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I carabinieri della Stazione di Renon incontrano gli anziani

I militari hanno istruito la cittadinanza sulle modalità più diffuse utilizzate dai truffatori

RENON (Bolzano) - Un centinaio di persone ha partecipato a un incontro organizzato dai militari della locale Stazione presso la casa comunale di Longomoso.
L’evento, che rientra nella campagna annuale di sensibilizzazione sul fenomeno delle truffe agli anziani, ha dato la possibilità alla platea di conoscere le più diffuse e recenti modalità utilizzate dai truffatori, nonché gli accorgimenti da adottare e prevenirli.

I relatori all'incontro
All’incontro hanno partecipato anche il vice sindaco del Comune di Renon Lucas Mayr, i rappresentanti delle ditte locali e la dottoressa Gunde Bauhofer, direttrice del Centro Tutela Consumatori Utenti del capoluogo, in qualità di relatrice.

Truffe in aumento: un rischio per tutti
Negli ultimi mesi si è assistito a un incremento dei tentativi di truffa, con un focus particolare sugli anziani, spesso considerati bersagli facili a causa della loro naturale fiducia e disponibilità verso il prossimo. Durante l’incontro, i Carabinieri hanno spiegato come i truffatori agiscano con tecniche raffinate e persuasive, sfruttando storie di emergenze familiari, false identità o situazioni drammatiche per convincere le vittime a consegnare denaro, gioielli o altre risorse di valore.
La prevenzione è stata il tema centrale dell’incontro, con l’obiettivo di educare i cittadini a riconoscere i segnali di un tentativo di truffa e ad adottare comportamenti prudenti.

Punti salienti per difendersi dalle truffe
I Carabinieri hanno ribadito alcune raccomandazioni fondamentali per evitare di cadere nelle trappole dei malintenzionati: le forze dell’ordine non chiedono mai denaro o beni di valore.
È essenziale ricordare che i carabinieri, così come avvocati e altri rappresentanti istituzionali, non richiederanno mai somme di denaro o gioielli per “risolvere” situazioni legali o giudiziarie.

Altri punti salienti: nel nostro ordinamento giuridico non esistono cauzioni per evitare l’arresto o per ottenere la libertà di una persona. Diffidate sempre da chi afferma il contrario; eventuali richieste economiche di questo tipo sono sempre false; mai fornire dati sensibili o bancari: evitare di divulgare PIN, codici personali o informazioni su conti correnti, soprattutto per telefono o online. Le istituzioni bancarie e pubbliche non richiedono mai queste informazioni con tali modalità.
Non fidarsi di sconosciuti: Sia di persona sia al telefono, diffidate di chi si presenta come tecnico, incaricato pubblico o conoscente di famiglia e cerca di accedere alla vostra abitazione o ottenere denaro.
Verificare ogni richiesta: Se ricevete una chiamata che segnala un parente in difficoltà, non fatevi prendere dal panico. Contattate direttamente il familiare o altri conoscenti per verificare la veridicità della storia.
Contattare sempre il 112 in caso di dubbi: in presenza di situazioni sospette, rivolgetevi senza esitazione ai Carabinieri. È meglio fare una verifica in più che correre rischi inutili.

Le tecniche più comuni di truffa
Durante l’incontro, i Carabinieri hanno illustrato alcune delle modalità più frequenti utilizzate dai truffatori: la telefonata d’urgenza un falso avvocato o carabiniere telefona alla vittima, dicendo che un parente è stato arrestato o coinvolto in un grave incidente e che è necessario un pagamento immediato per aiutarlo.
Il finto tecnico: una persona si presenta alla porta affermando di essere un tecnico inviato per verifiche di gas, luce o acqua. Una volta ottenuto accesso alla casa, distrae la vittima per rubare denaro o gioielli.
La truffa del pacco: un falso corriere consegna un pacco dicendo che è stato ordinato da un familiare, richiedendo il pagamento in contanti.

Analoghi incontri saranno organizzati anche negli altri Comuni della giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Bolzano.
Ultimo aggiornamento: 27/10/2025 21:32:02
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