PAGANELLA (Trento) - Si è svolta sull’Altopiano della Paganella una grande esercitazione interforze di ricerca e soccorso in ambiente montano e impervio, organizzata dal Soccorso Alpino e Speleologico Trentino.

L’attività aveva come obiettivo quello di
simulare la ricerca di un gruppo di quattro persone disperse, a seguito di un incidente durante una battuta di caccia, nella zona del rifugio Dosson in Paganella, con lo scopo di testare e consolidare le procedure di coordinamento operativo tra i vari enti coinvolti in scenari di emergenza complessi. La simulazione prevedeva
alcune importanti criticità, ovvero la gestione di una ricerca in una
zona con presenza di grandi carnivori, il ritrovamento e la custodia di un’
arma da fuoco, la gestione di un
decesso.
In programma dalle 8 alle 17, l’esercitazione ha visto la
partecipazione delle Stazioni del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino di Fai della Paganella, Molveno, Rotaliana Bassa Val di Non, Paganella Avisio, Levico, San Lorenzo in Banale e Trento-Monte Bondone, oltre che dei Gruppi tecnici Ricerca, Cinofili e Sanitari dell’organizzazione.
Presenti anche i Vigili del Fuoco volontari di Andalo, Cavedago, Spormaggiore, Fai e Molveno, la Croce Bianca, le Unità cinofile della Croce Rossa, della Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe e della Polizia del Centro Addestramento Alpino Moena; il Corpo Forestale e le squadre di Emergenza Grandi Carnivori, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, gli Psicologi per i Popoli. Un ringraziamento va alla Pro Loco Scorlenti per aver messo a disposizione i figuranti e i Nu.Vol.A. per aver curato la gestione dei pasti. Foto di Ernesto Autieri.
Durante la giornata sono state simulate tutte le fasi di un’operazione reale di ricerca e soccorso: l’attivazione della chiamata dalla Centrale Unica di Emergenza, l’allestimento di un Centro di Coordinamento delle ricerche; la pianificazione delle aree di ricerca con la formazione delle squadre e la verifica delle comunicazioni radio interforze; le fasi operative di ricerca attiva, del recupero dei dispersi e di una salma; l’assistenza a familiari e testimoni da parte degli Psicologi per i Popoli; il debriefing finale per analizzare eventuali criticità e valutare complessivamente l’esito dell’operazione.
Questo tipo di esercitazione mira a rafforzare la capacità di risposta coordinata in caso di emergenze reali, promuovendo la collaborazione tra i diversi corpi che normalmente intervengono in scenari simili. Un’iniziativa che testimonia l’impegno costante nel garantire tempestività ed efficacia agli interventi in ambiente montano. Si ringraziano tutti gli operatori e gli enti coinvolti.