TRENTO - Un algoritmo basato su intelligenza artificiale in grado di supportare e rendere più efficiente l’attribuzione del classamento catastale è il progetto vincitore dell’edizione 2025 della Public AI Challenge, la sfida di open innovation promossa da Fondazione HIT – Hub Innovazione Trentino in collaborazione con Provincia autonoma di Trento, Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler. Oggi, negli spazi della School of Innovation dell’Ateneo, si è svolta la giornata conclusiva dell’iniziativa, con la presentazione dei proof of concept sviluppati dai quattro team partecipanti.

Per quasi tre mesi, 26 studenti, studentesse e dottorandi dell’Università di Trento – con competenze in Data Science, Artificial Intelligence, Computer Science e Industrial Engineering – affiancati da ricercatori ed esperti di IA, hanno lavorato in squadre multidisciplinari per rispondere alle sfide lanciate da quattro strutture della Provincia autonoma di Trento: Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa), Servizio Libro fondiario e Catasto, Ufficio Centrale Unica di Emergenza della Protezione civile del Trentino, e Dipartimento Organizzazione, Personale e Innovazione (in collaborazione con Trentino School of Management).
Si è aggiudicato la Challenge il team composto da Kuba Di Quattro, Decebal Cernei, Jago Ravenna, Michele Minniti, Francesco Datres e Giullermo Torrealba, affiancati dal mentor Nicola Cracchi Bianchi. Il gruppo ha ideato un algoritmo in grado di comparare immobili simili per supportare l’attribuzione del classamento catastale, con un approccio rigoroso e la capacità di trattare dati multisorgente.
La soluzione è stata valutata positivamente anche per il suo elevato livello di maturità, che potenzialmente ne consente l’adozione in tempi brevi.
La menzione d’onore e gli altri progetti
La giuria ha attribuito una menzione d’onore al progetto sviluppato per Appa, che utilizza dati storici sulla qualità dell’aria e dati meteorologici per creare un modello capace di identificare le condizioni atmosferiche favorevoli al trasporto di inquinanti da aree esterne alla provincia, stimandone l’impatto e supportando la strategia di gestione della qualità dell’aria.
Per la Centrale Unica di Emergenza 112, il team dedicato ha proposto un algoritmo in grado di prevedere i picchi di chiamate e rilevare anomalie nei flussi telefonici, integrando anche i dati meteo del Servizio Prevenzione Rischi. L’obiettivo è migliorare la pianificazione dei turni e rendere più efficace la risposta alle emergenze.
Il gruppo che ha lavorato sulla challenge di Trentino School of Management e Provincia ha invece sviluppato un modello di IA per supportare la personalizzazione dei percorsi formativi del personale pubblico trentino, basato sulla classificazione delle competenze acquisite e l’analisi predittiva dei bisogni formativi a partire dai dati già disponibili.
Ad affiancare i team nel percorso sono stati i mentor Nicola Cracchi Bianchi (deda.next), Elena Tomasi, Giovanni Bonetta e Gianluca Schiavo (FBK), Massimo Cassani e Antonio Longa (Università di Trento). Il lavoro delle squadre è stato valutato dagli esperti Giovanni Iacca (Università di Trento), Francesca Bovolo (FBK) e da Nicola Doppio (Fondazione HIT) .
Ospite di questa edizione è stato Davide Sommacampagna, Partner Engineer Manager di Google Cloud, che ha illustrato i servizi di intelligenza artificiale offerti da Google per il mondo enterprise, evidenziando come il vero valore risieda nella capacità delle persone di utilizzare gli strumenti AI in modo guidato, sicuro e consapevole.
Nel suo intervento ha ricordato come, in media, le aziende interagiscano già con oltre 250 applicazioni basate su AI, pur disponendo di capacità limitate per gestire sistemi così articolati. Sommacampagna ha inoltre richiamato l’attenzione sui rischi legati al trattamento dei dati sensibili e sull’importanza di piattaforme affidabili, scalabili e sicure.
In apertura dei lavori, la presidente di HIT, Ivonne Forno, ha sottolineato la crescita dell’interesse e della partecipazione alla Public AI Challenge, che negli anni ha saputo proporre soluzioni concrete ai bisogni reali delle pubbliche amministrazioni coinvolte, a beneficio delle stesse, della loro efficienza organizzativa e, conseguentemente, di cittadini e utenti..
Nicola Doppio, Open Innovation Officer di HIT, ha ricordato inoltre il forte tasso di adozione dei proof of concept sviluppati nelle precedenti edizioni, sottolineando l’impatto pratico delle soluzioni, spesso integrate nei processi delle organizzazioni per cui sono state progettate.Alla giornata hanno partecipato anche il dirigente generale del Dipartimento Organizzazione, Personale e Innovazione della Provincia, Luca Comper, e la dirigente dell’Unità di missione per l’Intelligenza Artificiale, Silvia Marchesi.