-

In Val di Non al via la prima funivia per le mele al mondo

Ernesto Seppi, presidente Melinda: "Un esempio virtuoso di risorse Pnrr ben investite”

PREDAIA (Trento) - Dal cuore delle Dolomiti al futuro della frutticoltura: l’impianto in Val di Non unisce innovazione, sostenibilità e orgoglio made in Italy. Lungo un chilometro e 300 metri, eviterà oltre 5.000 viaggi in camion. Ernesto Seppi, presidente Melinda: "La Funivia un esempio virtuoso di risorse Pnrr ben investite”. Il ministro Lollobrigida: “L’opera esempio di lavoro di squadra. Lo Stato al fianco delle eccellenze italiane”.

La raccolta delle mele, iniziata in questi giorni nelle valli trentine di Non e Sole, entrerà nella storia. Merito di un “gioiello tecnologico” destinato a segnare il futuro della frutticoltura italiana e non solo. Ora, infatti, le mele appena colte possono essere trasportate in funivia: ha infatti compiuto il suo primo viaggio l’avveniristico impianto a fune ideato da Melinda per collegare una delle sale di lavorazione di Predaia con le celle ipogee nel cuore della miniera di Rio Maggiore, a 900 metri dall'ingresso delle cave, a circa 575 metri sul livello del mare.
“La nuova Funivia delle Mele del Consorzio Melinda è un esempio di come i fondi del PNRR possano rendere le aziende protagoniste della transizione energetica senza considerarle nemiche dell'ambiente - ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida (nel video sopra) -. Questo investimento si affianca a quello dell'uso delle cave vuote per stoccare i frutti raccolti e consentirà di risparmiare migliaia di viaggi in camion, di abbassare significativamente le emissioni di CO2, di non consumare suolo e di migliorare gli standard di sicurezza per i lavoratori. Lo Stato è al fianco delle eccellenze italiane e di chi le produce. L’opera è un ottimo esempio di lavoro di squadra 100% Made in Italy".

Finanziata in parte dal programma europeo Next Generation EU – che ha coperto il 40% dell’investimento – l’opera è il primo impianto al mondo a fune dedicato al trasporto di frutta.
Un progetto 100% Made in Italy, realizzato dal Consorzio Melinda con la collaborazione del gruppo Leitner, leader internazionale nell’impiantistica a fune, insieme a maestranze locali.

"Quest’opera rappresenta per noi agricoltori un grande motivo di orgoglio – sottolinea Ernesto Seppi (nel video sotto), presidente di Melinda e APOT – e riteniamo possa esserlo anche per le Istituzioni, a partire dal Ministero dell’Agricoltura. La Funivia delle Mele è un esempio virtuoso di risorse del PNRR ben investite ma anche un ulteriore elemento che arricchisce un percorso di sostenibilità che il nostro Consorzio ha avviato già molti anni fa, adottando con visione e tempismo soluzioni concrete come l’impiego esclusivo delle energie rinnovabili, l’uso dell’irrigazione a goccia per garantire il risparmio idrico nei campi e il ricorso alla frigoconservazione naturale nelle celle ipogee”.
La nuova infrastruttura, inoltre, garantisce migliori condizioni di sicurezza per il personale impegnato nel lavoro quotidiano in ipogeo. Grazie a questo nuovo grande impianto, infatti, l’accesso alle celle ipogee avviene attraverso un ingresso esclusivo e dedicato, pensato proprio per chi lavora quotidianamente all’interno del sito minerario. Un aspetto fondamentale che consente di ridurre interferenze con altri percorsi, migliorare l’organizzazione del lavoro e assicurare maggiore tutela a chi opera in un contesto tanto particolare e prezioso.

La funivia – lunga 1,3 chilometri e con un dislivello di quasi 90 metri – è in grado di trasportare ogni ora 460 contenitori da 300 chili ciascuno, viaggiando alla velocità di 5 metri al secondo. Le mele raggiungeranno così le celle ipogee ospitate nel cuore delle Dolomiti, dove la frigoconservazione naturale garantisce un risparmio energetico del 30% rispetto ai magazzini tradizionali.

Accanto ai vantaggi logistici, non vanno sottovalutati i benefici ambientali: ogni anno si eviteranno infatti oltre 5.000 viaggi di camion, con riduzione di emissioni e maggiore sicurezza sulle strade. La struttura a fune, alimentata da fonti rinnovabili – fotovoltaico e idroelettrico – sfrutta inoltre il peso delle mele in discesa per contribuire alla produzione di energia.

L’inaugurazione ufficiale, prevista in autunno, vedrà la partecipazione delle autorità nazionali e locali. Ma già oggi, la Funivia delle Mele è un simbolo concreto di innovazione, sostenibilità e orgoglio cooperativo del Trentino e dell’Italia.
Ultimo aggiornamento: 28/08/2025 19:06:26
POTREBBE INTERESSARTI
ULTIME NOTIZIE