In tanti lo ricordano alle cerimonie e momenti di ritrovo degli alpini, non solo nella frazione di Berzo Demo (Brescia), ma anche alla sezione di Valle Camonica, e al gruppo musicale di Demo che appena appresa la triste notizia hanno inviato un messaggio di vicinanza e cordoglio alla famiglia, alle figlie Pamela e Cinzia.
"Caro Walter, "sei andato avanti", da buon Alpino quale sei sempre stato...
Per noi bandisti, così come per tutta la comunità, eri un punto di riferimento con la tua pres
enza, la tua disponibilità e la tua contagiosa allegria. Lasci tra le fila della tua amata Banda un vuoto incolmabile.
Una grande tristezza e un immenso dolore ci colpiscono, ma nel ricordo dei bei momenti passati insieme torneremo a sorridere pensando a te e alla splendida persona che eri.
Sarai sempre tra di noi, sentiremo la tua tromba squillare ad ogni prova e in ogni concerto e non dimenticheremo mai il tuo coinvolgente modo di guidarci nelle nostre marce e canzoni più divertenti quando ci facevi da Maestro. Buon viaggio caro Alpino e Amico Walter".
Sul cadavere di Walter Bosio, vedovo, la moglie Flavia Ronchi era deceduta nel 2014, è stata disposta l'autopsia. I sanitari hanno chiesto a Cinzia e Pamela una decina di giorni per rivalutare il percorso del genitore "nella speranza di trovare nuove risposte per la lotta a questo male". Il dottor Alberto Corona, direttore di Anestesia e Rianimazione all’ospedale di Esine ed infettivologo proveniente dal “Sacco”, ha avuto dalle figlie il permesso che la salma potesse essere messa a disposizione della scienza poiché quello di Walter è stato giudicato come uno dei casi Covid più complessi in questo primo anno di pandemia in valle, sicuramente il primo in assoluto ad Esine, perché il suo corpo tendeva a reagire in modo diverso rispetto a quello degli altri pazienti afflitti dalla medesima patologia. La due figlie Cinzia e Pamela hanno subito acconsentito all’autopsia che consentirà agli specialisti di eseguire analisi e studi approfonditi sul Covid-19.