EDOLO (Brescia) - La Provincia di Brescia, con oltre un milione di abitanti e un territorio che si estende da Sondrio e Trento fino a Mantova e Verona, guarda al futuro della mobilità. In collaborazione con l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, sta avviando un percorso innovativo per definire il piano provinciale dei prossimi dieci anni: un lavoro condiviso con i territori per tracciare linee guida chiare, puntando su sostenibilità, integrazione tra le diverse modalità di trasporto e criteri utili a orientare progetti e investimenti futuri.

L’obiettivo è costruire un sistema integrato in cui trasporto pubblico, mobilità dolce, servizi condivisi e infrastrutture viarie dialoghino fra loro, rispondendo in modo coerente alle esigenze di cittadini, pendolari, studenti e turisti.
La Provincia finanzia lo studio e garantisce supporto tecnico e dati cartografici, mentre l’Agenzia TPL coordinerà l’intero processo di ascolto territoriale, analisi e redazione dei documenti.
Tavoli territoriali: ascolto, analisi e progettazione condivisa
Nei primi mesi del 2026 entreranno nel vivo i tavoli territoriali, organizzati dalla Provincia con il supporto dell’Agenzia TPL e suddivisi per ambiti omogenei: Garda e Valli, Sebino e Franciacorta, quadranti sud-est e sud-ovest della pianura e area urbana di Brescia.
Nei tavoli saranno coinvolti Comuni, enti locali, portatori di interesse e cittadini attraverso le consultazioni pubbliche in cui saranno anche illustrate le possibili evoluzioni dei servizi di TPL che l’Agenzia sta elaborando per corrispondere al mutato quadro economico e sociale del post pandemia. L’Agenzia TPL raccoglierà dati, mapperà infrastrutture e servizi esistenti, analizzerà criticità e opportunità e costruirà una base solida di conoscenza per ciascun territorio.
Il confronto permetterà di affrontare temi concreti: ottimizzazione delle linee bus, integrazione ferro– gomma, realizzazione di percorsi ciclabili sicuri, miglioramento dei nodi di interscambio, sviluppo di servizi di mobilità condivisa come bike e car sharing.
Le fasi dello studio
Il percorso prevede due step distinti:
• Fase 1 – Analisi territoriale (6 mesi)
Studio per quadranti omogenei della provincia, raccolta dei bisogni, confronto con gli strumenti di pianificazione già esistenti e predisposizione delle prime sintesi territoriali.
• Fase 2 – Documento strategico di indirizzo (12 mesi)
Redazione di un documento strategico che fisserà visione, priorità e linee guida per la mobilità dei prossimi dieci anni.
Il documento includerà anche gli scenari di eventuale ampliamento infrastrutturale – come metrotranvia, tram e potenziamento della tramvia veloce verso il Lago di Garda – e l’individuazione delle aree più idonee ai futuri interventi.
Gli obiettivi per il prossimo decennio
Il lavoro congiunto punta a definire un sistema di mobilità:
- integrato tra treno e autobus, con orari coordinati e linee dedicate ai flussi pendolari;
- interconnesso, grazie a nodi di scambio funzionali, parcheggi scambiatori attrezzati e fermate progettate per rendere agevole il passaggio tra mezzi diversi;
- ciclabile e pedonale, con reti sicure nei centri urbani e collegamenti tra borghi e attrattori territoriali;
- digitale e condiviso, attraverso servizi smart di car sharing, bike sharing e mezzi elettrici;
- accessibile e sostenibile, con attenzione alle persone a mobilità ridotta e alla riduzione delle
emissioni.
Risorse, impegni e governance
Il progetto è interamente sostenuto dalla Provincia di Brescia con un investimento complessivo di 150mila euro e si articola in due fasi.
- Fase 1: 20.000 euro per la raccolta dati, la preparazione dei tavoli territoriali e la redazione dei primi documenti di sintesi.
- Fase 2: 130.000 euro per lo sviluppo del documento strategico finale, con cartografie accessorie e analisi territoriali.
Sarà istituito inoltre un Comitato tecnico composto da rappresentanti della Provincia e dell’Agenzia del TPL di Brescia, incaricato di seguire l’avanzamento delle attività, gestire eventuali modifiche e coinvolgere ulteriori enti locali interessati.
L’accordo avrà validità fino al 31 dicembre 2026, con possibilità di rinnovo.
Provincia e Agenzia del TPL lavorano insieme per costruire un sistema di mobilità in grado di connettere in modo rapido, sicuro e sostenibile valli, lago e città, accompagnando lo sviluppo dei territori con scelte coerenti e lungimiranti. I cittadini avranno un ruolo attivo durante tutto il percorso, grazie alle consultazioni pubbliche e ai confronti con i Comuni, contribuendo alla costruzione della mobilità bresciana del futuro.
"Vogliamo restituire al territorio una visione chiara della mobilità futura. Grazie all’investimento di 150 mila euro della Provincia, puntiamo a definire un vero e proprio piano della mobilità sostenibile provinciale, costruito insieme al territorio secondo una visione di sostenibilità ed efficacia che possa guidare la programmazione futura degli investimenti. Esiste un forte divario tra capoluogo e territorio provinciale in termini di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile che è nostro dovere provare a colmare ma secondo una visione che deve essere costruita in modo organico e tecnicamente valido. Lo studio che grazie all’ausilio dell’Agenzia vogliamo costruire punta proprio a questo, per lasciare una mappa delle necessità e delle risposte da costruire ai futuri amministratori. Ringrazio il Settore della Pianificazione Territoriale, in particolare il dott. Riccardo Davini, per il fondamentale supporto", sottolinea Fabio Rolfi, Vicepresidente della Provincia di Brescia.
"La mobilità “dolce”, se integrata funzionalmente con il trasporto pubblico locale, può fornire risposte all’utenza del TPL per coprire il cosiddetto “ultimo miglio” tra i principali nodi del trasporto e le abitazioni o i luoghi di lavoro e studio. L’iniziativa della Provincia, con il fattivo coinvolgimento del territorio attraverso i tavoli territoriali, inserirà dunque queste progettualità di livello locale nella più ampia visione del trasporto pubblico su scala provinciale che è competenza dell’Agenzia. Sarà possibile così offrire soluzioni integrate e complementari tra le varie forme di trasporto. Questa visione, con l’uso delle tecnologie informatiche per l’infomobilità e il ticketing, rappresenta il futuro della mobilità sostenibile, e potrà fornire risposte concrete oltre che poco impattanti sull’ambiente alle esigenze di mobilità dei cittadini e visitatori della provincia bresciana", ha concluso Giancarlo Gentilini, presidente dell’Agenzia del TPL di Brescia.