ORTISEI (Bolzano) - Un’
Audi Q7 di lusso, noleggiata nei giorni scorsi a
Milano, stava per essere portata fuori dal territorio nazionale. A fermarne la corsa ci hanno pensato i Carabinieri della Stazione di
Selva di Val Gardena e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di
Ortisei, che con un intervento mirato e tempestivo hanno recuperato il veicolo
a Santa Cristina Val Gardena, restituendo sicurezza e legalità.

La vicenda prende avvio da un giovane originario del Piemonte e residente ad Alessandria, che si era indebitamente appropriato del mezzo dopo averlo noleggiato presso un’agenzia di Milano per poi cederlo, dietro il pagamento di circa 1.500 euro, a un cittadino italiano di origine ucraina residente nel Comasco. Proprio quest’ultimo si trovava nei pressi del veicolo al momento dell’intervento: è stato immediatamente bloccato dei militari e accompagnato presso gli uffici del Comando Compagnia.
Non era solo: insieme a lui viaggiava un altro connazionale che, alla vista della pattuglia, si dava alla fuga a piedi nei boschi di Santa Cristina. La sua latitanza è durata poco: dopo un’accurata attività di ricerca, i militari sono riusciti a rintracciarlo e a identificarlo. L’auto, di ingente valore economico, era con tutta probabilità destinata ad alimentare il mercato estero della ricettazione.
Determinante la segnalazione della centrale operativa Audi, che aveva riscontrato anomalie: la vettura circolava con una chiave non originale ma perfettamente funzionante, molto probabilmente clonata tramite tecniche di hackeraggio. Grazie al costante monitoraggio e all’autorizzazione del proprietario, la centrale ha bloccato da remoto il veicolo, consentendo ai militari di rintracciarlo e sequestrarlo in attesa di essere restituito all’avente diritto.
L’operazione dimostra l’efficacia della collaborazione tra sistemi tecnologici avanzati e l’azione investigativa delle forze dell’ordine sul territorio. I Carabinieri hanno trasformato una segnalazione in un risultato concreto, sventando il tentativo di esportazione illecita.
Un successo che conferma ancora una volta la prontezza, la professionalità e la determinazione dell’Arma nell’attività quotidiana di contrasto ai reati, anche in contesti complessi come quello dei traffici transnazionali.