SONDRIO - Le reazioni alla
violenza sessuale a Sondrio.
"Di fronte a un crimine così abietto, di una violenza inaudita e feroce che inorridisce, è difficile trovare le parole giuste per esprimere la condanna e lo sconcerto. Un fatto che non avremmo mai voluto commentare e che non dovrebbe succedere né mai più ripetersi. Esprimo la mia personale vicinanza e quella della città alla vittima. Nell'immediatezza dell'accaduto, gli agenti di polizia hanno arrestato il responsabile, trovato con gli effetti personali appena rubati: l'averlo assicurato alla giustizia ci conforta ma non cancellerà l'accaduto per la povera donna aggredita.
Le Forze dell'Ordine svolgono un lavoro encomiabile del quale siamo loro profondamente grati: il prefetto Anna Pavone e il questore Sabato Riccio sono attenti sul fronte della sicurezza, sempre pronti a confrontarsi con noi sindaci e ad accogliere le nostre istanze. Come Amministrazione comunale in questi anni abbiamo intensificato gli sforzi potenziando il sistema di videosorveglianza e dotando la nostra Polizia Locale di uomini e mezzi. Non manca l'impegno da parte di tutti, a ogni livello, e possiamo contare anche sulla collaborazione dei cittadini. Purtroppo non basta a garantire la sicurezza, come quanto accaduto ha dimostrato. Per Sondrio sarebbe importante poter contare nuovamente sulla Polizia Ferroviaria alla stazione quale presidio permanente, com'è sempre stato, fino a pochi anni fa, di un'area critica che necessita di controlli in tutte le ore del giorno e della notte.
A

vverto la preoccupazione della gente di fronte a fatti, certamente isolati e fortunatamente rari, che ci colpiscono: la percezione della sicurezza è un fattore fondamentale per la qualità della vita e noi vorremmo che a Sondrio rimanesse ai più alti livelli, com'è sempre stato.
Il nostro impegno su questo fronte, nelle azioni da promuovere e nell'interlocuzione con le Forze dell'Ordine, è massimo", dichiara il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini.
"Quanto accaduto a Sondrio è un fatto di una brutalità inaccettabile che colpisce profondamente la coscienza di tutti. La mia vicinanza va innanzitutto alla vittima, una donna aggredita e ridotta in fin di vita da un richiedente asilo. Ancora una volta, un atto di violenza inaudita che costringe a una riflessione seria sulla gestione dell’immigrazione e sulla necessità di tutelare, prima di tutto, la sicurezza dei cittadini”. Lo dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Chiara Valcepina, commentando il grave episodio di violenza avvenuto nel capoluogo valtellinese.
“Ho vissuto per anni in provincia di Sondrio e mai avrei potuto immaginare che in quei luoghi, per me simbolo di tranquillità e sicurezza, potessero accadere fatti così terribili. Da ragazza non chiudevo nemmeno la porta di casa, certa di vivere in una comunità serena, lontana dai problemi delle grandi città. Oggi, invece, anche lì la paura è entrata nelle nostre vite: segno di un problema ormai generalizzato e cronicizzato, che non può più essere ignorato”.
“Il Governo Meloni – prosegue Valcepina – ha già intrapreso una linea di fermezza per ristabilire ordine e legalità: più controlli, più rimpatri, meno richieste di asilo e un rafforzamento delle misure di sicurezza su tutto il territorio nazionale. Nel solo 2025, i rimpatri sono aumentati del 12% rispetto all’anno precedente, mentre le richieste di asilo sono diminuite del 22%. Sono numeri che dimostrano l’efficacia di una politica fondata sui fatti, non sulle parole”.
"La sicurezza non è un privilegio, ma un diritto fondamentale dei cittadini. Basta buonismo verso chi porta violenza e degrado nel nostro Paese: servono fermezza, controlli e certezza della pena per chiunque osi colpire donne indifese o minacciare la nostra comunità”, conclude il consigliere Valcepina.