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Prosegue il calo dell'export trentino

I dati ISTAT del terzo trimestre 2025: andamento in controtendenza con Italia e Nord Est

TRENTO - In termini nominali, con 1,20 miliardi di euro, il valore delle esportazioni trentine nel terzo trimestre dell’anno risulta in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-3,3%). Si tratta di una performance meno favorevole rispetto sia a quella osservata a livello nazionale che nel Nord-Est (rispettivamente +6,6% e +5,4%).

Con riferimento ai settori produttivi, le vendite trentine all’estero sono costituite in prevalenza da prodotti dell’attività manifatturiera (oltre il 95% del valore complessivo). La quota maggiore è da attribuirsi ai “macchinari ed apparecchi” (23,6%), seguono i “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (19,1%) e i “mezzi di trasporto” (11,2%). Nel complesso, queste tre categorie merceologiche rappresentano poco meno del 54% delle esportazioni provinciali.

Nel raffronto con il corrispondente trimestre del 2024, si registra una generale diminuzione della domanda estera in quasi tutte le categorie merceologiche, con cali particolarmente significativi nelle vendite di “prodotti tessili e abbigliamento” (-26,1%) e negli “articoli farmaceutici” (-16,8%); solo “gli articoli in gomma e materie plastiche” evidenziano una sensibile crescita nelle vendite (+6,8%).

Con un valore pari a 795 milioni di euro nel periodo luglio-settembre, le importazioni segnano una variazione positiva (+3,9% rispetto al 2024).
Le principali quote di merci importate riguardano principalmente le categorie “mezzi di trasporto” con il 17,1%, “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (14,0%) e “legno, prodotti in legno, carta e stampa” (12,6%).

Per quanto riguarda le destinazioni, l’Unione europea (27 Paesi) si conferma essere il principale mercato di riferimento sia per le esportazioni, avendo assorbito oltre il 65% del totale, sia per le importazioni (di poco inferiore all’80%).

Considerando il valore dell’export, da diversi anni la graduatoria dei principali Paesi colloca al primo posto la Germania, mercato verso cui nel periodo luglio-settembre si sono dirette merci dal Trentino per un valore complessivo di 188 milioni di euro, pari al 15,7% delle vendite effettuate sui mercati internazionali; seguono gli Stati Uniti con circa 134 milioni di euro (pari all’ 11,2% delle esportazioni complessive), il Regno Unito con 123 milioni di euro (pari al 10,3%) e la Francia con 111 milioni di euro (pari al 9,3%). Nel confronto con lo stesso periodo del 2024 si riscontra una sostanziale stabilità negli scambi con la Germania (-0,9%), un importante calo dell’export verso gli Stati Uniti (-16,9%) e una crescita verso Regno Unito (+6,4%) e Francia (+6,3%).

“Il segno negativo che denota l’andamento degli scambi commerciali con l’estero– commenta Andrea De Zordo, Presidente della Camera di Commercio di Trento – conferma, anche se in termini più contenuti, la difficoltà di reazione della nostra economia a un quadro severo su cui gravano, in modo evidente, sia l’impatto dei dazi USA sia la debolezza del mercato tedesco. Le dinamiche rilevate in questo terzo trimestre dell’anno richiedono dunque particolare attenzione per individuare le strategie più utili a risollevare la competitività della nostra economia e riattivarne la crescita in ambito internazionale”.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Studi e ricerche
e-mail studi@tn.camcom.it - tel. 0461 887330.
Ultimo aggiornamento: 11/12/2025 15:39:36

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