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Giornate FAI d'Autunno a Ponte di Legno-Vezza d'Oglio-Vione

Protagonisti dell'edizione autunnale nove gioielli e beni culturali

PONTE DI LEGNO (Brescia) - L'Alta Valle Camonica apre le porte dei propri gioielli. Le Giornate del FAI, il grande evento culturale che valorizza il patrimonio storico, artistico, ambientale italiano sono diventate un appuntamento fisso e molto atteso dal pubblico dei visitatori anche in Valle Camonica, offrendo l'opportunità di esplorare il territorio e scoprirne le ricchezze.

Quest'anno le Giornate d'Autunno promosse dal Gruppo FAI di Valle Camonica sono davvero speciali. L'Alta Valle si caratterizza, infatti, per una forte vocazione turistica sia estiva sia invernale, per una natura rigogliosa e unica, per piccoli borghi ben curati con una storia antica e con testimonianze artistiche di grande pregio.
Inoltre, le Giornate non si concentreranno in un solo luogo, ma il percorso di visita prevede aperture addirittura in tre paesi, Ponte di Legno, Vezza d'Oglio, Vione.
La terza novità è costituita dal numero elevato di beni che verranno aperti, in questa edizione ben nove.
Si tratta di un grande sforzo organizzativo voluto da tutti i volontari del Gruppo Fai di Valle Camonica.

Durante l’intensa la preparazione delle Giornate FAI d’Autunno abbiamo avuto l’opportunità di scoprire un’Alta Valle Camonica sorprendentemente ricca di storia e cultura, che si intrecciano armoniosamente con la straordinaria bellezza naturalistica del territorio - dichiara la Capo Gruppo Alessandra Giorgi - Siamo rimasti colpiti e affascinati da quanto ancora ci sia da conoscere e valorizzare, segno di un patrimonio vivo e inesauribile che merita di essere condiviso e custodito”.

Ma tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il sostegno convinto delle Amministrazioni Comunali, delle Pro Loco, dei gruppi e associazioni, delle scuole e, soprattutto, degli oltre cento volontari coinvolti in questa due giorni che racconta la bellezza in tutte le sue forme”, conclude la capogruppo.

I beni che verranno raccontati l'11 e 12 ottobre in Alta Valle Camonica
Ponte di Legno:
Appartamento Caparini a Castel Bel Poggio - Visita riservata ai Soci FAI
Chiesa di Planpezzo
Chiesa di San Giovanni Battista e Cappella dei Morti a Zoanno
Storia e dietro le quinte dello sci (in collaborazione con la Soc. SIT)
Passeggiata alla Valle delle Messi

Vezza d'Oglio:
Chiesa Parrocchiale di San Martino
Passeggiata nel tempo: dal '900 al Medioevo

Vione:
Passeggiata nel borgo
Chiesa parrocchiale di San Remigio e Canonica

"Come ormai è tradizione del nostro gruppo - svelano dal Fai Valle Camonica - anche quest'anno ci sarà una particolare cura nel coinvolgere in questo evento bambini e ragazzi delle scuole; la loro educazione è fondamentale per far crescere persone in grado di conoscere e ammirare la bellezza intorno a noi. La collaborazione con gli Istituti scolastici ha permesso di muoversi su due fronti: alcuni alunni del Liceo Golgi di Breno saranno presenti come Apprendisti Ciceroni per narrare ai visitatori quanto hanno potuto scoprire loro stessi".

Gli alunni delle scuole primarie e secondarie di Ponte di Legno e di Vezza d'Oglio hanno ricevuto un invito specifico a partecipare con le loro famiglie alla scoperta dei segreti dei loro paesi. In questa occasione verrà consegnato a ognuno un "passaporto della cultura" dove verrà apposto un timbro ogni volta che visiteranno un bene. Per chi collezionerà almeno 5 timbri ci sarà un premio.

Un'ulteriore occasione di collaborare con le realtà del territorio per conoscerlo al meglio è offerta dall'Associazione Organisti Valle Camonica, che la sera di venerdì 10 ottobre alle 20:45 offrirà la possibilità di gustare un concerto per violino e organo e di visitare l'organo nella Chiesa Parrocchiale di Ponte di Legno.

Le Giornate FAI d'Autunno si inquadrano nell'ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale. A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 euro utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI o chi si iscriverà in occasione dell'evento potranno beneficiare dell'accesso

Il Fai Valle Camonica ringrazia i proprietari dei beni che hanno generosamente aperto le porte ai visitatori: SIT, Famiglia Caparini, parrocchia di Ponte di Legno, parrocchia di Vezza d'Oglio, parrocchia di Vione e alle Associazioni che hanno sostenuto la fase organizzatova, in particolare Polagra-Associazione Culturale, Museo ‘L ZUF di Vione, Museo Civico Garibaldino di Vezza d’Oglio, Pro Loco Ponte di Legno, Pro Loco Vezza d'Oglio, CAI Sezione di Pezzo/Ponte di Legno, Consorzio Ponte di Legno-Tonale Parco dello Stelvio e Associazioni di volontariato e tutte le persone che parteciperanno alla realizzazione delle due giornate
nica.

I GIOIELLI DELL'ALTA VALLE CAMONICA

PONTE DI LEGNO - APPARTAMENTO CAPARINI A CASTEL BELPOGGIO
Durata del percorso: 30 minuti
Punto di ritrovo: Località Poia - ampio parcheggio a disposizione

L’appartamento della famiglia Caparini si trova a Castelpoggio (Castel Belpoggio), che domina l’ingresso della frazione Poia di Ponte di Legno a circa 1250 m di quota, in posizione panoramica sulla statale 42.
Benché chiamato “castello”, è una residenza di villeggiatura del XX secolo, costruita tra il 1922 e il 1923 dal banchiere bergamasco Giuseppe Luigi “Pino” Zanchi e dalla moglie Angiola Cassone, su progetto dell’ing. Giuseppe Rossi, con torri, mura merlate e ambienti interni decorati a tema storico.
Trasformato in appartamenti nel dopoguerra, Castel Belpoggio ha ospitato personalità della politica e dello sport, mantenendo un carattere esclusivo. L’appartamento Caparini si distingue per ambienti voltati, affreschi quattrocenteschi, arredi artigianali e cicli pittorici dei bergamaschi Dante Piazzalunga e Pietro Servalli, e ospita la preziosa collezione di arte sacra di Bruno Caparini.
Il cantiere, che impiegò circa 120 operai e materiali locali come la tonalite, curò ogni dettaglio di ferrature, vetrate e decorazioni, conferendo all’edificio un carattere storico-artistico unico, rendendolo un vero “castello alpino” del Novecento.
Questa visita è riservata ai soli soci Fai

PONTE DI LEGNO - TRACCE NELLA NEVE: STORIA E DIETRO LE QUINTE DELLO SCI
Durata del percorso: 30 minuti + 10 minuti circa in bus navetta
Punto di ritrovo: Via Flli. Calvi, 53

Lo storico comprensorio Ponte-Tonale, tra i monti di Temù e il passo del Tonale, è un luogo simbolo del turismo invernale italiano. Qui, dai pionieri del Novecento alle prime gare sportive, lo sci ha scritto pagine fondamentali della cultura alpina, trasformando la montagna in un motore di ospitalità e innovazione.
Dietro ogni pista perfetta c’è il lavoro invisibile di professionisti e macchinari che garantiscono sicurezza e qualità, mentre nuove sfide – come il cambiamento climatico – spingono oggi a ripensare il futuro del turismo invernale.
Durante le Giornate FAI, i visitatori potranno vivere un’esperienza unica: scoprire i segreti nascosti dietro una giornata sugli sci, conoscere da vicino chi lavora con passione per la montagna e guardare con occhi nuovi un territorio che non è solo sport e divertimento, ma anche storia, tradizione e comunità.
Sono consigliati abbigliamento e scarpe da montagna

PONTE DI LEGNO - DEVOZIONE POPOLARE E CULTO DEI MORTI: LE CHIESE DI ZOANNO
Durata del percorso: 30 minuti
Raggiungibile con bus navetta da Piazza XXVII settembre

La chiesa di San Giovanni Battista, con il suo elegante campanile, veglia su Zoanno come custode della fede del paese. Accanto, la Cappella dei Morti racconta leggende miracolose e la devozione dei secoli passati, affreschi di Giacomo Antonio Corbellini e stucchi di Tomaso Pietroboni rendono l’interno un luogo di bellezza e raccoglimento.
La statua della Madonna del Rosario accompagna la tradizionale processione del 7 ottobre, cuore di spiritualità comunitaria, come le teche della Cappella custodiscono teschi con nominativi, simbolo tangibile della memoria e del rispetto verso i defunti; lapidi e arredi ricordano benefattori e figure care alla comunità, intrecciando storia e devozione.
Visitare il complesso significa immergersi nell’anima di Zoanno, borgo di montagna, tra fede, tradizione e spiritualità senza tempo.

PONTE DI LEGNO - UN GIOIELLO MILLENARIO: LA CHIESA DI PLANPEZZO
Durata del percorso: 30 minuti
Raggiungibile con bus navetta da Piazza 27 settembre

La chiesa di Sant’Apollonio, tra le più antiche della Valle Camonica, custodisce al suo interno la storia di oltre un millennio. Dall’XI secolo ha attraversato secoli di fede, trasformazioni e vicende curiose, tra dediche incrociate a sant’Apollonio e sant’Apollonia. Nel tempo passò da chiesa campestre a fienile, fino a essere recuperata dal BIM/Comunità Montana negli anni ’60. L’ultimo restauro, concluso nel 2008, ha ridato splendore agli affreschi medievali, tra i più antichi della valle. Le pitture, datate al Trecento, raccontano storie di santi e devozione popolare con maestria e intensità.
Attribuite al Maestro di Pezzo o a “Iohannes de Volpino”, svelano l’arte e la spiritualità dei maestri locali. Entrare nella chiesa significa camminare tra memoria, fede e storia, respirando secoli di cultura alpina.
Durante le Giornate FAI, la chiesa, aperta solo in alcune occasioni, offre un’esperienza unica, immersi in un tesoro medievale poco conosciuto. Ogni affresco, ogni pietra, racconta la passione e la devozione di generazioni che hanno vissuto la valle.
Non perdere l’occasione di entrare in questo scrigno di arte e devozione, un patrimonio che appartiene a tutti.

PONTE DI LEGNO - PASSEGGIATA ALLA VALLE DELLE MESSI: UN VORTICE DI EMOZIONI
Durata del percorso: 35 minuti
Punto di ritrovo: Area pic nic – ampio parcheggio
Possibilità di bus navetta da Piazza XXVII settembre

Santa Apollonia, a 1.580 m di altitudine, è la porta d’ingresso alla splendida Valle delle Messi. La zona unisce armoniosamente presenza umana e natura, all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. Qui si può assaggiare l’acqua ferruginosa di una storica sorgente, che nel 1870 ispirò il primo turismo idroterapico di Ponte di Legno. Proseguendo, il Caseificio di Sant’Apollonia, da malga a centro produttivo e didattico, valorizza tradizioni e economia alpina. La struttura educa sul significato culturale e ambientale dell’alpeggio.
La valle porta tracce dell’ultimo periodo glaciale, con la morfologia modellata dai ghiacciai di Gavia, Viso e Pisgana. I torrenti Frigidolfo e Narcanello completano questo paesaggio unico. Camminando lungo la piana verso Silizzi, si percepisce un vero passaggio dalla quotidianità al paradiso naturale. L’area offre una esperienza immersiva tra storia, natura e tradizione alpina. Santa Apollonia è meta ideale per chi cerca bellezza, pace e connessione con l’ambiente.
Sono consigliati abbigliamento e scarpe da montagna.

VEZZA D’OGLIO - CUSTODE DEL TEMPO: LA PARROCCHIALE ATTRAVERSO I SECOLI
Durata del percorso: 30 minuti
Punto di ritrovo: Sagrato della parrocchiale in via Roma

La parrocchiale di San Martino è il cuore spirituale e artistico di Vezza d’Oglio, nel cuore dell’Alta Valle Camonica. Con il suo imponente campanile di quasi 50 metri e la navata alta 25 m, domina la piazza principale del paese. Le origini risalgono almeno all’VIII-IX secolo, con continui interventi fino al restauro settecentesco. La struttura a navata unica con volta a botte riflette la maestosità dell’architettura classicheggiante del Settecento. All’interno si conserva un patrimonio artistico straordinario, dal Rinascimento all’Ottocento. Tele di Giambattista Galeazzi, Grazio Cossali e Palma il Giovane arricchiscono le pareti della navata. Sculture di pregio, tra cui la soasa lignea di Giovanni Domenico Ramus e l’altare dei Fantoni, raccontano fede e maestria locale. Il portale in marmo bianco di Stefano Bagottino accoglie i visitatori con eleganza e storia. Ogni opera narra la vita, le tradizioni e l’economia della comunità di Vezza d’Oglio attraverso i secoli. La visita nelle Giornate FAI permette di scoprire la relazione tra la chiesa e il paese: Osservando affreschi, sculture e architettura si percepisce il legame profondo tra fede e vita quotidiana. La parrocchiale è custode di storie, emozioni e memoria di generazioni di abitanti.

VEZZA D’OGLIO - PASSEGGIATA NEL TEMPO: DAL NOVECENTO AL MEDIOEVO
Durata del percorso: 40 minuti
Punto di ritrovo: municipio di Vezza d’Oglio - via Nazionale 91

Il borgo di Vezza d'Oglio custodisce secoli di storia, dal Medioevo fino all’emersione della borghesia industriale tra XIX e XX secolo. Il percorso inizia dal municipio, ex villa della famiglia Ventura-Gregorini, con eleganti tratti in stile Liberty e memoria della Prima Guerra Mondiale. La visita prosegue verso la canonica seicentesca, custode di opere d’arte e tradizioni religiose. La cappella dei Disciplini, recentemente restaurata, sorprende per la sua storia e architettura singolare. Il percorso raggiunge il palazzo Federici, quattrocentesco centro di potere dei conti di Vezza. Si ammirano il portale cinquecentesco, la torre-casa tardo-trecentesca e ambienti interni unici. All’interno della torre si trova il Museo Civico Garibaldino, dedicato agli eventi storici della battaglia di Vezza d’Oglio della Terza Guerra d’Indipendenza.
La visita permette di scoprire il legame tra architettura, arte e storia locale. Ogni edificio racconta la vita, le tradizioni e le vicende di Vezza d’Oglio e delle sue famiglie storiche consentendo al visitatore di immergersi in storie di coraggio, cultura e identità comunitaria.

VIONE - BORGO DI VIONE: PIETRE CHE RACCONTANO STORIA E TERRITORIO

Durata del percorso: 40 minuti
Punto di ritrovo: Municipio di Vione – piazza Vittoria 1

Vione, piccolo borgo dell’Alta Valle Camonica a 1250 m di quota, domina l’alta valle e il maestoso gruppo dell’Adamello, conservando nei secoli aspetto compatto e incontaminato di un borgo montano storico. Le sue origini raccontano secoli di storia: dai Celti ai Longobardi, dai castelli romani alla Repubblica di Venezia, fino all’Unità d’Italia. Passeggiando per le vie acciottolate si scoprono portali antichi, scorci pittoreschi e fabbricati medievali; le abitazioni, costruite attorno al castello, conservano muri in pietra, legno sapientemente lavorato e affreschi religiosi di artisti locali. Lungo il percorso i visitatori incontrano fontane storiche, lavatoi e abbeveratoi per animali, testimonianza della vita quotidiana montana.
Le case mostrano la perfetta integrazione tra architettura e economia rurale alpina, con i caratteristici “tabià” in legno e pietra: tra vicoli e viuzze si percepisce il legame profondo tra comunità, storia e paesaggio naturale.Il percorso si concluderà con la mostra dedicata alla famiglia Petroboni, storici intagliatori della valle all’interno del Museo Etnografico ‘L ZUF’. La mostra racconta l’abilità artigianale dei maestri camuni dell’Ottocento. Vione è un viaggio tra cultura, architettura e paesaggi montani, dove passato e presente si fondono facendo vivere un’esperienza autentica, tra arte, storia e natura incontaminata. Un luogo che emoziona e racconta la Val Camonica attraverso i suoi tesori nascosti e la vita dei suoi abitanti. 

VIONE - SAN REMIGIO E LA CANONICA: SECOLI DI BELLEZZA E DEVOZIONE
Durata del percorso: 30 minuti
Punto di ritrovo: Via San Remigio 4

La chiesa parrocchiale di San Remigio domina il borgo di Vione, con il suo campanile a cupola visibile da lontano. Costruita tra il 1580 e il 1603 su un’antica parrocchiale romanica, conserva elementi storici e preziose opere lignee e pittoriche. All’interno, l’ancona del Bulgarini (1620) e l’altare maggiore di Domenico Ramus (1658) incantano per bellezza e maestria. Le navate ospitano centinaia di statue, angeli, putti e tele di artisti come Vincenzo Schena e la scuola di Palma il Vecchio. I reliquiari e gli arredi raccontano secoli di devozione e spiritualità alpina. La visita include la “stüa” della casa canonica, con intagli storici della famiglia Petroboni. La visita a questo bene darà la possibilità al visitatore di conoscere una delle più belle chiese della Valle Camonica, per la complessità artistica delle opere lignee presenti al suo interno perfettamente conservate.
Ultimo aggiornamento: 08/10/2025 13:39:55
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