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Incendiò auto, 36enne bresciano finisce in carcere

Ritenuto presunto responsabile di atti persecutori, estorsione e danneggiamento seguito da incendio di due veicoli

MANERBIO (Brescia) - I carabinieri della Stazione di Manerbio hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere nei confronti di una persona, ritenuta presunta responsabile di atti persecutori, estorsione e danneggiamento seguito da incendio di due veicoli, reati commessi la scorsa estate a Manerbio.

L’origine dei fatti risale agli scorsi mesi di luglio e agosto 2025, quando i militari dell’Arma sono intervenuti sulla pubblica via, nei pressi di complesso condominiale a Manerbio, su segnalazione di alcuni cittadini e dei Vigili del Fuoco. Le fiamme, appiccate a luglio ad un’utilitaria lì parcheggiata, in pochi minuti si erano propagate distruggendo completamente il mezzo coinvolto, senza fortunatamente arrecare danni alle vicine abitazioni. Nel secondo caso, nella prima decade di agosto, l’incendio di un furgoncino parcheggiato nella stessa zona era stato parziale ed il fuoco aveva recato danni ad un sedile e una portiera.


Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di un uomo di 36 anni del posto, che avrebbe prima appiccato il fuoco ai veicoli, poi, nella prima metà di agosto, sempre ritenendo di vantare un presunto credito nei confronti della vittima che aveva in uso i mezzi danneggiati dagli incendi, l’aveva costretta con fare minaccioso a consegnargli la somma di 100 euro. Le minacce poste in essere dallo stesso, recentemente coinvolto anche in una lite a Manerbio con altre persone già note alle forze dell’ordine, circostanza in cui aveva brandito un coltello, hanno destato particolare preoccupazione, tanto che a settembre 2025 all’interessato è stato notificato l’avviso orale del Questore di Brescia.

Nello specifico, grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona e ai successivi approfondimenti investigativi, si è appurato che il soggetto, anche recentemente, avrebbe effettuato un sopralluogo per verificare ove fosse parcheggiato un ulteriore mezzo in uso alla vittima per poi tentare di danneggiarlo.
Il 36enne è stato quindi sottoposto alla misura cautelare personale del carcere.
Ultimo aggiornamento: 10/10/2025 12:43:41
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