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Orobie Valtellinesi, rilevate due specie rare di muschi

In Val Tartano e nella Valle del Bitto

ALBAREDO (Trento) - Le Orobie valtellinesi rilanciano il loro ruolo di custodi della biodiversità a seguito del rilevamento di due nuove stazioni floristiche di specie di interesse conservazionistico, all'interno della ZPS, la zona di protezione speciale, in Val Tartano e nella Valle del Bitto di Albaredo. Il luogo del ritrovamento dei due muschi non viene specificato per la loro salvaguardia. Nei giorni scorsi il Parco delle Orobie Valtellinesi ha ricevuto la comunicazione ufficiale da Regione Lombardia. «Siamo ben lieti di sapere che le scoperte si susseguono nel nostro Parco - commenta il presidente Marco Ioli -. I nostri boschi e i nostri pascoli sono un enorme serbatoio di biodiversità e ogni volta in cui qualcuno si mette d'impegno a cercare trova qualcosa di nuovo. Il nostro ringraziamento va agli esperti dell'Osservatorio per la Biodiversità di Regione Lombardia per il lavoro svolto».
Il ritrovamento riguarda due specie di muschi.
Il primo, Buxbaumia viridis, detto anche muschio a scudo verde, cresce tipicamente in densi boschi di conifere, soprattutto di abeti, generalmente dove è presente un tappeto di briofite nel sottobosco. Si rinviene soprattutto a quote superiori ai mille metri e necessita di molto legno morto a terra. Ad oggi è segnalato soltanto in altre sette stazioni sulle Alpi lombarde. La seconda specie, Orthotrichum rogeri, conosciuto come muschio setoloso di Roger, cresce in macchie boschive o su alberi isolati in sistemi agro-pastorali contraddistinti dalla presenza di pascoli e prati. È una specie in forte espansione sulle Alpi, ma sulle Orobie era finora conosciuta una sola stazione di riproduzione. «La segnalazione di nuove stazioni di muschi è di grande rilevanza se si ragiona in termini di biodiversità e di ecosistemi complessi come i nostri boschi, in quanto ogni elemento è importante - spiega il direttore Massimo Merati -. Non contano la dimensione o l'appeal mediatico. Ovviamente il Parco è, per sua natura, un laboratorio a cielo aperto, disponibile a rafforzare le sinergie in atto con istituti di ricerca e a crearne di nuove, in tutti gli ambiti».
Ultimo aggiornamento: 24/10/2025 19:03:54
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