TRENTO - In termini nominali, con 1,20 miliardi di euro, il valore delle esportazioni trentine nel terzo trimestre dell’anno risulta in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-3,3%). Si tratta di una
performance meno favorevole rispetto sia a quella osservata a livello nazionale che nel Nord-Est (rispettivamente +6,6% e +5,4%).

Con riferimento ai
settori produttivi, le vendite trentine all’estero sono costituite in prevalenza da prodotti dell’attività manifatturiera (oltre il 95% del valore complessivo). La quota maggiore è da attribuirsi ai “macchinari ed apparecchi” (23,6%), seguono i “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (19,1%) e i “mezzi di trasporto” (11,2%). Nel complesso, queste tre categorie merceologiche rappresentano poco meno del 54% delle esportazioni provinciali.
Nel raffronto con il corrispondente trimestre del 2024, si registra una generale diminuzione della
domanda estera in quasi tutte le categorie merceologiche, con cali particolarmente significativi nelle vendite di “prodotti tessili e abbigliamento” (-26,1%) e negli “articoli farmaceutici” (-16,8%); solo “gli articoli in gomma e materie plastiche” evidenziano una sensibile crescita nelle vendite (+6,8%).
Con un valore pari a 795 milioni di euro nel periodo luglio-settembre, le
importazioni segnano una variazione positiva (+3,9% rispetto al 2024).