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En su a l'ert: spettacolo teatrale di comunità open air

Fra memoria e natura per un turismo culturale slow in Termenago

PELLIZZANO (Trento) - Un successo straordinario ha segnato la serie di spettacoli itinerante "En su a l'ert" (in cima alla salita), da Pellizzano a Termenago, a 1.150 metri, in un cammino lento, a piedi, nel bosco, sul vecchio panoramico Sentiero delle Voute recuperato. Tanti pit-top durante il cammino e, ad ogni tappa, attori professionisti, musicisti, cori, bande e abitanti raccontano di vecchie leggende e ricordi. Il pubblico è pienamente coinvolto e molto attivo in questa risalita montana.

Un’opera teatrale che ha fuso la storia locale, la partecipazione della comunità e il recupero delle tradizioni insieme ad esigenze più attuali del pubblico: il contatto con la natura, il camminare in modo slow, lento, all’aperto, respirare aria pura, godere di un panorama mozzafiato per poi arrivare in cima, nel borgo, e godere dell’abitato storico, vissuto, autentico, fuori dai soliti circuiti turistici di massa.

“Si sale in silenzio, si incontrano i suoni della natura, i nostri passi e poi le sit-com create ad arte che ci coinvolgono e ci fanno prendere fiato – ci descrive una signora che è risalita nell’ultima rappresentazione per quest’anno de En su l’Ert – ci hanno fatto ridere, commuovere, ricordare il vissuto dei nostri nonni. La fatica di salire ti libera la mente, una vera rinascita anima e corpo!”. All’arrivo la Pro loco di Pellizzano ha organizzato una cena per chi si è prenotato nella chiesa di San Nicolò, ristrutturata anch’essa e riservata alla prove teatrali e al ristoro. Un bus navette riporta poi i commensali a Pellizzano.

Frutto del progetto "Termenago, la rinascita di un borgo", l'evento ha registrato un'ampia affluenza, confermando l'efficacia del connubio tra cultura e valorizzazione territoriale.

Un'opera di comunità: quando il borgo si mette a nudo
Uno degli elementi più toccanti dello spettacolo è stata la partecipazione attiva della comunità. "En su a l'ert" è stato concepito come un'opera di comunità, affidata ad AriaTeatro di Pergine. La sceneggiatura, scritta da Chiara Benedetti, si è ispirata al testo locale "C'era una volta Termenago", narrando la storia di un uomo adulto che ricostruisce i suoi ricordi d'infanzia.

"Sono partita da un testo già scritto che racconta la storia di alcuni avvenimenti successi a Termenago ma la comunità mi ha aiutata a infarcire la storia con aneddoti e personaggi che tutti conoscono", dice Chiara Benedetti di AriaTeatro.
"Ho potuto conoscere le persone della comunità e anche gli spazi, molto suggestivi, sia del sentiero delle Volte che del paese. Tutto il paese ha partecipato, alcuni abitanti sono diventati attori e hanno collaborato anche il Coro di Mezzana e la banda di Ossana e Vermiglio",

A rendere l'evento davvero unico è stata la presenza di molti abitanti del luogo, che si sono prestati a questa "festa di comunità". Accanto all'attore professionista Stefano Detassis, la comunità si è messa "a nudo", offrendo uno spettacolo che ha creato una moderna e divertente convivenza tra attori, abitanti e spettatori, sia locali che turisti. La storia locale, che esplora lo stile di vita di chi viveva sulle pendici della montagna, è diventata così una storia universale, capace di parlare al cuore di tutti.

"Siamo soddisfatti perché questo spettacolo ha dato la possibilità alla comunità di Termenago di mettersi in gioco» dice Francesca Tomaselli, sindaca di Pellizzano «quando tre anni fa abbiamo pensato al PNRR uno degli obiettivi era riuscire a sbloccare l’energia, non solo il recupero di luoghi e spazi, ma di vita della comunità. Il grande valore è che questo spettacolo rimarrà per sempre, sarà replicabile per molto tempo. Il progetto sarà sicuramene replicabile e inseribile nei programmi di offerta turistica in collaborazione con APT della Val di Sole, partner di progetto"

La risalita fisica come viaggio nell'anima del luogo
Lo spettacolo ha offerto al pubblico un'esperienza immersiva ed emozionale. Non si è trattato di un semplice evento teatrale, ma di un vero e proprio cammino fisico e metaforico. Il pubblico, numeroso, ha percorso a piedi l'antico Sentiero delle Volte, recuperato proprio grazie al PNRR. Questo cammino, che ha condotto gli spettatori da Pellizzano fino al borgo di Termenago, non è stato solo un tragitto, ma un'onda di ricordi collettivi, un viaggio che ha fatto rivivere la storia personale del narratore, unendo quella di un intero paese e di un'intera vallata.

Il gesto del "risalire la montagna" è diventato una potente metafora di volontà, tenacia e resistenza, un atto collettivo che ha invitato a tornare indietro nel tempo per non dimenticare le proprie origini. Durante il percorso, figure, musiche, canti e racconti del passato hanno preso vita, rievocando storie di vita quotidiana, di povertà e di guerra. Un'esperienza a cielo aperto, dove la natura e la vista mozzafiato sulla Val di Sole hanno fatto da palcoscenico a questa narrazione storica.
Ultimo aggiornamento: 04/09/2025 00:14:39
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