SAVIORE DELL'ADAMELLO (Brescia) - Sono stati ultimi i
lavori di
realizzazione della
nuova passerella pedonale realizzata dalla Comunità Montana di Valle Camonica sul
Canale del
Forcel Rosso, nei Comuni di
Saviore dell’Adamello e
Cevo, a poca distanza dal
rifugio Lissone.
L'intervento - La passerella, realizzata dall'
impresa Melotti di Vezza d'Oglio, per conto della Comunità Montana di Valle Camonica e costata 300.000 euro, di cui 270.000 da Regione Lombardia e 30.000 dall'ente comprensoriale, è lunga 97 metri ed ha un'altezza da terra di 60 metri.
L'opera è stata presentata oggi dall’
assessore al Parco dell’Adamello
Giovan Battista Bernardi, dal responsabile del servizio gestione del Territorio della Comunità Montana di Valle Camonica
Gian Battista Sangalli, con i
sindaci della Valsaviore e l'
impresa che ha realizzato la passerella che è un’alternativa a un tratto pericoloso del
sentiero 601 dell’Alta Via dell’Adamello.
Infatti lo scorso anno, un’alluvione aveva interrotto a lungo il percorso.
La ricostruzione - I “Lavori di ricostruzione della passerella militare sospesa della prima guerra mondiale lungo l’attuale “Alta via dell’Adamello” sul Vallone del Forcel Rosso sono iniziati a giugno e si sono conclusi in settimana, come ha spiegato l'assessore al Parco dell'ente comprensoriale, Giovan Battista Bernardi.
La struttura è posta a una quota di 2000 metri sul fianco sinistro idrografico della Valle del Torrente Poja, nel settore ove un marcato gradino morfologico, localmente chiamato “Scale dell’Adamè,” separa l’omonima valle sospesa dalla sottostante valle di Saviore. Attualmente il fianco sinistro è attraversato dal sentiero che si snoda a mezzacosta a partire dal rifugio Lissone.
Per poter oltrepassare il vallone del Forcel Rosso, qui in realtà costituito da due incisioni separate che confluiscono tra loro poche decine di metri a valle dell’attraversamento (il vallone unificato si immette poi nel torrente Poja al piede del risalto morfologico sopra accennato), il sentiero è obbligato a scendere e attraversare entrambi gli ambiti torrentizi, caratterizzati da una dinamica morfologica particolarmente attiva.
Così gli interventi di sistemazione e consolidamento periodicamente messi in atto per permettere la fruizione del sentiero sono stati vanificati dagli altrettanto periodici fenomeni di dissesto (erosioni,colate detritiche, valanghe) che puntualmente si verificano.
"Per ovviare a tali ricorrenti problematiche - ha concluso l'assessore Bernardi - la Comunità Montana ha deciso di ripristinare la passerella pedonale di circa 97 metri lunghezza, sosteniuta da quattro cavi di acciaio".