MILANO – Perché la Lombardia resti competitiva anche in futuro servono le idee e il coraggio dei suoi giovani. Con questa convinzione l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, ha scelto di rafforzare il sostegno al mondo delle partite IVA, partendo da un concetto chiave: ‘La Lombardia è la casa delle idee’.
Un impegno che oggi si arricchisce dei dati emersi dalla ricerca promossa da Regione con l’Istituto Piepoli, presentata questa mattina a Palazzo Lombardia.
L’indagine, condotta nel luglio scorso su un campione di 1.000 ragazzi tra i 16 e i 30 anni residenti in Lombardia, nasce dalla convinzione che per mantenere i primati in campo economico e produttivo, la Regione debba coltivare una nuova generazione di imprenditori capaci di affrontare il futuro con creatività, innovazione e senso di responsabilità.
“Vogliamo che i giovani lombardi – ha spiegato Guidesi – sentano l’impresa come un’opportunità concreta. Già oggi offriamo tanti strumenti, ma la vera sfida è culturale: creare un ecosistema in cui mettersi in proprio non sia l’eccezione, ma una strada naturale”.
I giovani lombardi si descrivono soddisfatti, autonomi, aperti a nuove idee e ottimisti, ma non nascondono fragilità e timori. Ben il 63% dichiara di essere preoccupato di non riuscire a trovare lavoro, anche se oltre la metà afferma di avere le idee chiare sul proprio futuro. Chi è già entrato nel mondo del lavoro si dice in gran parte soddisfatto (79%), pur segnalando criticità legate a retribuzioni non adeguate e a una scarsa realizzazione personale.
Tra le aspirazioni, spicca la voglia di indipendenza: un giovane lombardo su cinque sogna di mettersi in proprio e il 32% degli intervistati ritiene che in Lombardia vi siano opportunità migliori che altrove. Inoltre Il 37% dei giovani lombardi potrebbe prendere in considerazione l’idea dell’autoimprenditorialità negli anni a venire. L’autoimprenditorialità è vista come fonte di benessere personale, professionale ed economico, ma anche come percorso irto di ostacoli, soprattutto di natura fiscale e burocratica.
Regione Lombardia ha un ruolo chiave nel favorire l’autoimprenditorialità giovanile: l’80% dei ragazzi ne riconosce l’importanza.
LA REGIONE IN CAMPO - Proprio per rendere più agevole questo cammino, Regione Lombardia ha costruito negli anni un articolato sistema di sostegno: il bando ‘Nuova Impresa’, istituito da Guidesi, ad oggi ha contributo a far nascere quasi 4.000 nuove imprese, con un finanziamento regionale complessivo di quasi 27 milioni di euro che ha generato un investimento da parte di privati di quasi 65 milioni di euro; la misura ‘Microcredito’ da 24 milioni di euro; i fondi di venture capital ‘Lombardia Venture’ (40 milioni) e ‘Lombardia Venture STEP’ (70 milioni). A questi si affiancano competizioni come la StartCup Lombardia, che dal 2016 ha dato vita a 44 nuove imprese e programmi di accelerazione di respiro internazionale come ‘SkyDeck Europe Milano’ (1,5 milioni di euro che hanno contribuito a supportare 45 startup) ed ‘ESA BIC Milano’, anch’esso in grado di sostenere startup innovative e della ‘space economy’.
LE NUOVE INIZIATIVE - Accanto a queste misure consolidate, l’assessore ha presentato due importanti novità: uno strumento di accompagnamento, pensato per orientare e supportare chi vuole intraprendere un percorso imprenditoriale, riducendo le barriere informative e facilitando l’accesso alle opportunità, e una campagna di comunicazione dedicata a diffondere la cultura d’impresa e stimolare l’interesse verso l’autoimprenditorialità.
“Il sistema lombardo – ha sottolineato ancora l’assessore Guidesi – si mette a disposizione dei giovani e della Lombardia stessa per far sì che la nostra regione continui a rimanere competitiva e resti la casa delle idee. È fondamentale, inoltre, che gli imprenditori di successo mettano a disposizione la loro grande esperienza e la loro storia, affinché diventino esempi concreti per le nuove generazioni”
“Regione Lombardia – ha concluso l’assessore – è e sarà al fianco dei giovani che vogliono mettersi in gioco, perché creare impresa significa creare futuro: per sé stessi e per la comunità”.