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San Martino in Badia, arrestato rapinatore dell'ufficio postale. Blitz antidroga dei carabinieri a Bressanone

Brunico - I militari della Compagnia Carabinieri di Brunico - N.O.R.M.

– Aliquota Operativa – coadiuvati da personale della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Bolzano hanno tratto in arresto in località Nova Ponente (Bolzano), un cittadino italiano, ritenuto il responsabile della rapina perpetrata all’Ufficio Postale di San Martino in Badia (Bolzano) in data 16 agosto.


L’uomo era entrato all’interno dell’Ufficio Postale per la spedizione di un pacco postale e per effettuare ricariche di carte prepagate Postepay, ma subito dopo aver ricevuto informazioni per le modalità di effettuazione delle operazioni, dopo aver simulato la ricerca di denaro, con una scusa raggiungeva l’impiegata nella parte retrostante il bancone, le bloccava con forza i polsi tappandole altresì naso e bocca per evitare eventuali richieste d’aiuto e, minacciandola di morte, la costringeva ad effettuare un versamento di 3mila euro sul proprio libretto postale, allontanandosi subito dopo e facendo perdere le proprie tracce.


Gli accertamenti effettuati hanno inoltre dimostrato che l’arrestato, senza fissa dimora e solito vivere di espedienti, aveva effettuato sopralluoghi presso altre filiali di Uffici Postali nelle Province di Bolzano e Vicenza verosimilmente per compiere ulteriori, analoghi, atti criminosi.


Nonostante fosse senza fissa dimora, l’uomo è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri e, al termine delle formalità di rito, tradotto presso la Casa circondariale di Bolzano, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Sotto la guida dell’Autorità Giudiziaria di Bolzano, i militari dell’Arma hanno dato una risposta immediata ed efficace ad un crimine che aveva creato allarme sociale tra la popolazione ed i dipendenti degli Uffici postali della Provincia.


LOTTA ALLO SPACCIO


I Carabinieri della Compagnia di Bressanone, al termine di mirate indagini, hanno denunciato per spaccio di sostanze stupefacenti una commerciante brissinese, titolare di una rivendita di prodotti a base di canapa. Infatti, a seguito di una perquisizione eseguita all’interno del negozio, i militari hanno rinvenuto una grandissima quantità di prodotti pronti per il commercio contenenti un particolare derivato della cannabis, denominato HHC. Quest’ultimo è, in teoria, un cannabinoide naturalmente presente in piccolissime concentrazioni nei semi e nel polline della canapa. A prima vista una sostanza totalmente naturale e apparentemente priva di effetti collaterali, tuttavia bisogna considerare che l’HHC commercializzato non è naturale, ma sintetico, cioè ricreato in laboratorio attraverso un processo chimico, che consente un importante accrescimento del potere psico-attivo della sostanza. Una sostanza “nuova”, quindi, che un recente decreto del ministero della sanità, date le circostanze, nello scorso mese di luglio ha inserito nella tabella delle cd. droghe pesanti, rendendolo così uno stupefacente illegale.


Le indagini dei Carabinieri hanno preso spunto da diversi controlli eseguiti a ragazzi (anche minorenni) nella città, i quali venivano trovati in possesso di prodotti confezionati riportanti appunto la dicitura HHC. Pur sembrando a prima vista prodotti di libero commercio i militari sono stati insospettiti da quanto riferito dai ragazzi, i quali, oltre a versare in un preoccupante stato di alterazione psicofisica, facevano infatti fatica ad esprimersi, sembravano molto stanchi, avevano le pupille dilatate e si mostravano indifferenti a quanto succedeva intorno a loro, dicevano di sentirsi sballati e confusi dopo aver consumato il prodotto. Quindi, risaliti facilmente all’esercizio commerciale dove tali prodotti erano stati acquistati, i Carabinieri hanno informato la Procura di Bolzano, richiedendo di poter approfondire la situazione e di poter eseguire una perquisizione all’interno del negozio individuato. Tale operazione ha effettivamente consentito di rinvenire all’interno del negozio una grandissima quantità di prodotti contenenti la sostanza HHC. Davvero preoccupante notare come le dinamiche del guadagno e del commercio abbiano facilmente attecchito anche nel campo delle sostanze stupefacenti. A fianco delle confezioni contenti la semplice sostanza vegetale, infatti, i carabinieri, non senza sconcerto, hanno scoperto prodotti apparentemente innocui contenenti il principio attivo, come, per esempio, caramelle gommose a forma di orsetto.

Ultimo aggiornamento: 08/09/2023 17:33:35
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