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Trento: convegno dedicato al tema dell’autismo

Organizzato da Anffas Trentino, nell’ambito delle celebrazioni per i 60 anni della fondazione

TRENTO - Disturbi dello spettro autistico: panoramica nazionale e territoriale in una prospettiva di rete. Il convegno, che si è svolto nella nella sala di rappresentanza del palazzo della Regione a Trento, è stato dedicato al tema dell’autismo ed ha visto la partecipazione di 260 persone.

Nell’ambito delle celebrazioni per i 60 anni della fondazione di Anffas Trentino, l’associazione ha promosso infatti il convegno “Disturbi dello spettro autistico: panoramica nazionale e territoriale in una prospettiva di rete”, cui hanno preso parte oltre 200 persone in presenza e 60 in videocollegamento. Tra coloro che frequentano Anffas Trentino attualmente, le persone con autismo sono oltre 40, seguite nelle diverse sedi territoriali attraverso servizi sulla base della fascia d’età e le esigenze specifiche. L’obiettivo del convegno è stato quello di creare un momento di confronto approfondito e di crescita professionale, offrendo ai partecipanti l'opportunità di aggiornarsi sulle più recenti evidenze scientifiche e conoscere esperienze innovative maturate sul territorio trentino: uno spazio dinamico e stimolante per esperti, ricercatori, operatori e famiglie, che ha favorito il dialogo e lo scambio di buone prassi e metodologie efficaci per rafforzare una rete territoriale ancora più integrata e collaborativa.

L’incontro si è aperto con il benvenuto della presidente di Anffas Trentino Claudia Morelli. “Quello di oggi - ha detto - si propone come un momento di confronto approfondito e dinamico di aggiornamento sulle più recenti evidenze scientifiche e sulle esperienze innovative maturate in Trentino. Un’occasione di dialogo stimolante e sincero che è frutto di un lavoro di squadra in cui anche gli autorappresentanti sono stati protagonisti, con un loro coinvolgimento attivo nella progettazione. Con l’evento di oggi, inserito nelle celebrazioni del 60° anniversario della nostra fondazione, si conclude un tour nei maggiori luoghi delle istituzioni del territorio, che ci hanno sostenuto in questo percorso e che oggi voglio ringraziare di cuore”.

L’onorevole Alessandra Locatelli, Ministro alla disabilità, ha mandato un messaggio rivolto agli organizzatori e ai partecipanti. “Sostenere le persone con autismo - ha scritto - significa promuovere strategie condivise, innovative e mirate, capaci di garantire percorsi di vita personalizzati e di superare le frammentazioni ancora esistenti.
E’ proprio questo il cuore della riforma della disabilità, che pone al centro il progetto di vita come strumento fondamentale per valorizzare i talenti e i desideri di ciascuno e per assicurare pari opportunità di inclusione e partecipazione in ogni ambito della società. Investire sulla ricerca, sulla formazione e sulla rete territoriale è la strada per costruire risposte efficaci e durature, che mettano davvero al centro la dignità della persona”.

L’Assessora alle politiche sociali, casa e partecipazione del Comune di Trento Giulia Casonato ha sottolineato “Questo momento di approfondimento scientifico vede la partecipazione di numerosi professionisti ma rappresenta anche un’occasione importante di confronto tra istituzioni, famiglie e tutta la comunità. Il tema dell’autismo ci interroga come società e appuntamenti come questo ci aiutano a tenere alta l’attenzione verso le persone con autismo, la loro dignità e ciò che possiamo fare per loro”.

Trovarci in questa sede così importante e con relatori di tale autorevolezza - ha detto il presidente di Anffas nazionale Roberto Speziale - inserisce tutti noi dentro un percorso, un percorso fatto di 60 anni di prestigio, impegno e lungimiranza che fanno sì che Anffas Trentino rappresenti per Anffas tutta grande motivo di orgoglio. Un evento come questo consente di traguardare un'ulteriore prospettiva di avanzamento negli approcci e nella ricerca, così come di creare alleanze e fare rete. Infatti, quando si parla di disturbi nello spettro dell'autismo - ha proseguito - è necessario avere chiaro che, soprattutto nel momento in cui si trattano disabilità a più elevata intensità di sostegni, vi sono due elementi imprescindibili: alta formazione e elevate competenze, senza le quali le traiettorie di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie rischiano di prendere strade non virtuose. Di converso, nel momento in cui questo avviene in contesti adeguati e dove siano giuste le competenze, la realtà cambia completamente”.

Presente anche l’Università di Trento. “E’ compito dell’università - ha detto la Prorettrice alla didattica dell’Università di Trento Paola Venuti - intendere l’inclusione come reale partecipazione ai programmi di studio e alla didattica, grazie alla quale lo studente possa sentirsi parte dell’ateneo. Nostro compito quale soggetto inserito sul territorio è inoltre aprirci ai professionisti con percorsi di conoscenza e ricerca”. “Vogliamo promuovere la nostra disponibilità verso tutti coloro che a livello locale, nazionale e internazionale si occupano di questi temi - ha detto il Direttore del Dipartimento di psicologia e scienze cognitive dell’Università di Trento Gianluca Esposito. - Una comunità inclusiva aumenta la qualità non solo delle persone con esigenze speciali ma di tutta la società”.
Ultimo aggiornamento: 24/09/2025 21:33:48
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