TRENTO - Il movimento cooperativo è un attore fondamentale per lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale in Trentino. Un alleato chiave per le istituzioni dell’autonomia: ed è con questo spirito che si rinnova la collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e la Federazione trentina della cooperazione, grazie al nuovo protocollo che tocca i diversi ambiti di applicazione: dal sostegno ai negozi di prossimità, punto di riferimento specialmente nei piccoli centri, al welfare territoriale fino all’energia rinnovabile e alla formazione. “Autonomia e Cooperazione sono motori per la crescita del Trentino. Ecco perché è essenziale rinnovare l’intesa guardando in particolare ai bisogni emergenti, sia dei cittadini che delle imprese, favorendo una risposta complessiva che coniuga crescita, attenzione al territorio e alla persona”: è il messaggio sottolineato dal vicepresidente della Provincia e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca Achille Spinelli e dall’assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina, che hanno partecipato, portando i saluti anche del presidente Maurizio Fugatti all’evento di oggi in via Segantini, nell’ambito del percorso per i 130 anni della Cooperazione.
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Dopo l’intervento di Daria de Pretis, già vicepresidente della Corte Costituzionale, sulla riforma dello Statuto speciale il vicepresidente Spinelli ha partecipato alla tavola rotonda “Autonomia e Cooperazione, una visione comune per il futuro del Trentino”, assieme al presidente del consiglio provinciale Claudio Soini, a Francesco Valduga, garante delle minoranze dell’Aula, e al presidente di Federcoop Roberto Simoni. L’occasione per indagare il rapporto tra autonomia e cooperazione, che nel passato ha favorito il riscatto economico e sociale e che tuttora rappresenta un asset fondamentale per il Trentino.
“La cooperazione - le parole del vicepresidente Spinelli - rappresenta una componente strutturale del nostro modello di sviluppo, capace di unire inclusione sociale, presidio del territorio e crescita economica. Il protocollo rafforza il dialogo Provincia-Federazione e ci consente di attrezzarci al meglio per le nuove sfide sociali, ambientali e tecnologiche, valorizzando il ruolo delle imprese cooperative in tutti i settori. Il Trentino è chiamato a innovare, a saper intercettare e anticipare i cambiamenti. Lo abbiamo dimostrato con la riforma del Progettone, che coniuga sostegno lavorativo e cura del territorio, lo dobbiamo dimostrare ad esempio sul tema della competitività e dell’approccio vincente verso le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale.
L’intesa è uno strumento che facilita il lavoro condiviso verso gli obiettivi positivi per la comunità”.
Il presidente del consiglio provinciale Claudio Soini ha spiegato anzitutto i fattori che hanno favorito un parere favorevole con 33 sí e 1 astenuto da parte del Consiglio provinciale sul testo Calderoli di riforma statutaria, ovvero la condivisione trasversale sui limiti di competenza da colmare, il perimetro circoscritto della riforma, l’azione condivisa con la Provincia autonoma di Bolzano, l’invio a Roma di una serie di osservazioni al testo per esprimere gli auspici dell’assemblea legislativa provinciale.
Dal garante delle minoranze consiliari Francesco Valduga l’auspicio affinché il meccanismo dell’intesa Stato-Provincia possa essere in futuro reso più solido e che si trovi la volontà politica e l’apertura alla collaborazione per mettere mano a una riforma profonda, a un Terzo statuto scritto a partire da Trento, con un respiro euroregionale, capace di tenere conto del livello istituzionale europeo, sempre più rilevante.
Al termine della tavola rotonda è stato illustrato da parte di Luca Comper, dirigente generale del Dipartimento organizzazione, personale e innovazione, e Alessandro Ceschi, direttore generale di Via Segantini, il nuovo accordo Provincia-Federcoop, approvato dalla Giunta nell’ultima seduta su proposta del presidente Fugatti. A seguire la firma congiunta e le conclusioni affidate all’assessore Tonina.
“Cooperazione e Autonomia sono da sempre legate e rappresentano parte dell’identità del Trentino - così l’assessore Tonina -. In un periodo come quello attuale, segnato da cambiamenti rapidi, e alla luce delle nuove sfide che interessano la popolazione, dall’invecchiamento all’assistenza al contrasto alla denatalità, è assolutamente necessario rinnovare la collaborazione con la Federazione Trentina della Cooperazione. Questo protocollo è molto importante, perché consente non solo di proseguire nel solco delle intese siglate negli anni scorsi, ma soprattutto di rinsaldare il rapporto con il mondo della Cooperazione, in occasione dei 130 anni, guardando ai nuovi bisogni che emergono. La collaborazione, infatti, acquisisce ancora maggiore valore, proprio perché oggi ci sono temi sui quali Provincia e Federazione possono trovarsi in sintonia dando allo stesso tempo risposte ai cittadini e al territorio. Per contribuire assieme a garantire prospettive, futuro, speranza a tutta la comunità trentina e soprattutto alle nuove generazioni”.
“Nelle difficoltà e nei contesti che cambiano rapidamente, la Cooperazione trentina propone soluzioni praticabili - il messaggio del presidente Roberto Simoni -. Questa caratteristica è stata la nostra forza e ha contribuito a sviluppare l’autogestione dei territori. L’autonomia è stata propulsore per la cooperazione, lo abbiamo visto anche con l’approvazione del Secondo statuto che è stato motore di ulteriore sviluppo. Oggi abbiamo nuove sfide sociali: pensiamo al progressivo invecchiamento della popolazione e alla denatalità. Le statistiche fanno tremare. Avremo necessità di una risposta che non può essere demandata al pubblico per risorse e capacità organizzativa. Anche qui la Cooperazione trentina potrà elaborare soluzioni nuove mettendo in campo anche tecnologie innovative”.
I punti dell’accordo
Numerosi i temi trattati dal nuovo protocollo 2025 che aggiorna la collaborazione istituzionale inaugurata con il primo accordo siglato nel giugno 2017 e successivamente rinnovato.
Vengono previste azioni congiunte per valorizzare il ruolo dei diversi settori, dal sociale all’agricoltura, dal credito al consumo. Sono inclusi gli interventi sulla normativa degli appalti (rotazione, alta intensità di manodopera, inserimento lavorativo di soggetti con svantaggio, determinazione delle basi d’asta, valorizzazione della prossimità nei servizi), di interesse trasversale. Si affrontano inoltre temi strategici, tra i quali il sostegno alle imprese trentine anche sul fronte dell’internazionalizzazione e delle tensioni nel contesto internazionale, il ruolo dei piccoli negozi e sportelli come punto di riferimento in tutto il territorio, il reperimento di manodopera, la casa, i servizi di welfare per la comunità, i contratti di rete quale strumento di crescita delle imprese, l’approccio alle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale. Ancora, la formazione sulla cooperazione nelle scuole e nell’università, l’acqua e l’energia rinnovabile, la collaborazione nell’ambito della cooperazione internazionale.