BRENO (Brescia) - Fiormaggi 2025: la Valle Camonica celebra l’eccellenza casearia. Dalla giuria d’eccellenza alla cena di gala, un evento firmato da Loretta Tabarini, che racconta la forza di un territorio capace di trasformare la tradizione in eccellenza. Una serata di gusto, passione e territorio ha concluso l’edizione 2025 del concorso Fiormaggi, l’appuntamento ormai atteso da produttori, esperti e appassionati del formaggio.

Organizzato con passione da
Loretta Tabarini per conto dell’associazione no-profit
PromAzioni360, con il patrocinio della
Comunità Montana di Valle Camonica e del
Comune di Breno, l’evento ha confermato il proprio ruolo di riferimento per la valorizzazione delle produzioni di montagna e delle tradizioni gastronomiche del territorio.
La serata, presentata dal brillante giornalista e critico enogastronomico
Claudio Porchia, ha saputo unire professionalità e leggerezza, accompagnando con ritmo e simpatia i momenti delle premiazioni e i racconti dei protagonisti. Tra profumi di erba e fiori di montagna, la giuria ha decretato i vincitori di quest’anno, premiando la qualità, la tradizione e la creatività dei migliori formaggi camuni tra più di cinquanta formaggi in concorso.
A valutare i prodotti, una giuria di altissimo livello guidata da
Valentina Bergamin, Maître Fromager della Guilde Internationale des Fromagers, e composta da personalità di spicco del mondo enogastronomico:
Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo;
Dario Furlanetto, biologo esperto in gestione delle risorse naturali;
Aurelio Marco (Elio) Ghisalberti, giornalista e critico enogastronomico de L’Espresso;
Alessandra Ingenetti, chef e Lady Chef FIC;
Claudio Porchia, giornalista e critico enogastronomico;
Giulio Signorelli, maestro affinatore e selezionatore di formaggi (El Formager);
Luciano Tona, chef e direttore della Bocuse d’Or Italy Academy;
Maira Vasquez, direttrice della rivista Professione Casaro.

Ecco i
vincitori dell’edizione 2025, divisi nelle cinque categorie in concorso. Il primo premio è andato all’Azienda Agricola Salarno di
Nicola Chiappini per il suo Silter, un formaggio che ha conquistato tutti per la sua intensità e ricchezza aromatica.
L’Associazione Formaggo Brè con Matteo Corani si è aggiudicata il riconoscimento per il migliore Formaggio Nostrano Stagionato, mentre l’Azienda Agricola Il Larice di Alice Ghiroldi ha trionfato nella categoria Nostrano Fresco. L’Azienda Agricola Le Fontane di Domenico Ducoli ha vinto nella categoria Formaggella, e l’Azienda Agricola Pedretti di Gabriele Pedretti si è aggiudicata il primo premio nella categoria Casolet.
Il prestigioso riconoscimento “Coupe de Coeur” è stato assegnato all’Azienda Agricola Salarno di Nicola Chiappini per il suo Silter, definito da Valentina Bergamin, presidente di giuria, “ricco e intenso, capace di portare nel piatto i profumi vegetali di erba e fiori di montagna”.
Due le menzioni speciali attribuite: all’Azienda Agricola Zumella, per la Ricotta Affumicata, “un prodotto che racconta il legame profondo tra territorio, tradizione e qualità, racchiudendo l’essenza autentica della Valle Camonica”; all’Azienda Agricola Quadrifoglio, per il Formaggio di Capra, premiato per “aver saputo reinterpretare in chiave innovativa il tradizionale formaggio di capra, unendo sostenibilità e creatività”.
Dopo le premiazioni, ospiti e giurati hanno condiviso una cena gourmet pensata per celebrare il territorio camuno e i suoi prodotti d’eccellenza. Un percorso gastronomico che ha unito la semplicità della tradizione alla creatività contemporanea, firmato da mani esperte e accompagnato da vini locali di grande eleganza.
La serata, resa possibile grazie agli sponsor e ai numerosi produttori partecipanti, si è conclusa con un brindisi e un caloroso ringraziamento a tutti i protagonisti. Al termine dell’evento, Loretta Tabarini ha espresso grande soddisfazione per il successo della manifestazione: “Fiormaggi è ormai una vetrina fondamentale per la valorizzazione dei formaggi artigianali e dei prodotti di montagna, spesso poco conosciuti, ma ricchi di storia e qualità. Il nostro obiettivo è continuare a sostenere i produttori e a promuovere un patrimonio enogastronomico unico”.
L’evento ha confermato come la Valle Camonica sappia unire tradizione e innovazione, portando sulle tavole prodotti che raccontano l’identità e la passione di un territorio straordinario. L’appuntamento è già fissato per il prossimo anno, quando Fiormaggi tornerà con la sua settima edizione, per continuare a celebrare l’arte del formaggio e la straordinaria identità gastronomica della Valle Camonica.