Brescia - La
Polizia di Stato di
Brescia ha eseguito una
perquisizione nella provincia di Bergamo che ha portato all’
arresto di un cittadino italiano, 50enne, operaio residente nella zona, per detenzione di ingente quantitativo di materiale pornografico realizzato attraverso lo sfruttamento sessuale di minorenni.

L
’attività investigativa è scaturita dall’analisi dei contenuti presenti in alcuni dispositivi sequestrati in una precedente indagine e in particolare di una chat – all’interno di una nota piattaforma di messaggistica – tramite la quale venivano scambiati migliaia di contenuti pedopornografici.
Gli approfondimenti sulle tracce informatiche e sui dati telematici utili alle indagini hanno permesso di identificare un cinquantenne bergamasco.
Nel corso della perquisizione, sono stati individuati molteplici dispositivi di archiviazione di contenuti digitali e svariati spazi cloud, la cui analisi ha evidenziato la spasmodica ricerca di foto e video pedopornografici da parte dell’indagato e la costante e meticolosa archiviazione degli stessi. Sono stati rinvenuti oltre 1645 file che ritraggono abusi sessuali in danno di bambini in tenera età conservati nella galleria di un dispositivo.
Tale risultato è stato reso possibile grazie all’alta specializzazione degli operatori i quali, durante la perquisizione, hanno effettuato l’ispezione informatica dei telefoni, l’analisi delle chat ed il successivo sequestro dei dispositivi, che saranno sottoposti ad analisi forense volta a meglio delineare la condotta illecita e a identificare le piccole vittime, sia in Italia che all’estero.