TRENTO - Va avanti da ormai un anno il confronto sul rinnovo del contratto integrativo dei dipendenti di Unifarm. E da un anno non si registrano passi avanti per l’indisponibilità dell’azienda a riconoscere miglioramenti sul piano normativo ed economico come chiesto dai sindacati. Per questa ragione oggi, al termine di un confronto con le lavoratrici e i lavoratori, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato lo stato di agitazione e il conseguente blocco di tutti gli straordinari e del lavoro festivo.
“In questi mesi ad ogni proposta del sindacato è stato opposto un muro. Ci viene detto dai vertici aziendali che i bilanci non consentono spazi di manovra sufficienti, salvo poi andare sulla stampa ad illustrare i buoni risultati della società, con utili che si mantengono su ottimi livelli ormai da anni.
Il tema è un altro: evidentemente non si vogliono trovare spazi per innovare e migliorare l’accordo integrativo, distribuendo anche su lavoratrici e lavoratori i risultati ottenuti, che ricordiamo sono frutto anche dell’impegno di chi lavora. Chiediamo di rinnovare l’accordo per adeguare la parte normativa e per migliorare le condizioni retributive. Si parla tanto di questione salariale e di tutelare il potere d’acquisto. Quando ci si trova ai tavoli di confronto però sembra impossibile affrontare concretamente quest’aspetto”, dicono Carla Tatti, Gabriele Goller e Vassilios Bassios per le tre sigle.
Unifarm occupa in Trentino 360 dipendenti. Le tre sigle sindacali auspicano che questo primo step di mobilitazione contribuisca a riaprire il confronto su basi concrete. Se così non fosse sono disposti ad andare avanti valutando ulteriori forme di protesta.