TRENTO - Lunghissimo corteo oggi a
Trento nella giornata dello
sciopero generale per il cessate il fuoco, contro il genocidio dei Palestinesi e il blocco della Flotilla.
Anche a Breno e a Brescia ci sono state manifestazioni organizzate con migliaia di persone in piazza.

Un lunghissimo corteo, circa diecimila persone, stamattina, nella giornata dello sciopero, ha attraversato questa mattina pacificamente il centro di Trento fino alla tangenziale per manifestare contro il genocidio a Gaza, il massacro dei civili palestinesi e il blocco della Flotilla, missione umanitaria bloccata dalla Marina israeliana in acque internazionali. Una mobilitazione straordinaria di lavoratrici e lavoratori, moltissimi giovani e cittadine e cittadini al grido di “Palestina libera”, ha chiesto la fine delle violenze, ha ribadito il secco no alle guerre e la necessità di arrivare alla pace, fermando un intervento militare che fino ad oggi ha prodotto 65mila vittime di cui 20mila bambine e bambini. Dalla piazza hanno anche rivendicato un indispensabile e non più rinviabile cambio di passo dell’esecutivo italiano e delle istituzioni europee nei confronti del governo Israeliano chiedendo una presa di posizione di ferma condanna contro il genocidio che si sta conducendo nei territori palestinesi, pretendendo la fine delle ostilità e la sospensione di ogni accordo militare e commerciale con Israele.
La protesta di oggi continua idealmente la missione della Flotilla con la forte richiesta di aprire corridoi umanitari per far arrivare farmaci e cibo tra la popolazione allo stremo, ma anche per consentire a quanti lo vogliono di allontanarsi in sicurezza.
Infine la richiesta di convocare una conferenza di Pace sotto egida ONU.
La Questura di Trento ha disposto un servzio di ordine pubblico, coordinato dalla locale Sala Grandi Eventi, ha visto operare personale della Polizia di Stato – compreso quello del Reparto Mobile di Padova e della Polizia Stradale di Trento – dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Trento Monte Bondone, per un totale di oltre 100 uomini e donne delle Forze dell’ordine messi in campo.
In particolare, nonostante i tentativi posti in essere da un gruppo di circa 200 persone di forzare il blocco di Polizia e Carabinieri predisposto all’altezza del casello autostradale di Trento Centro, è stata garantita durante l’intera giornata la normale viabilità sull’A22, mentre la viabilità cittadina ha subito inevitabili ripercussioni, senza mai sfociare in ogni caso in problematiche di ordine pubblico.
Una volta abbandonata la tangenziale, il corteo si è peraltro progressivamente diviso in due tronconi: mentre uno è tornato verso la facoltà di Sociologia senza turbative, un altro gruppo si è diretto verso Piazza Dante, invadendo i binari della stazione FS per alcuni minuti. Per quanto riguarda le azioni poste da quest’ultimo gruppo di persone, sono in corso le attività di identificazione dei responsabili, che verranno denunciati all’autorità giudiziaria.
I dati dei dipendenti provinciali
Il Dipartimento organizzazione, personale e innovazione della Provincia autonoma di Trento ha raccolto i primi dati relativi alla partecipazione allo sciopero nazionale odierno. Per quanto riguarda il personale del comparto autonomie locali dipendente della Provincia, su un totale di 4.434 unità i partecipanti allo sciopero sono stati 228, pari a circa il 5,1%. Il monitoraggio avviato su un campione significativo conferma un trend simile anche nel comparto scuola, che comprende sia il personale docente che il personale Ata delle istituzioni scolastiche ex a carattere statale. Per quanto riguarda invece il personale delle scuole dell’infanzia provinciali, l’adesione - secondo la prima rilevazione - si attesta intorno al 3%.
Manifestazioni a Trento, Fugatti: “Rispettare anche le libertà altrui”
“Le manifestazioni e gli scioperi sono diritto che deve poter essere esercitato. Ma devono essere svolte senza mettere in discussone la libertà degli altri. Se manifestare vuol dire sospendere il traffico viario o ferroviario non va bene. Penso che questo modo di fare sia controproducente anche per gli ideali di chi protesta”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, in relazione alle iniziative organizzate a Trento e sul territorio provinciale per lo sciopero generale indetto a livello nazionale.
“Credo che le ragioni e le idee di chi manifesta debbano sempre essere rispettate. Compromettere le libertà altrui, impedendo alle persone di muoversi e, come è successo ieri, di non tornare a casa dopo una giornata di lavoro, non è accettabile. Bisogna aver rispetto dei diritti di tutti”, ha aggiunto il presidente Fugatti, ringraziando la Questura e tutte le forze dell’ordine “per il lavoro straordinario che stanno facendo in questi giorni, assicurando senza alcun aiuto esterno la sicurezza di tutti”.