SELVA DI VAL GARDENA - Di questa rinnovata e rilanciata Coppa del Mondo UCI di mountain bike formula marathon, la
HERO Südtirol Dolomites rappresenta il giro di boa delle cinque prove nel calendario 2025, e nessuno degli atleti iscritti al circuito a questo punto può più nascondersi: se si vuole puntare alla classifica finale della 2025 HERO UCI Marathon World Cup le Dolomiti rappresentano un passaggio cruciale per fare punti.
Nella foto, Andreas Seewald - Photocredit ©wisthaler.com.
GLI EROI

Ed è quello che deve aver pensato il tedesco
Andreas Seewald, portacolori del Singer KTM Racing Team e fresco vincitore del titolo Europeo sulla distanza marathon lo scorso weekend. Il 34enne biker qui alla HERO è già salito sul gradino più alto del podio due volte (nel 2021 e lo scorso anno) e conosce molto bene il senso di sfida della gara di mtb più dura al mondo. Partito in sordina con un primo passaggio sul Gardena in quinta posizione, il germanico ha recuperato gli avversari e conquistato la testa della corsa all’entrata in Arabba. Solo il veterano
Leo Paez gli ha tenuto corda ma, all’attacco del Pordoi, complice una caduta e un problema meccanico, il colombiano si è visto inesorabilmente staccato.
A quel punto, la gara di Seewald si è trasformata in una corsa solitaria verso la vittoria che, però, è stata tutt’altro che una passeggiata, anche a causa di un improvviso innalzamento della temperatura che ha colpito in questo fine settimana l’area orientale delle Alpi e ha messo a dura prova la tenuta del tedesco.
Sul traguardo di Selva Val Gardena dopo 86 chilometri e 4.500 metri di dislivello, Seewald ha fermato il cronometro sul tempo di 4:29:20 e impugnando la bandiera della Germania, in un tripudio di festa per questo straordinario tris di vittorie.
«Sono soddisfatto, ma devo dire che non è stata facile: ad un certo punto della gara ho pensato di mollare, convinto che Paez mi raggiungesse, ma poi ho tenuto duro e ho superato la crisi – ha commentato Seewald
– e devo dire che sto vivendo un momento di forma eccezionale: la vittoria al Campionato Europeo mi ha caricato tanto».
Alle spalle del campione continentale si è classificato il colombiano
Leo Paez, soddisfatto per una gara che a un certo punto poteva toglierlo dai protagonisti, ma la tenacia che contraddistingue il 43enne biker lo ha aiutato a conquistare il podio, un “pulpito” da cui non è mai sceso in ogni sua partecipazione alla HERO sin dal 2012. Terza piazza per il 26enne
Andrea Siffredi a 5’20” dal vincitore: con questo podio il biker di Pontedassio in provincia di Savona conferma di essere una promessa per la disciplina azzurra delle marathon. Il belga Wout Alleman, al via con la maglia di leader della 2025 HERO UCI Marathon World Cup, ha chiuso al sesto posto.
LE EROINE
A tagliare per prime il traguardo di Selva Val Gardena, che ha ospitato anche la partenza e tutto il quartier generale di
HERO Bike Festival, sono state le atlete Elite che si sono misurate sul percorso di 60 km con 3.200 metri di dislivello.
Anche tra le donne lo sviluppo della competizione è stato altalenante con un tentativo della americana
Chelsea Bolton di andare in fuga e la risposta della outsider polacca
Paula Gorycka Kurmann dello Strüby Sting Team, mentre l’azzurra
Sandra Mairhofer della formazione Soudal Leecougan pedalava per confermare la “proiezione” del risultato in base alle sue ultime partecipazioni. Infatti, dopo un quarto posto nel 2021, un terzo l’anno successivo e una piazza d’onore nella passata edizione, l’atleta altoatesina aveva un solo obiettivo: vincere la HERO. E così è stato perché, dopo aver lasciato sfogare le nuove avversarie e aver controllato a distanza le tradizionali concorrenti (l’olandese
Rosa Van Doorn in crisi per l’altitudine e la namibiana
Vera Looser attardata per un errore di percorso chiuderà al quinto posto) l’atleta del team Soudal Leecougan International ha mantenuto la leadership fino al traguardo di Selva, fermando il crono sul tempo di 3:58:51 per la felicità di una ragazza che vede realizzarsi un sogno.
«
Non ho parole per descrivere la gioia che provo, perché è stata una giornata difficile: dopo l’attacco al Lupo Bianco ho temuto che la polacca Gorycka Kurmann mi riprendesse – ha commentato
Sandra Mairhofer - ma devo dire che avevo buone gambe e soprattutto in discesa credo di aver fatto la differenza. Sono davvero contenta!».
La ragazza di Tesidio, in provincia di Bolzano, ha sconfitto la diretta concorrenza della connazionale
Mara Fumagalli, che ha conquistato la piazza d’onore (distacco di 1:36,2 dalla vincitrice) grazie a un recupero sulle avversarie nella salita al Passo Sella e al terzo gradino del podio la sorprendente polacca
Paula Gorycka Kurmann che dopo aver avuto sogni di gloria con un passaggio in testa al Pordoi, si è dovuta arrendere allo strapotere delle due azzurre: per lei la HERO si è conclusa in 3:29,1.
LA LEADERSHIP DI COPPA
Con i risultati odierni si aggiorna la classifica generale della 2025 HERO UCI Marathon World Cup dove, dopo tre round, si conferma in testa alla graduatoria femminile l’olandese Rosa Van Doorn (oggi al 8° posto) del team Buff Megamo con 610 punti, insidiata a soli 590 punti dalla azzurra Sandra Mairhofer.