BRESCIA - Avevano destato particolare preoccupazione ed un diffuso allarme sociale fra gli abitanti del quartiere gli 8
incendi dolosi avvenuti tra i mesi di
settembre 2024 ed ottobre 2025 all’interno del
Condominio “Montello” di
via Monte Cengio di proprietà del Comune di Brescia e gestite dall'Aler.

Nelle prime ore ieri - martedì 2 dicembre - pertanto, gli investigatori della “Squadra Mobile” della Questura di Brescia, a seguito di una complessa attività informativa ed investigativa, hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione emesso Procura della Repubblica di Brescia a carico di un bresciano 74enne con a proprio carico numerosi precedenti penali e/o di Polizia per reati di varia natura e gravità, soprattutto contro il patrimonio e, in particolare, per truffa.
L’uomo, di seguito, indagato per il reato aggravato di danneggiamento seguito da incendio, è stato infatti ritenuto responsabile degli incendi avvenuti il 17, 19 e 22 settembre 2024, il 17 Ottobre 2024, il 19 Novembre 2024, il 13 Aprile 2025 ed il 12 Ottobre 2025.
Tutti questi eventi incendiari – che a suo tempo avevano destato, come si è detto, un notevole allarme sociale, anche per timore di una sopravvenuta carenza delle condizioni di sicurezza dello stabile – avevano infatti presentato sin da subito numerose analogie tra di loro; gli stessi infatti hanno riguardato impianti elettrici condivisi con le parti condominiali comuni e sono stati provocati con inneschi artigianali – frammenti di carta e alcool etilico – con lo scopo di simularne la natura accidentale.
Tale sistematica ricorrenza delle dinamiche connesse agli spazi e agli impianti condominiali dove si sono verificati gli incendi, unitamente alle valutazioni tecniche fornite dai Vigili del Fuoco, hanno condotto sin da subito gli agenti della Polizia di Stato ad approfondire gli accadimenti al fine di verificarne l’eventuale natura dolosa.
Le indagini avviate dalla Squadra Mobile hanno così consentito di documentare come uno dei condomini, in data 12 ottobre 2025, aveva appiccato un incendio utilizzando con la medesima tecnica adottata nei precedenti episodi criminali, in una zona condominiale comune ove erano accatastate masserizie: il piromane, nell’occasione, aveva utilizzato quale innesco il contenuto di una bottiglia di alcool denaturato, successivamente rinvenuto e sequestrato dalla Polizia Scientifica intervenuta sul luogo dell’evento per il sopralluogo.
Gli approfondimenti condotti nel corso delle attività di indagine hanno consentito di appurare che l’autore degli incendi risultava essere destinatario di un procedimento amministrativo e giudiziario di sfratto da parte dell’Aler e pertanto, come peraltro ammesso, le asserite ragioni alla base delle sue condotte delittuose erano da egli stesso assurdamente autogiustificate da tale motivazione.
In considerazione di quanto accaduto e dei numerosi precedenti a suo carico il Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori ha disposto nei confronti del piromane – in conformità con quanto previsto dal Codice delle Leggi Antimafia – la Misura di Prevenzione Personale dell’avviso orale di pubblica sicurezza, finalizzato alla successiva proposta di applicazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.
“Questa serie di episodi criminali, connotati da un elevatissimo rischio per l’incolumità degli abitanti del Condominio e per la struttura stessa dello stabile, confermano ancora una volta quanto sia fondamentale l’azione costante e tempestiva della Polizia di Stato nel sia in ambito investigati che sul piano della prevenzione, a garanzia della sicurezza della collettività - ha dichiarato il Questore Paolo Sartori -. Grazie alla efficacia degli strumenti di indagine adottati ed alla professionalità degli investigatori è stato possibile in breve tempo individuare, rintracciare ed arrestare il responsabile, facendo cessare in tal modo una situazione che stava destando un crescente stato di ansia e di preoccupazione tra gli abitanti di Via Monte Cengio”.