BOLZANO - La Polizia di Stato ha arrestato un cittadino marocchino che aveva aggredito alcuni operatori sanitari all’interno dell’ospedale.
In particolare, attorno alle ore 20, la
Sala operativa della
Questura ha inviato in emergenza le pattuglie presso il
Pronto Soccorso dell’ospedale San Maurizio, dove era stata segnalata la presenza di una persona che dava in escandescenza.
Sul posto i poliziotti hanno preso contatti con le Guardie giurate in servizio presso il locale nosocomio, le quali hanno indicato subito il cittadino nordafricano seduto su una lettiga, che insultava il personale infermieristico ospedaliero.
Alla vista della Polizia l’individuo è diventato ancor più aggressivo, rivolgendosi in particolare nei confronti di una giovane infermiera, che poco prima, avvicinatasi all’uomo per prestargli le cure dovute, è stata dapprima spintonata e poi attinta con degli sputi.
Visto che la condotta tenuta in quel contesto avrebbe potuto creare ancora maggiore tensione e mettere in pericolo l’incolumità dei sanitari e degli utenti dell’Ospedale, il soggetto, che non era in possesso di documenti di riconoscimento, è stato condotto in Questura per la sua identificazione.
Negli uffici di polizia, il cittadino marocchino, gravato da vari precedenti oltre che destinatario di un Avviso orale del Questore, ha iniziato prima a spintonare i poliziotti, per poi cercare di divincolarsi tramite calci, pugni e sputi.
In queste fasi concitate, la persona è arrivata anche ad aggrapparsi con forza al cinturone di uno dei poliziotti, costringendo a quel punto un collega ed estrarre il Taser, che tuttavia non è stato utilizzato, poiché il soggetto, accortosi che il puntatore laser dell’apparecchio era indirizzato verso di lui, ha interrotto immediatamente la sua azione violenta, venendo così definitivamente contenuto dal personale della Polizia di Stato.
Al termine degli atti di polizia giudiziaria, il ventinovenne marocchino è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di violenza e minacce su incaricato di pubblico servizio, e per resistenza a pubblico ufficiale e trattenuto presso le camere di sicurezza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.