osservazioni dalle Federazioni, dalle Reti, dal CAL e da tutto il variegato mondo del volontariato. Una riforma che vuole essere un punto di partenza per rafforzare un settore che da sempre rappresenta uno dei pilastri della vita sociale e civile del Trentino.
La discussione generale
Maria Bosin

La presidente della IV Commissione consiliare è anche la prima firmataria di uno dei tre disegni di legge iniziali (il n. 25/XVII, sottoscritto anche da
Walter Kaswalder) da cui è scaturito l’atto politico finale. Ha spiegato che ci si è arrivati con un lavoro intenso e condiviso, su un tema che coinvolge in maniera politicamente trasversale. La legge provinciale del 1992 è molto datata, è seguita con un forte impatto la riforma nazionale del Terzo Settore (2017) e c’è stato anche l’evento della nomina di Trento capitale europea del volontariato. Occorreva adeguare le norme e obiettivi comuni hanno portato dai tre disegni di legge a un solo testo unificato, che punta a valorizzare concordemente il grande patrimonio del volontariato trentino.
C’è stata – ha detto Bosin - una operazione di ascolto vero del territorio e dei soggetti in Commissione, con spunti importanti anche dal Cal. Si è puntato decisamente ad ampliare le categorie ammesse al registro dell’associazionismo e di fatto il nuovo elenco provinciale del terzo settore - in due sezioni - è il cuore della riforma. Due appunto le sezioni, così da coinvolgere nella sezione B le realtà associative senza scopo di lucro non iscritte al Runts nazionale e includerle così nel sistema dei contributi e coperture assicurative erogati dalla Pat. L’intervento normativo è stato reso possibile grazie al quadro normativo disegnato dalle più recenti norme di attuazione statutaria.
Bosin ha ringraziato le colleghe Franzoia e Masè ed anche le colleghe Maule e Angeli, componenti del gruppo di lavoro che in IV Commissione ha lavorato al testo unificato.
Mariachiara Franzoia
La consigliera è prima firmataria del ddl 21/XVII del marzo 2024, sottoscritto anche dai colleghi del Pd e da Maule, Demagri, Coppola e Malfer.Franzoia ha citato la venuta del presidente Mattarella a Trento per la nomina a capitale europea, quando ha detto che il volontariato esprime una preziosa visione del mondo basata sulla solidarietà e sul senso di comunità. La cultura del dono è il significato di fondo, il Trentino ne ha bisogno e le norme devono coltivarla.
Abbiamo l’ambizione – ha detto la vicepresidente del Consiglio - di andare oltre l’impostazione culturale dell’ormai datata legge del 1992. Il mondo del volontariato è cambiato, si trattava di aggiornare la legislazione provinciale, nel solco dell’articolo 4 della Costituzione e dell’articolo 118 laddove riconosce il valore delle “autonome iniziative” dei cittadini e del principio generale di sussidiarietà. Questa nostra legge – ha commentato - è davvero un successo di tutto il Consiglio provinciale. Credo offra una conice razionale e unitaria che reggerà nel tempo.
Il volontariato oggi è vitale più che mai nella nostra società, è un tessuto connettivo che ripara gli strappi dell’individualismo. E’ anche la via d’uscita alla paralisi di molti servizi pubblici, energia civile che aiuta le comunità a superare le sfide più complesse, nel rispetto dei diritti.
Gli strumenti messi in campo da questa riforma poggiano su tre pilastri: ruolo di advocacy rispetto al mondo associazionistico, amministrazione condivisa tra P.A. e cittadinanza, innovazione sociale. Importante è anche il coinvolgimento del volontariato d’impresa, per un nuovo welfare e un’economia nuova.
Vanessa Masè
E’ la proponente del ddl 29/XVII, a sua volta confluito nel testo finale. Ha ringraziato le colleghe per il rispetto e la condivisione di energie offerte durante questo importante lavoro, poi l’assessore Mario Tonina e la sua struttura. Non abbiamo risolto tutto – ha detto - ma abbiamo affrontato tutti i nodi posti e rilevati. La norma di attuazione statutaria ci ha aperto un campo d’azione rilevante. Non abbiamo voluto lasciare fuori dai ragionamenti alcuna delle realtà associative del Trentino.
Sappiamo quanta fatica ha comportato per le associazioni iscriversi al nuovo Runts, ora creiamo la sezione B del registro per ricomprendere il resto del mondo associativo. Non certo per vanificare gli sforzi di chi si è iscritto al Runts, e che infatti accederà a una serie di vantaggi esclusivi, ma per tenere nel sistema provinciale l’intero perimetro del volontariato.
La riforma ci appare organica, coglie davvero quel che c’è sul territorio e parte dal basso. Vogliamo un volontariato sostenibile, innovativo, forte ma anche sostenuto dall’ente pubblico.
Chiara Maule
Componente del gruppo di lavoro tutto al femminile della IV Commissione, la consigliera di Campobase ha ricordato la personale soddisfazione di arrivare a questa riforma dopo avere seguito da assessora comunale a Trento la candidatura e l’affermazione della città come capitale europea del volontariato. E’ stato lungimirante – ha detto - capire che bisognava mettere mano alle criticità di questo prezioso mondo, a tratti oggi in vera difficoltà. Burocrazia e ricambio generazionale sono assilli decisivi, si è lavorato su questi fronti basandosi sul concetto chiave di co-progettazione.
L’obiettivo finale è rafforzare la coesione sociale e non manca uno sguardo alla possibilità di scambio e confronto anche con altri Paesi europei.
Eleonora Angeli
A sua volta componente del gruppo di lavoro della IV Commissione, ha osservato che la propensione al donare oggi sembra in diminuzione, ragione per cui dobbiamo agire per rafforzarla, con l’educazione nelle famiglie, nelle scuole, per alimentare quel nuovo Umanesimo come lo auspicava papa Francesco. Il testo costruito assieme alle colleghe incentiverà positivamente la crescita e l’innovazione del nostro mondo trentino di volontariato.
Paola Demagri
Avete fatto un ottimo lavoro – ha detto rivolta alle colleghe - e messo bene a fuoco le criticità del sistema, con un ottimo lavoro corale e sentendo davvero le associazioni. Questa è la famosa coprogettazione già in atto. Si è evitato il rischio di aggiungere burocrazia e incombenze a un sistema che ne è oppresso. Fare il volontariato oggi potrebbe apparire desueto, ma c’è ancora tanta generosità. Fondamentale in questo campo è la parola responsabilità, in particolare di chi ha ruoli di coordinamento. Il volontariato arriva ad essere “professionismo non remunerato” e lo vedo anche come un sistema di “mutuo aiuto sociale”. Auspico che la Provincia lo faccia crescere anche come sistema in cui si possa approfondire la conoscenza dell’Autonomia speciale.
Daniele Biada
Il consigliere di FdI ha voluto portare il proprio ringraziamento per il lavoro fatto in modo trasversale su un “tema che rappresenta la nostra Autonomia”. Ha ricordato che il volontariato è un mondo fatto di persone”, non un mondo marginale ma una parte viva della nostra società che arriva laddove spesso le Istituzioni non arrivano. Soprattutto nei Comuni piccoli, ha ricordato, molte iniziative sono portate avanti dai volontari. Negli ultimi anni, ha detto, le associazioni si trovano di fronte ad una burocrazia che aumenta e rischia di spegnere l’entusiasmo. “Ogni ora spesa per un volontario per interpretare moduli e competenze amministrative, è un’ora sottratta alla famiglia e alla propria attività di volontariato.” Ha sottolineato l’importanza dell’idea di coprogrammare e coprogettare contenuta nella legge e il ruolo della Consulta del volontariato e del CSV. “Con questa norma garantiamo un equilibrio nella rappresentanza, l’assistenza amministrativa, criteri chiari per i contributi”. “Se si rafforza il volontariato, si rafforza il Trentino. Se si indebolisce, si indebolisce la nostra comunità”, ha detto annunciando voto favorevole.
Michele Malfer
“Il volontariato è una componente strutturale dell’architettura sociale, non una attività accessoria, ma un presidio civico e una delle ragioni principali della resilienza della nostra società”, per il consigliere di Campobase, che ha sottolineato il valore all’interno del contesto provinciale della rete del volontariato, ricordando la trasformazione culturale avvenuta negli anni: “Il volontariato non si misura più sul “quanto”, ma sul “come”.” Malfer ha posto il focus anche sulle nuove generazioni, ricordando come i giovani facciano volontariato concentrandosi su esperienze concrete e di grande impatto. Quattro gli assi su cui ha voluto porre l’accento con gli emendamenti e gli ordini del giorno presentati da Campobase: creare luoghi di relazione stabili, portare il volontarito dentro il sistema educativo, riconoscere il valore formativo del volontariato con sistemi come i crediti, costruire un ecosistema nobilitante in cui il volontariato sia riconosciuto come elemento fondante. Ha poi posto l’attenzione al tema del volontariato d’impresa. Ha parlato dell’esperienza del volontariato in campo in Val di Fiemme in questi mesi, dove saranno tremila le persone impegnate per le Olimpiadi invernali. I volontari, ha detto annunciando il voto favorevole, sono “artigiani di comunità, perché sanno usare mani, testa e cuore”.
Michela Calzà
“Oggi parliamo dei legami che tengono insieme questa comunità”, ha detto la consigliera del Pd del Trentino. “Il volontariato non è un di più, ma l’ossatura nascosta che regge molte cose”. Con la riforma del Terzo settore, ha ricordato, dal 1 gennaio entrano in vigore le nuove normative fiscali, per rispondere alle quali anche le piccole associazioni sono obbligate ad un aumento degli adempimenti e questa proposta di legge unificata risponde alla richiesta di aiuto e supporto arrivato dal mondo del volontariato stesso. Ha parlato della ratio del disegno di legge, ovvero riconoscere quanto c’è già, semplificare l’amministrazione, promuovere l’amministrazione condivisa e il lavoro in rete. La consigliera Calzà ha parlato dell’importanza del volontariato d’impresa, come nuovo modo di concepire il volontariato stesso che già molti in Trentino stanno portando avanti. Ha definito il mondo del terzo settore come una “rete immediata di persone che si attivano per dare una mano, perché si sentono parte di una comunità, che si mette a disposizione e che sa rispondere subito mettendoci del proprio”. Ha colto l’occasione per ringraziare tutti i volontari, anche dei corpi d’arma, che nelle emergenze sanno portare esperienza, sangue freddo, supporto a chi ne ha bisogno. Ha chiuso con un invito rivolto alle associazioni, ovvero quello a “aantenersi giovani: ogni associazione, ogni federazione, ogni gruppo, dovrebbe chiedersi chi può entrare, chi può crescere, a chi lasciare il testimone. Serve una rigenerazione continua nelle associazioni, includendo ragazze e ragazzi, chi fa esperienza impara e poi guida”.
Stefania Segnana
La consigliera della Lega, parlando della diffusione sul territorio di tante realtà grandi e piccole, ha rimarcato l’importanza di dare un supporto a tutte le associazioni che si adoperano, soprattutto di fronte alla burocrazia, e ha evidenziato la necessità della collaborazione con gli enti locali, creando una rete che possa aiutare quelle più piccole e periferiche.
Francesca Parolari
Ha posto l’accento sul tema degli anziani. La consigliera del PD ha parlato di un cambio di prospettiva che sposta lo sguardo su tutta la società nel suo complesso, con una rete di supporto e solidale capace di intercettare i bisogni prima che diventino emergenze.
Ha parlato di una capillarità del supporto domiciliare alle persone anziane che nasce proprio dalla rete di volontariato presente sul territorio.
Maria Bosin
Come firmataria di uno dei testi confluiti nel ddl unificato, la consigliera del PATT ha voluto ringraziare tutti i colleghi per le considerazioni e i contributi dati. Ha parlato di un percorso arricchente, con l’auspicio che possa esserlo anche per tutti i volontari e possa essere uno sprone ad andare avanti. Ha ricordato il lavoro fatto all’interno della Commissione e della condivisione avuta. Ha quindi parlato della distinzione tra l’elenco provinciale e il RUNTS, ricordando il lavoro che molte associazione hanno fatto per poter entrare nel registro unico e che alcune prerogative, come la possibilità di accedere al 5permille rimangono legate all’iscrizione a quest’ultimo. Ha quindi presentato due ordini del giorno condivisi con le proponenti, che chiedono che nelle prossime manovre di bilancio, compatibilmente con le risorse disponibili, l'estensione dell'esenzione dall'IRAP, attualmente prevista per gli enti del terzo settore, anche agli altri soggetti iscritti nell'elenco provinciale; e dare attuazione a quanto previsto nel Protocollo d’intesa in materia di finanza locale per il 2026 per quanto attiene le agevolazioni e le esenzioni dall’IMIS in favore dei soggetti del Terzo settore e degli altri soggetti iscritti all’albo provinciale.
L’assessore Mario Tonina, in replica, ha parlato di un disegno di legge risultato di un lavoro corale che ha coinvolto le tre Consigliere proponenti, l’Assessorato e le strutture tecniche provinciali competenti. Ha parlato degli emendamenti condivisi che rispondono ad alcune richieste emerse in Commissione. Tra le novità principali ha citato un maggiore valorizzazione delle Federazioni e delle reti associative, a cui è dedicato un nuovo articolo. Ha quindi parlato del rafforzamento dell’elenco provinciale del volontariato, che assumerà anche la funzione di osservatorio sul settore no profit e di un supporto più incisivo nella gestione degli oneri burocratici per le associazioni, sia quelli periodici (fiscali, RUNTS) sia quelli legati a eventi e manifestazioni. Previsti tavoli di confronto e Linee guida condivise con esperti, professionisti e soggetti istituzionali. Ha parlato anche della possibilità, richiesta dal CAL, che gli enti locali coprano gli oneri assicurativi dei volontari impegnati in iniziative di cittadinanza attiva e della valorizzazione del volotnariato sportivo. In chiusura ha detto che il via libera alla legge segnerà un deciso salto di qualità nell’impegno della Provincia verso una valorizzazione complessiva del volontariato, superando l’impostazione della precedente normativa (centrata sul sociale) e includendo anche gli enti che, per vari motivi, non sono iscritti al RUNTS. Sottolineando l’importanza della Consulta del volontariato e della promozione dell’Amministrazione condivisa – co-programmazione, co-progettazione e altre forme di partenariato tra pubblico e no profit - l’Assessore ha espresso l’auspicio che il disegno di legge raccolga una larga convergenza e ha ringraziato le Consigliere proponenti per il lavoro svolto, evidenziando l’importanza di una voce unitaria del Consiglio su un tema centrale per il territorio trentino.
Vanessa Masè
La consigliera de La Civica ha presentato la proposta di Ordine del Giorno condivise con le altre firmatarie che riconosce il ruolo del volontariato all’interno delle scuole paritarie. La proposta impegna la Giunta a favorire il riconoscimento delle specificità organizzative delle scuole dell’infanzia equiparate, con particolare riferimento alla definizione di volontario non occasionale e ai criteri per il conteggio dei lavoratori e dei volontari, promuovendo la modifica della normativa statale di riferimento o l’introduzione di una norma di attuazione dello Statuto di autonomia. L’altro Ordine del giorno riguarda invece la copertura assicurativa per le scuole dell’infanzia ed equiparate, con la quale si propone una ricognizione delle coperture assicurative in essere ai direttori delle scuole equiparate e, una volta effettuata, l’attivazione di una apposita linea di finanziamento.
Gli Ordini del giorno
Dopo la discussione generale, sono stati esaminati gli Ordini del giorno presentati al disegno di legge.
Approvato all’unanimità l’ordine del giorno n. 1 “Diffusione della cultura dell’autonomia attraverso il volontariato”, presentato da Paola Demagri (Casa Autonomia). Il documento della consigliera di Casa Autonomia, emendato, impegna a organizzare percorsi formativi volti a diffondere la conoscenza della storia e dei valori dell'autonomia tra coloro che entrano nella realtà del volontariato.
Approvato anche l’OdG 2, emendato, “Rafforzamento delle piattaforme digitali per il volontariato” sempre di Paola Demagri (Casa Autonomia), che chiede di consolidare e diffondere le piattaforme digitali già esistenti per il volontariato, favorendo l’integrazione di tali strumenti con i servizi pubblici provinciali e comunali e collaborando con gli enti attivi nel settore nello sviluppo di tali iniziative, con particolare attenzione al supporto alle associazioni più piccole e periferiche è l’obiettivo dell’ordine del giorno della consigliera di Casa Autonomia.
Voto unanime sul testo dell’OdG n. 4 – “Promozione del volontariato d’impresa” di Michele Malfer (Campobase). Chiede di incentivare la collaborazione tra imprese e associazioni attraverso programmi di volontariato aziendale che mettano competenze professionali al servizio della comunità, valorizzando le aziende che attivano percorsi strutturati di impegno sociale. Ancora: di favorire la collaborazione tra imprese ed enti no profit in vista di interventi di sostegno alla vita della comunità locale, attraverso la partecipazione attiva del personale aziendale durante l'orario di lavoro.
Parere favorevole sull’OdG 6 Incentivare innovazione e crescita delle realtà iscritte nell’elenco provinciale di Eleonora Angeli (Lista Fugatti). Il dispositivo della consigliera Angeli propone di sostenere economicamente enti e organizzazioni che forniscono consulenza, accompagnamento e servizi alle associazioni del Terzo Settore, con l’obiettivo di favorire innovazione, progettualità e riduzione della burocrazia.
Favore unanime anche sull’OdG 8 “Benefici fiscali e agevolazioni nazionali anche per le piccole associazioni” di Paolo Zanella (PD). L’ordine del giorno del consigliere del PD ha l’obiettivo di avviare un confronto tra le articolazioni trentine delle reti associative nazionali del CSV Trentino, del Forum del Terzo settore trentino volto a raccogliere proposte per semplificare l’accesso delle piccole associazioni al RUNTS e coinvolgere la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome riguardo all’ampliamento della possibilità di accesso al registro unico, così da garantire anche alle realtà più piccole i benefici fiscali e il 5 per mille, introducendo procedure più leggere e soglie dimensionali ridotte.
Emendato anche l’OdG 9 “Sostegno al volontariato giovanile: informazione, progettualità e nuove forme di partecipazione” di Chiara Maule (Campobase) . Il testo presentato dalla consigliera di Campobase ed emendato ha l’obiettivo di promuovere un evento annuale sul tema del volontariato giovanile, volto a diffondere la cultura dell'impegno civico e favorire il ricambio generazionale nel volontariato, in linea con l'esperienza della Piazza del volontariato realizzata durante l'anno di Trento capitale del volontariato. Punto due: favorire attività in ambito scolastico, di laboratori di progettazione del volontariato, nei quali gli studenti possano ideare microprogetti di utilità sociale.
Dopo la condivisione con l’assessore, è stato approvato anche l’ OdG 10 “Riconoscimento formativo e professionale delle competenze maturate nel volontariato”, di Chiara Maule. La consigliera di Campobase ha rivisto il dispositivo con la maggioranza consiliare. Il testo approvato propone ora di istituzionalizzare il riconoscimento formativo del volontariato tramite crediti scolastici e universitari per gli iscritti a Trento. Punto due: valorizzare le esperienze di volontariato giovanile, scolastico e universitario, con il Centro Csv Trentino e con gli altri enti del terzo settore; punto tre: riconoscere l'esperienza di volontariato certificata come titolo valutabile nei concorsi e nelle selezioni pubbliche della Pat e degli altri enti locali
Unanimità anche sull’OdG 11, della consigliera Francesca Parolari: “Sostenere e valorizzare il volontariato che opera a favore della domiciliarità delle persone anziane o fragili”. La consigliera del pd ha chiesto di valorizzare il volontariato come sostengo nell’assistenza domiciliare degli anziani e delle persone fragili, sostenendo servizi di prossimità come accompagnamenti, supporto pratico, ascolto, socializzazione e reti di vicinato solidale.
Votazione per parti separate per l’OdG 12 Impegno per il sostegno alla partecipazione e al coordinamento delle reti associative del Terzo Settore in ambito nazionale ed europeo di Mariachiara Franzoia (PD). Dopo aver concordato un emendamento, è stato respinto il primo punto del dispositivo, mentre sono stati approvate i punti 2, 3 e 4.
Parere favorevole per l’OdG 13 Una struttura organizzativa provinciale decentrata per il volontariato, di Stefania Segnana (Lega) che ha portato il tema della decentralizzazione dei servizi e delle opportunità entra anche nel volontariato con la proposta di ordine del giorno della consigliera della Lega, che propone di istituire una struttura territoriale provinciale che supporti le associazioni negli adempimenti burocratici e amministrativi, riducendo il carico di pratiche necessario per organizzare attività ed eventi.
Approvato con emendamento anche l’OdG 14 “Impegno per l’istituzione di una piattaforma informatica unica e di un tavolo tecnico per la semplificazione e la digitalizzazione degli adempimenti a carico degli Enti del Terzo Settore”, di Mariachiara Franzoia. Il documento della consigliera del PD propone di realizzare una piattaforma informatica unica per tutti gli ETS trentini, centralizzando adempimenti e informazioni, e di istituire un tavolo tecnico permanente che monitori la semplificazione e collabori allo sviluppo della piattaforma.
Approvati anche gli OdG 15 e 20, della consigliera Vanessa Masè, che chiedono il riconoscimento delle specificità delle scuole dell’infanzia equiparate e tutela del volontariato e l’apertura di una linea di finanziamento per le coperture assicurative per i direttori delle scuole paritarie, come volontari.
Approvato anche l’Odg n.17 della consigliera Maria Bosin (PATT), chiede alla Provincia di realizzare, in coerenza con il comma 7 dell’articolo 3, un database pubblico e consultabile online, integrato nel sito istituzionale, che trasformi l’elenco provinciale degli enti del Terzo settore e degli altri enti non profit in un vero strumento di conoscenza del territorio. Il database dovrebbe permettere l’esportazione dei dati, offrire una visualizzazione cartografica e generare report utili alla programmazione. La struttura dovrà consentire ricerche basate su diversi criteri, come l’ambito di attività, il territorio in cui gli enti operano, la tipologia organizzativa, la presenza di sedi disponibili e altri parametri utili a favorire collaborazioni e progettazioni. È inoltre richiesto un provvedimento attuativo che stabilisca modalità di aggiornamento o conferma periodica dei dati da parte degli enti iscritti alla Sezione B dell’elenco, con la possibilità di cancellazione in caso di mancata risposta, così da mantenere nel tempo informazioni aggiornate e affidabili.
L’esame dell’articolato
Art. 1 – approvato con un emendamento che introduce un comma per favorire e supportare la ricerca, l'innovazione, il volontariato d'impresa e la valutazione del relativo impatto sulla comunità.
Art. 2 – approvato senza emendamenti
Art. 3 – approvato con un emendamento presentato dall’assessore Tonina. Respinte le proposte di Paolo Zanella.
Art. 4 - approvato con quattro emendamenti dell’assessore Tonina. Respinto quello di Mariachiara Franzoia.
Art. 5 – Approvato con due emendamenti a firma dell’assessore Tonina.
Art. 6 – Respinto l’emendamento del consigliere Zanella, l’articolo è stato approvato.
Art. 7 – Anche questo articolo è stato emendato dall’aula e approvato. Su questo articolo sono intervenute le consigliere Maule, spiegando di aver ritirato l’emendamento dopo l’approvazione dell’odg sul riconoscimento dell’esperienza sul volontariato a scuola e Franzoia, che ha sottolineato l’importanza dell’innovazione.
Art. 8 – Filippo Degasperi aveva proposto di far usufruire i volontari del trasporto pubblico gratuito per le organizzazioni di volontariato coinvolte nel sistema della protezione civile trentina é nelle attività del servizio sanitario provinciale. L’assessore Mario Tonina ha spiegato che è già previsto il rimborso per i volontari di questo settore e che l’articolo 17 del Codice del Terzo settore non può essere retribuito e quindi possono essere rimborsate solo le spese sostenute e documentate. Chiara Maule ha ritirato il proprio emendamento, ricordando però che non vi sono solo “soci” tra i vari volontari delle associazioni.
Art. 9 – Approvato senza emendamenti
Art. 10 - Approvato senza emendamenti
Art. 11 – Emendato dall’assessore Tonina, è stato approvato senza discussione
Art. 12 – Anche questo articolo è stato emendato in aula e approvato senza discussione
Art. 13 – Approvato
Art. 14 - Approvato
Il voto
Senza dichiarazioni di voto, l’aula ha approvato all’unanimità il testo di legge.
Alla chiusura della seduta, il presidente Claudio Soini ha voluto sottolineare l’importanza di questo disegno di legge, ringraziando per la condivisione su questo testo.