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Intesa per ridurre il numero di migranti in Trentino

L'accordo sottoscritto dal ministro Piantedosi e il presidente della Provincia Fugatti

TRENTO - Intesa per ridurre il numero di migranti in Trentino e l'istituzione di una sezione speciale della commissione per il riconoscimento della protezione internazionale. Firmato accordo tra il ministro Piatendosi e il presidente Fugatti per la realizzazione di un Cpr a Trento Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, e il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, hanno sottoscritto oggi, nella sede di piazza Dante, l'accordo di collaborazione per la realizzazione di un Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) nel capoluogo trentino.

L'intesa definisce il comune intento delle istituzioni locali e nazionali di contrastare l'immigrazione irregolare, valorizzando allo stesso tempo l'ingresso legale di cittadini stranieri sul territorio italiano. In merito, viene anche esplicitato l'obiettivo di ridurre gradualmente il numero di migranti ospitati nei centri di accoglienza straordinaria della provincia di Trento fino alla metà di quelli presenti attualmente. Il proposito, secondo quanto definito, sarà quello di mantenere, se possibile, i nuclei monoparentali con minori e i migranti con concrete prospettive di inserimento nel mercato del lavoro. Allo stesso tempo verrà istituita una sezione speciale della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale.

Alla firma del documento sono intervenuti anche il sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, e il commissario del Governo per la provincia di Trento, Isabella Fusiello, mentre erano presenti il comandante provinciale dei carabinieri, Andrea Pezzillo, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Danilo Nastasi, il questore di Trento, Nicola Zupo, e il direttore generale della Provincia, Raffaele De Col.

"Si tratta di un accordo importante non solo per il contesto territoriale della provincia di Trento, ma anche perché riteniamo di fare di questa iniziativa un modello da portare anche in altre realtà. Questo Cpr si andrà ad aggiungere alla rete che stiamo cercando di rafforzare sul territorio nazionale, in linea anche con un obiettivo europeo sui rimpatri, e risponderà per almeno due terzi alle esigenze locali.
Da inizio 2025 in Trentino vi sono state 61 espulsioni e ogni accompagnamento in un Cpr fuori regione richiede tre uomini delle forze dell'ordine per almeno tre giorni. L'istituzione di un centro locale permetterà quindi di rafforzare significativamente la sicurezza sul territorio", ha affermato il ministro Piantedosi.
"Con la firma di questo accordo si concretizza un percorso che è partito oltre un anno fa e che ha richiesto una serie di incontri tecnici tra Ministero e Provincia. Da adesso parte l'iter amministrativo e progettuale per arrivare alla realizzazione del Cpr da 25 posti, di cui due terzi destinati a migranti destinatari di provvedimenti di espulsione rintracciati sul territorio trentino. La nostra previsione è che possa iniziare l'attività nel corso del 2026. La nostra è una scelta di responsabilità: anche l'istituzione di una sezione distaccata della commissione per la protezione internazionale, non solo rappresenta un riconoscimento della specificità del nostro territorio, ma va verso l'intento di favorire l'accoglienza dei migranti legali e di contrastare con rigore l'immigrazione illegale", ha spiegato il presidente Fugatti.

Il protocollo, approvato con delibera dalla Giunta provinciale nella seduta odierna, stabilisce gli impegni delle rispettive istituzioni in vista della realizzazione della struttura, che verrà collocata in località Maso Visintainer, a sud della città di Trento, lungo la strada statale 12, su un'area di 2.700 metri quadrati. La zona è stata ritenuta facilmente raggiungibile, ma sufficientemente esterna alle zone residenziali. Il centro verrà realizzato con risorse provinciali, senza spese a carico dello Stato, mentre gli oneri per la gestione e la manutenzione saranno interamente in capo al Ministero. Il costo complessivo stimato è di 1,5 milioni di euro.

La sottoscrizione del documento segue il parere positivo del Dipartimento di pubblica sicurezza sulla documentazione tecnica per la realizzazione del Cpr in località Maso Visintainer a Trento inviata la scorsa estate dal Commissario del governo per la provincia di Trento al Ministero dell'Interno. In particolare, il progetto prevede l'acquisizione e demolizione dell'edificio esistente e la realizzazione di un centro con doppia recinzione. All'interno si prevede la costruzione di moduli prefabbricati, con spazi funzionali per i migranti e per le forze dell'ordine.
Ultimo aggiornamento: 24/10/2025 21:22:59
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