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Dai vigneti alla città, il Trentodoc Festival brinda con 11mila ospiti

L’assessore Zanotelli: “Un comparto che cresce e diventa ambasciatore del Trentino nel mondo”

TRENTO - Appassionati, amanti del buon bere e famiglie hanno risposto presente al Festival delle bollicine di montagna, che per tre giorni – in un weekend iniziato venerdì – ha animato case spumantistiche e città capoluogo con un programma senza precedenti. Le 11mila presenze, in linea con l’edizione dello scorso anno, confermano una partecipazione solida e un coinvolgimento sempre più serrato attorno al metodo classico trentino. Il maltempo non ha frenato la curiosità e il desiderio di vivere esperienze autentiche: gioielli dell’arte, vigneti e sale degustazione hanno fatto da cornice a 168 appuntamenti, mai così numerosi per questa kermesse che già guarda all’edizione 2026, su cui lavoreranno la Provincia autonoma di Trento quale promotore del grande evento e le realtà organizzative: Istituto Trento Doc con Trentino Marketing, in collaborazione con Corriere della Sera e il contributo attivo della filiera dell’accoglienza. “Con la conclusione della quarta edizione del Trentodoc Festival celebriamo non solo il successo di una manifestazione che ha saputo coinvolgere pubblico, operatori e territori, ma anche la forza di un comparto che continua a crescere e a innovare” sono le parole cariche di soddisfazione dell’assessore provinciale all’agricoltura e promozione dei prodotti trentini, Giulia Zanotelli.

“In questi giorni - osserva l’assessore Zanotelli - abbiamo visto come il Trentodoc sia sempre più ambasciatore del Trentino nel mondo: una sintesi di qualità e identità. Il confronto tra produttori, esperti e istituzioni ha messo in evidenza temi centrali per il futuro, dalla cura del territorio alle nuove sfide dei mercati internazionali, fino al ruolo decisivo della ricerca e della formazione. Il Festival ci ha ricordato che la forza del nostro settore non si misura soltanto nell’offerta di prodotti di eccellenza, ma anche nella capacità di generare valore per le comunità locali attraverso l’enoturismo e di costruire reti di collaborazione. Guardando avanti, il nostro impegno sarà quello di continuare a sostenere le imprese, accompagnando il Trentodoc in un percorso di ulteriore crescita, con una visione che unisce tradizione e innovazione”.
Per il vicedirettore di Corriere della Sera Luciano Ferraro - direttore artistico del Trentodoc Festival - quella che termina oggi è stata "l’edizione più attrattiva e coinvolgente di sempre. Giunto alla quarta tappa del suo percorso, il Festival delle bollicine di montagna ha registrato il tutto esaurito in ogni evento, dai dibattiti agli spettacoli, dalle degustazioni agli incontri con gli chef.
E’ stata la prova di maturità di una manifestazione in continua crescita che ha fatto arrivare in città e provincia appassionati da tutta Italia. La formula (messa a punto con il traino del Corriere della Sera) che mette assieme conoscenza del vino e intrattenimento, riflessione e approfondimenti, si è dimostrata vincente. Il Festival è diventato, anno dopo anno, un punto di riferimento per enoturisti e degustatori, grazie anche al continuo impegno didattico dei sommelier dell’Ais".
La gratificazione dei produttori associati all’Istituto Trento Doc - al termine di giornate in cui l’impegno è stato particolarmente forte - emerge in maniera chiara dall’intervento del presidente Stefano Fambri. “Durante questa edizione moltissimi ospiti arrivati anche da fuori regione hanno partecipato a Trentodoc Festival - racconta Fambri -. In particolare, abbiamo registrato una significativa presenza a Trentodoc in Cantina, un palinsesto di 130 appuntamenti diffusi sul territorio e organizzati dai produttori; occasioni pensate per vivere da vicino l’atmosfera delle bollicine di montagna e scoprirne le peculiarità produttive, ambientali e territoriali. La grande affluenza, anche di giovani, è la testimonianza di un interesse autentico da parte di operatori, appassionati e ospiti; un risultato di cui siamo orgogliosi e che conferma la crescita di Trentodoc e il lavoro costante dell’Istituto sulla sua notorietà e immagine”.
Per l'amministratore delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini: “Il Trentodoc Festival ha permesso non solo di vivere il fascino delle bollicine di montagna, ma anche di approfondire il mondo del Trentodoc: dagli abbinamenti con la grande cucina fino agli spunti sul futuro che attende questo settore. È stato un festival che ha permesso di degustare, conoscere e divertirsi, riuscendo ad esprimere la vera anima delle bollicine di montagna.
L’energia e l’entusiasmo manifestato dai partecipanti in questi giorni ci spingono già a guardare al futuro, insieme all’Istituto Trento Doc e ai produttori, con l’impegno di elevare sempre più il valore del Trentodoc, in ambito nazionale e internazionale”.
Per il presidente di Trentino Marketing Gianni Battaiola: “Questa quarta edizione del Trentodoc Festival ha saputo raccontare ancora una volta l’effervescenza del Trentino, un territorio che coniuga una grande cultura del lavoro con la capacità di esprimere qualità ai massimi livelli. Il Trentodoc rappresenta una delle migliori immagini del nostro territorio, grazie a un tessuto di case spumantistiche variegate, dalle più grandi alle più piccole, tutte accomunate da passione e radici forti. Anche quest’anno sono state proposte tre giornate intense, tra degustazioni, spettacoli e momenti di incontro in città e nelle cantine. Un contributo prezioso è arrivato anche dai locali, che hanno proposto il Trentodoc nei loro spazi, rendendo l’esperienza ancora più diffusa e partecipata”.
Ultimo aggiornamento: 28/09/2025 22:50:02
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