ROVERETO (Trento) - “Una presenza costante sul nostro territorio e una sensibilità verso il prossimo senza pari”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, intervenuto questa mattina durante il Campo scuola nazionale degli Psicologi dell’emergenza-urgenza, al termine della sessione plenaria, incentrata sulle esperienze di soccorso in Europa e sui modelli di intervento dedicati a persone con specifiche necessità. “Per noi è un motivo d’orgoglio – ha affermato - organizzare questo appuntamento di carattere nazionale di formazione che raduna a Rovereto, nel campo della Protezione Civile una delle più preziose organizzazioni di volontariato. Sono momenti di crescita e di formazione sia personale sia di gruppo al fine di risultare ancora più efficaci nel vostro operato”.

“Ringrazio gli Psicologi per i popoli – ha concluso il presidente Fugatti - per la presenza quotidiana e il lavoro costante che svolge nel nostro territorio dove gli eventi atmosferici estremi e le situazioni difficili da gestire non sono mancati.
In primis abbiamo il ricordo della tragedia della Marmolada e in quel frangente ho potuto apprezzare la professionalità, la capacità, la responsabilità e l’umanità degli psicologi per i popoli i quali hanno mostrato una spiccata sensibilità verso il prossimo. Sono certo che questo appuntamento apporterà in voi una maggior consapevolezza e una maggior capacità di gestione dei problemi pur partendo da un livello di competenze già molto elevato”.
Il Campo scuola, il cui titolo è “Miglioramento della capacità di risposta sociosanitaria nell’emergenza e nel soccorso alle persone con specifiche necessità”, è iniziato ieri con il consueto “Salotto tematico di benvenuto”. La mattinata odierna è quindi proseguita con le relazioni di alcuni tra i principali esperti del settore: dalla gestione delle catastrofi in Assia, alla lista delle priorità sanitarie dopo la pandemia, fino al ruolo della simulazione nella formazione di medici e psicologi. Nel pomeriggio, invece i partecipanti sono stati impegnati in vari laboratori esperienziali: dal soccorso alle persone con bisogni speciali alle emergenze internazionali, passando per le applicazioni della medicina delle simulazioni. Domani ultima giornata con l’esercitazione operativa di psicologia dell’emergenza: un “incidente maggiore” simulato permetterà di testare sul campo le competenze apprese, con particolare attenzione al modello del Crisis Resource Management (CRM), che valorizza le risorse umane e relazionali tanto quanto quelle tecniche.