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Giornata Ecomusei trentini in Val di Peio

Incontro e festa a Cogolo

PEIO (Trento) - Un’occasione di incontro e festa con soci, collaboratori, istituzioni e comunità locali, per condividere i traguardi raggiunti ed i progetti in corso: questo il profondo significato della Giornata degli Ecomusei 2025, recentemente svoltasi a Cogolo di Peio, presso la sede del Parco Nazionale dello Stelvio, settore trentino, dove si sono incontrati i nove Ecomusei del Trentino, ospitati dall’Ecomuseo della Val di Peio “Piccolo Mondo Alpino”.

Dopo i saluti di Viola Framba, presidente dell’Ecomuseo della Val di Peio, di Franco Micheli, Presidente della Rete degli Ecomusei del Trentino e di Ezio Amistadi, Presidente del METS, Museo etnografico di San Michele, hanno espresso il loro caloroso benvenuto Luca Veneri, Sindaco di Peio, Giulia Moreschini, Assessore comunale alla cultura, storia e tradizione, nonchè Tiziano Brunialti, Direttore Ufficio di Gestione del Parco Nazionale dello Stelvio. Foto @Archivio Fotografico Rete Ecomusei.

L’intensa giornata è quindi proseguita presso la Sala Congressi del Parco con la tavola rotonda “Uomini liberi. Abitare la montagna ieri e oggi”, un interessante momento di confronto tra Annibale Salsa, antropologo ed esperto conoscitore delle Alpi, lo storico e giornalista camuno Giancarlo Maculotti, nonché Piergiorgio Canella, Presidente dell’ ASUC di Cogolo. Il professore Salsa ha focalizzato il suo intervento sulla cosiddetta “età aurea” della montagna (dal 1100 a fine 1300), con la speciale nascita degli “uomini liberi”, formata grazie alla libertà di dissodamento e seguita da diverse forme di autogoverno.

Tali forme sono state però messe in profonda crisi dall’avvento degli Stati nazionali, tanto che ora siamo ad un serio bivio: il rinselvatichimento o l’uso ludico della montagna. In tale ottica secondo Salsa va recuperato “il profondo concetto di paesaggio, inteso non solo nella dimensione naturale ma anche culturale, grazie alla percezione, una presa di coscienza cioè che non è una semplice vista panoramica, ma è intesa come una cultura del territorio, un insieme di esperienze vissute e di significati che le persone attribuiscono all'ambiente in cui vivono”.

Per Salsa, la percezione è una costruzione mentale che unisce il "paesaggio interiore" e il "paesaggio esteriore", legata a come l'uomo si rapporta alla natura in modo consapevole, riconoscendo il legame indissolubile tra ambiente e cultura. Sulla stessa lunghezza d’onda il professore Giancarlo Maculotti, secondo il quale gli Ecomusei dovrebbero necessariamente “coniugare la tradizione e le finalità economiche, per evitare la crisi o addiruttura la morte della montagna. Gli ecomusei non possono trasformarsi in musei delle cere: o diventano volani di sviluppo economico che recuperano i materiali e le abilità della tradizione in una visione moderna o possono chiudere.
Non servono a nulla se non agli accademici per scrivere qualche insulso trattatello.

Il tutto però passa necessariamente per un recupero d’orgoglio”. Piergiorgio Canella ha invece testimoniato le azioni concrete dell’ASUC di Cogolo, con le ristrutturazioni a fini ristorativi e turistici di Malga Mare, Malga Pontevecchio e Malga Palù. Esempi di modernità ed innovazione, così come l’impegno di diversi giovani locali nel mondo delle gestione collettivi di boschi, pascoli e malghe.

Successivamente Adriana Stefani, coordinatrice della Rete degli Ecomusei trentini, ha ricordato le progettualità sviluppate dalla Rete nel 2025, mentre il ricercatore Andrea Casna ha illustrato il progetto biennale "Ecos - Paesaggi sonori negli Ecomusei", promosso dalla Rete degli Ecomusei del Trentino, in collaborazione con MUSE-Museo delle Scienze di Trento,Conservatorio "F.A. Bonporti" di Trento e Riva del Garda, FMST-Fondazione museo storico del Trentino, METS - Museo etnografico trentino San Michele, Società di Scienze naturali del Trentino, SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, TSM-STEP Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio e co-finanziato dalla Fondazione CARITRO.Si tratta di un progetto molto particolare, che si propone di esplorare un elemento del paesaggio di cui spesso siamo inconsapevoli: il suono. Alcuni suoni caratterizzano fortemente un territorio perché legati al suo ambiente naturale, culturale, economico e politico. Gli Ecomusei sono custodi di paesaggi sonori scomparsi, in pericolo o in via di estinzione, che il progetto mira a individuare e catalogare con approccio scientifico che coinvolga direttamente le comunità.

L’obiettivo? Tutelare i suoni per le generazioni future e sensibilizzare sulla loro importanza attraverso strumenti di divulgazione e valorizzazione, utilizzando anche linguaggi originali come quelli dell’arte e della musica.I risultati previsti dal progetto sono la creazione di un archivio sonoro online implementabile, passeggiate sonore (soundwalk) nei territori degli Ecomusei nell’ambito delle Giornate del Paesaggio, la composizione di una colonna sonora degli Ecomusei, una mappa sonora di comunità degli Ecomusei e un manifesto del paesaggio sonoro degli Ecomusei. Gli output saranno presentati durante un evento finale al MUSE nel 2026. Dopo l’apprezzato pranzo preparato ed allestito dai volontari dell’Ecomuseo locale, tutti i partecipanti si sono quindi trasferiti nel piccolo borgo di Strombiano, dove hanno potuto ammirare la tradizionale lavorazione del lino e la nota Casa Grazioli, raro esempio ben conservato di tipica dimora contadina, documentata già dal 1600.

La casa è un vero gioiello, fondamentale per capire un mondo di tradizioni e valori ma anche, soprattutto, di saperi e tecniche. L’appuntamento della Giornata degli Ecomusei è stato rilanciato nel 2021 in occasione del ventennale dell’istituzione degli ecomusei trentini con l’evento organizzato presso Ecomuseo della Judicaria. Dalle Dolomiti al Brenta e proseguito con la staffetta che ha visto protagonista Ecomuseo del Lagorai, Ecomuseo Valle dei Laghi e nel 2024 Ecomuseo del Vanoi. Anche quest’anno la ricorrenza ha sancito e rinnovato l’impegno delle nove realtà ecomuseali a rafforzare la collaborazione e la condivisione di esperienze tra i partner, elementi cardine del lavoro della Rete degli Ecomusei e risorse vitali per ogni Ecomuseo coinvolto.
Ultimo aggiornamento: 21/10/2025 00:17:53
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