OSSANA (Trento) - Il 6 e 7 settembre torna a
Fucine d
i Ossana in alta Val di Sole la “
Fera dei Sèt”, con la sua storica
mostra bovina, il primo dei 3 appuntamenti solandri con la particolare esposizione delle mucche (le successive rassegne saranno il
13 settembre a
Cogolo di Peio ed il
19 settembre a
Malè).

A
Fucine di Ossana verranno esposte
83 bestie di
11 aziende locali, provenienti non solo da Ossana ma anche da Commezzadura, Menas di Mezzana e Vermiglio. Al termine dell’esibizione un qualificato giudice federale eleggerà la più bella manza, scegliendo il migliore capo da esemplari compresi tra 10 e 36 mesi di età. Una speciale gara di bellezza in piena regola, che affonda le radici nella tradizione più vera della montagna. Ma anche un appuntamento che attira ogni anno sempre più visitatori.
Un’autentica festa per il borgo intero, organizzata dall'
associazione Allevatori della
Val di Sole in collaborazione con l
a Federazione Provinciale Allevatori Trento ed il Comune di
Ossana. Ma anche un'occasione per vivere qualcosa di straordinariamente vero e originale per i turisti presenti: non capita spesso infatti di vedere
eleggere una
“Regina” tra mucche che vengono curate e imbellettate come autentiche reginette di bellezza, usando spazzole e particolari pettini (
vincitrice 2024 foto credit Martina Dell'Eva) . Una preparazione assolutamente necessaria per rendere luminoso il manto, dopo i mesi estivi passati costantemente all'aperto. In passato la Fera dei Sèt, così chiamata perché un tempo si svolgeva ogni anno il 7 di settembre, era organizzata con finalità commerciali, perché la vendita dei capi era l’introito più importante dell’economia delle piccole aziende familiari del paese.
Poi, dalla fine degli Anni ’70 del secolo scorso, hanno preso piede le mostre con lo scopo di valutare morfologicamente gli animali e confrontarli in base alla selezione genetica delle varie razze. Un modo per premiare l’esemplare più valido ma anche per spiegare ai turisti gli aspetti meno noti della zootecnia alpina. Tale speciale concorso di bellezza in effetti anno dopo anno attira sempre più visitatori, che possono ammirare un importante momento di confronto tra chi ancora oggi tenacemente continua a portare avanti l’impegnativa tradizione dell'agricoltura sull'arco alpino. Segni tangibili di buone pratiche che dimostrano come sia effettivamente possibile creare un rapporto virtuoso tra uomo e natura, che garantisca cura del territorio e sviluppo sostenibile per le valli dell’arco alpino.