RANICA (Bergamo) – È soltanto uno il podio arrivato dal Rally 1000 Miglia, round valevole per il Trofeo Italiano Rally e per la Coppa Rally ACI Sport di terza zona a coefficiente maggiorato, con quattro delle cinque vetture messe in campo da Rally Sport Evolution che hanno visto il traguardo e con l'unica defezione dettata da uno sfortunato Luca Gualdi che, al debutto sulla Lancia Ypsilon HF Rally4 con Fabio Cortinovis, ha abbandonato la compagnia già sulla prima prova speciale, la lunga “Pertiche” del Sabato , per un'uscita di strada.
Uno zero pesante per il suo cammino nella CRZ, nel Trofeo Pirelli Accademia CRZ e nel R Italian Trophy quando al termine della stagione manca solamente un appuntamento.
Decisamente meglio è andata a Marco Pellizzaro, all'esordio sulle strade bresciane con una Peugeot 208 Rally4 ed in compagnia di Marco Melotti, autore di un bel quinto di classe.
“Il primo 1000 Miglia non si scorda mai” – racconta Pellizzaro – “e, dopo anni passati a bordo strada, abbiamo avuto il piacere di affrontare queste prove iconiche. Pertiche e Marmentino sono state le mie preferite. Con soli tre passaggi di ricognizione ed in una delle classi più combattute abbiamo portato a casa un bel quinto posto di classe.
Grazie a Claudio ed al team”.
Il migliore è stato indubbiamente il giovane Michael Morselli, alle note Davide Di Carlo, terzo di classe Rally4 - R2 e quarto di Under 25 su una Peugeot 208 R2 arrivata da Ranica.
“Nonostante il podio non sono soddisfatto della nostra gara” – racconta Morselli – “perchè ho commesso un sacco di errori, già a partire dalla prima prova, e questi mi hanno perseguitato per tutta la gara. Potevamo fare meglio, pur non avendo il passo dei primi due. Grazie alla mia famiglia, a Davide, al team, ai partners ed a tutti quelli che mi hanno seguito al 1000 Miglia”.
Un Sabato ed una Domenica complicati anche per Carmelino Nania, assieme a Roberta Steffani su una seconda Peugeot 208 R2 bergamasca, quarto di classe Rally4 - R2.
“A cinquant'anni competere con ragazzini senza peli sullo stomaco non è facile” – racconta Nania – “su prove lunghe e molto impegnative che mi hanno messo a dura prova. Grazie a tutti i partners, al team ed a mia moglie Paola che, dopo ventisette anni di matrimonio, ancora non mi butta fuori di casa quando dico che voglio correre. Trentuno anni di licenza non sono pochi”.
A chiudere il cerchio ci ha pensato Francesco Boletti, al suo fianco Alessandro Minelli, bravo a cancellare i fantasmi del passato ed a portare la Renault Clio Rally5 in sesta piazza.
“Siamo super soddisfatti” – racconta Boletti – “anche se abbiamo puntato più a raggiungere il traguardo che alla prestazione pura. Zero rischi per noi e dieci con lode al team. Grazie a loro, auto sempre al top, ma anche ai partners ed al tanto pubblico che mi ha supportato in gara”.