BORGO VALSUGANA (Trento) -
Anffas ha festeggiato i
40 anni di presenza in
Valsugana. Nel pomeriggio una partecipata iniziativa al Palazzetto dello Sport di Borgo Valsugana con l’inaugurazione del Centro socio educativo Anffas di Borgo Valsugana. Un'occasione per stare insieme tra persone con disabilità, famiglie, volontari, collaboratori e tutta la cittadinanza.
Il
centro Anffas di Borgo Valsugana nasce il
18 febbraio nel 1985 come centro socio educativo e di formazione professionale, su iniziativa di un gruppo di

genitori e in particolare di
Alice Casagrande, poi divenuta genitore responsabile, con il supporto del Comprensorio e del Comune. Inizialmente gli spazi di via Bonomo accolgono 6 allievi e 2 operatori. Negli anni le attività del centro si sono sviluppate, così come sono cresciuti i suoi frequentatori. Oggi a Borgo Valsugana ci sono due percorsi per l’inclusione, uno in via Temanza con 15 persone seguite e l’altro in Piazza Romani con 20 persone seguite. Inoltre, sempre in Piazza Romani c’è una comunità alloggio che ospita fino a 11 persone, mentre un’altra comunità è situata ad Agnedo, con 9 posti.
La festa si è aperta con gli interventi dei vertici di
Anffas Trentino, la
presidente Claudia Morelli e il
direttore Generale Giulio Bertinato.
“Oggi - ha detto la presidente
Morelli -
la realtà della Valsugana è molto importante per Anffas Trentino: è un contesto vivace e attivo con collaborazioni altamente positive con le istituzioni locali.
La Valsugana è un territorio che ha creduto e investito nell’inclusione e nel concetto più profondo dell’uguaglianza, quello che vede nei servizi e nei sostegni verso le persone con disabilità il riconoscimento di un diritto e un arricchimento sociale”.
E’ intervenuta poi la sindaca di Borgo Valsugana Martina Ferrai. “Anffas - ha detto la sindaca - non è solo un’associazione: è un pilastro vivo della nostra comunità. Ed è grazie a chi, negli anni, ha creduto nel bene comune — volontari, famiglie, operatori, istituzioni — che oggi possiamo guardare al futuro con consapevolezza e fiducia. Porto con me, a nome di tutti i cittadini, un sentimento di affetto, orgoglio e riconoscenza verso Anffas. Che questi quarant’anni siano non un punto d’arrivo, ma un trampolino per nuove sfide, nuove idee e nuove”.
Sono seguite poi le parole della vicepresidente della Comunità di Valle Daniela Campestrin e di Mariangela Zadra, responsabile del Settore Socio-Assistenziale di Anffas. Il pomeriggio è proseguito con diverse altre attività, tra cui la coinvolgente esibizione del gruppo musicale Bandalock, nato nel 2016 nel centro occupazionale Anffas di Arco grazie alla passione comune per la musica di persone con disabilità, volontari e operatori.
E’ seguito poi un momento di letture a cura dell’Associazione Figli delle stelle, in cui sono state lette delle celebri frasi - di scrittori, viaggiatori, stilisti, artisti – scelte perché parlano dei sogni delle persone con disabilità. Spazio poi al ballo con gli ospiti del Centro di Piazza Romani e poi le esibizioni dell’Associazione Lifestyle. La musica è stata protagonista del pomeriggio anche con l’esibizione del Coro la Tor di Caldonazzo che dal 1994 porta avanti la tradizione del canto popolare. Per l’occasione è stata allestita al Palazzetto anche una mostra a cura degli artisti di Articà, il laboratorio artistico di Anffas Trentino, dedicata proprio alla storia del centro Anffas di Borgo Valsugana.
Un momento speciale la consegna di un riconoscimento speciale ad Alice Casagrande Rosso, la mamma che 40 anni fa ha creduto che i suoi figli – e con loro tanti altri – avessero diritto a un luogo di crescita, dignità e comunità. Accanto a lei, presenti anche Nadia Gasperini, attuale familiare responsabile dei centri, e Romina Larroca, responsabile territoriale di Borgo e Agnedo.