TRENTO - Ancora un pomeriggio di lavori in Aula per il Consiglio Provinciale, che ha respinto la mozione presentata dalla consigliera di Alleanza Verdi e Sinistra,
Lucia Coppola, relativa alla funivia Trento–Bondone. La mozione chiedeva di sottoporre il progetto della funivia alla procedura di Valutazione d’impatto ambientale (VIA), impegnando in tal senso la Giunta provinciale. Non percorribile la proposta dell’assessore Failoni che ha lanciato l’indicazione di ritirare la mozione, manifestando l’impegno e la volontà di dialogare con progettisti e dirigenti per trovare altre e nuove soluzioni.

Approvata in forma emendata – con il solo voto contrario di Coppola - la mozione di
Eleonora Angeli (Lista Fugatti) che impegna la Giunta ad avviare la procedura di revisione del Pacobace ricercando un’intesa con le Regioni e le Province dell’arco alpino per presentare al Ministero dell’ambiente la necessità di modificare i criteri e le procedure d’azione nei confronti degli orsi problematici. Nel merito il consigliere Stanchina ha proposto di inserire il Comitato Andrea Papi nel tavolo sui grandi carnivori. Alessio Manica ha chiesto -ricevendo parere contrario - il voto separato tra premessa e dispositivo della mozione, motivando la richiesta con il fatto che la premessa non era convincente. Chiara la posizione di Coppola: “Ho sempre apprezzato il Pacobace ritenendolo un documento chiaro e articolato. Se fosse stato applicato alla lettera non si avrebbero avuti i problemi che poi si sono evidenziati”.
Sospesa la mozione di
Francesco Valduga, sottoscritta anche dagli altri consiglieri del suo gruppo e da quelli del Partito Democratico. La proposta impegnava la Giunta a promuovere, entro l’autunno, gli Stati Generali della Salute, con l’obiettivo di raccogliere visioni, esperienze e contributi utili a definire una strategia sanitaria condivisa, capace di affrontare le sfide attuali e future. Valduga ha motivato la sua proposta: “Con gli Stati Generali possiamo avviare una riflessione collettiva e profonda. Mi piacerebbe che la nostra capacità di innovazione esprimesse un’originalità di proposta adatta al territorio alpino che abitiamo”. Ricevuto l'impegno della Giunta di ridiscuterla in breve tempo, il proponente ha sospeso la mozione. Così
Tonina: “Oggi, così com’è e per come è stata presentata, questa mozione non è condivisa né approvata. Chiedo quindi una sospensione - inizio adesso con un nuovo dirigente generale - per favorire una condivisione trasversale e ampia. I temi trattati sono cruciali, importanti e di carattere strategico.
Il dibattito in aula
RESPINTA LUCIA COPPOLA (AVS) - FUNIVIA TRENTO BONDONE, SOTTOPORRE IL PROGETTO ALLA VIA
La mozione della consigliere di Avs, non accolta, impegnava la Giunta a sottoporre il progetto della funivia Trento–Bondone alla procedura di Valutazione d’impatto ambientale; a garantire un reale percorso partecipativo e informativo con la cittadinanza attraverso incontri e mettendo a disposizione la documentazione; a valutare il mantenimento dell’attuale tracciato della funivia Trento–Sardagna riconoscendone il valore storico, paesaggistico e identitario; infine, a considerare attentamente le osservazioni tecniche e ambientali delle associazioni.
Il parere della Giunta
Dopo una pausa di sospensione chiesta dall’assessore
Achille Spinelli nella quale è stata tentata una mediazione, al rientro in aula la consigliera ha valutato non accoglibile la proposta dell’assessore perché cassava interamente la premessa, il punto primo e terzo, e rimaneva nella sostanza solo il percorso partecipativo che è un’azione che di fatto non ci si può esimere dal fare.
Il dibattito
Per
Filippo Degasperi (Onda) sarebbe interessante capire dalla Giunta perché le proposte della consigliera non siano accettabili. Capisco che su questo tema ci sia un’alleanza quasi bulgara tra il sindaco di Trento e il presidente della Provincia, ha aggiunto, ma la verità è che il primo motivo per cui non si vuole accettare il punto 1 è che il progetto per proseguire oltre Sardagna di fatto non c’è, mentre purtroppo c’è invece un fanta progetto su come arrivare a Sardagna. Poca chiarezza anche sulle risorse: i soldi da Roma sono dubbi, ci sono i 16 milioni messi a bilancio lo scorso luglio dalla Giunta provinciale e poi ci sono i debiti perché i cittadini devono sapere che la fanta funivia per il Bondone sarà fatta a debito. Comprendo la fermezza della consigliera Coppola, ha concluso.
Per
Francesco Valduga le opere vanno calate sul territorio dopo uno stimolo partecipativo. Dentro una corrispondenza geometrica tra città e montagna c’è la necessità di una serie di azioni di coinvolgimento che altrimenti si corre il rischio che l’opera non sia capita, apprezzata e utilizzata. Abbiamo capito tutti che non c’è idea di come proseguirà il secondo tratto dell’opera e questa è la ragione dell’impossibilità di fare una Via, ha aggiunto. La mozione non è sostenibile se non c’è il progetto complessivo, dunque il nostro voto sarà di astensione, ha detto, chiarendo che Campobase non è contrario per principio e sostiene la necessità di un approfondimento e di una riflessione sul senso complessivo dell’opera.
Porre dubbi è sacrosanto, ma che il dubbio si allarghi su tutto non va bene secondo
Mirko Bisesti (Lega). Oggi finalmente c’è un accordo tra Provincia e Comune e c’è una volontà politica favorevole all’opera ed è dunque giusto andare avanti, senza che si debba mettere in discussione ogni passaggio. Stiamo parlando di un’opera importante dalla quale guadagnerà tutto il Trentino e che affermerà Trento come città alpina.
Andrea de Bertolini (PD) si è espresso in linea con il collega Valduga: mi unisco nel sottolineare la non condivisione della proposta perché nella logica in cui è formulata rischia di generare uno stallo. Sono state riproposte delle questioni serie anche rispetto alla progettualità e per la verità alcune perplessità sono state un tema anche per me, ma io sono convinto, in termini prospettici, della strategicità dell’opera che concorrerà a qualificare questa città come città alpina.
Si tratta di un’opera che è stata oggetto di ampio dibattito in Consiglio comunale, ha osservato Eleonora Angeli (Lista Fugatti) che ha definito la funivia fondamentale per la città di Trento. Un’opera nella quale credo da sempre, ha dichiarato, come credo che ci debba essere un tavolo allargato per approfondire e confrontarsi anche rispetto al percorso in atto: mi asterrò, ha concluso.
Claudio Cia ha notato che di questa opera si sta parlando almeno dal 2019 e siamo tutti consapevoli di questo. La città di Trento sta attendendo da troppo tempo ed è giusto che l’iter verso la realizzazione prosegua. Le critiche ci sono sempre, ha ricordato, facendo riferimento anche alle piste del Bondone illuminate la sera, accolte al principio con scetticismo. Ascoltiamo pure tutti i suggerimenti e facciamo pure le modifiche che servono, ma andiamo avanti, ha concluso.
Nel pomeriggio le repliche della proponente e dell’assessore.
Lucia Coppola ha precisato che, durante la discussione della mattina, i termini della mozione sono stati ridefiniti, poiché la richiesta era riferita e strettamente legata alla VIA. “Non stiamo vagando nel nulla – ha dichiarato la consigliera – siamo di fronte a un progetto molto avanzato. La VIA si può fare proprio perché esiste la certezza del tracciato, non il contrario: non è vero che non si possa procedere perché il tracciato non è noto. Il progetto è molto avanzato. Il tema - ha ribadito Coppola . non sono le alleanze ma è strettamente legato alla valutazione di impatto ambientale.
Cassando la premessa tutto va a perdere di significato”.
Così nelle repliche l’assessore Failoni: “A Sardagna abbiamo fatto un incontro molto partecipato. Non è stato nascosto nulla e sono state date risposte precise. C’è la volontà chiara di realizzare prima la tratta Trento–Sardagna e poi la seconda tratta”. Rispondendo a Lucia Coppola, Failoni ha ribadito che c’è «la massima condivisione con i dipartimenti interessati» e che “il confronto è aperto”. Ha quindi lanciato la proposta di ritirare la mozione, manifestando l’impegno e la volontà di dialogare con progettisti e dirigenti. Quanto all’ipotesi di prolungamento su Candriai, ha sottolineato che “va valutata, ma servirebbero altri 10 milioni di euro per sette minuti in più”. E ha concluso: “È un impianto interessante, che sono convinto non andrà in perdita”. Failoni ha portato diversi esempi come la funivia del Baldo. In merito alla proposta di ritiro della mozione, è intervenuto il presidente Soini, spiegando che, da regolamento, a questo punto la mozione non può più essere ritirata, ma eventualmente sospesa.
Dichiarazioni di voto
Roberto Stanchina: “Bene la funivia, ma ci sono situazioni che dovranno cambiare, altrimenti avremo una funivia che arriva in un luogo in stallo. In tutta questa discussione sulla funivia del Bondone dobbiamo interrogarci su cosa dovrà diventare il Bondone turistico, con una sua vera e nuova identità”. In merito alla mobilità a fune “questa sarà una scommessa forte che darà servizi, se pensiamo solo alla copertura dei costi, allora chiudiamo anche le piscine”.
Mirko Bisesti: “A frenare il Bondone è stata la pianificazione urbanistica sbagliata da parte del Comune di Trento. E’ stato creato un danno. Oggi l’amministrazione provinciale ha aperto una nuova strada e il Comune di Trento è d’accordo ad aiutare questo sviluppo”.
Claudio Cia: “Il servizio pubblico in attivo o passivo resta un servizio a disposizione di attività e comunità. Anche la funivia di Sardagna di oggi è in passivo, ma non si possono fare ragionamenti di bottega e nessuno pensa a chiuderla".
Luca Guglielmi: “Abbiamo un buco impressionante a Canazei se guardiamo alla piscina ma è un servizio. Quello che ci auguriamo è che grazie alla funivia gli alberghi riaprano e che sia un volano economico”.
Filippo Degasperi: “La retorica del no della Giunta è sotto gli occhi di tutti. Si deve ragionare sul come del progetto, non sul sì o sul no”.
VOTAZIONE: RESPINTA (SI 2, NO 13, ASTENUTI 16)
APPROVATA - ELEONORA ANGELI (LISTA FUGATTI) - ORSI, AVVIARE LA REVISIONE DEL PACOBACE
La mozione della consigliera della Lista Fugatti, approvata in forma emendata, impegna la Giunta ad avviare la procedura di revisione del Pacobace ricercando un’intesa con le Regioni e le Province dell’arco alpino per presentare al Ministero dell’ambiente la necessità di modificare i criteri e le procedure d’azione nei confronti degli orsi problematici e d’intervento in situazioni critiche; a promuovere la rivalutazione delle misure energiche e di quelle leggere nei confronti degli orsi problematici.
Il parere della Giunta
L’assessore Failoni ha dato parere positivo apprezzando il recepimento dell’emendamento.
Il dibattito
Lucia Coppola: “Ho sempre apprezzato il Pacobace ritenendolo un documento chiaro e articolato. Se fosse stato applicato alla lettera non si avrebbero avuti i problemi che poi si sono evidenziati. Per gli esemplari problematici vengono intraprese azioni specifiche fino all’abbattimento. Pacobace chiarisce i parametri che definiscono gli animali problematici che comunque vanno valutati singolarmente oltre il puro dato. Le misure energiche sono solo l’apice di strategie che vanno intraprese: dai radiocollari alla gestione dei rifiuti, dalle recinzioni elettrificate alla sensibilizzazione di pratiche e strategie per evitare il conflitto”
Roberto Stanchina ha espresso perplessità su alcuni aspetti della discussione in Aula: “È curioso il fatto che improvvisamente si possa cambiare il Pacobace. I capigruppo non hanno firmato la mozione perché le premesse non sono condivisibili. Siamo tutti d’accordo che il tema dei grandi carnivori vada gestito e che si debba trovare una soluzione di convivenza. Ma come mai – ha aggiunto – le proposte che chiedono una valutazione o di commissionare uno studio non vengono prese in considerazione? Inseriamo anche questo punto.» Stanchina ha quindi proposto di arrivare a una votazione a larga maggioranza a sostegno della mozione,e di inserire il Comitato Andrea Papi nel tavolo sui grandi carnivori.
Daniele Biada: “Si fa demagogia sul fatto che si deve preservare l’orso. Non dobbiamo preoccuparci di decisioni forti per la salvaguardia dei cittadini. La mozione va appoggiata perché va oltre il Pacobace ed è un passo avanti verso la soluzione del problema”.
Walter Kaswalder: “L'introduzione dell’orso è stato un progetto della follia. Si sta facendo tutto il possibile. Il pastore deve avere il fucile per i lupi, per gli orsi dobbiamo ridimensionare il progetto e spostare gli orsi. In montagna non si può più lavorare tranquilli”.
Alessio Manica ha chiesto il voto separato tra premessa e dispositivo, motivando la richiesta con il fatto che la premessa non è convincente. “La proposta va nella direzione di una revisione del sistema di gestione degli orsi, e questo è anche condivisibile. Va accettata anche la rimozione dei soggetti problematici. Ma – ha sottolineato – se si ottiene un cambio di passo nel Pacobace, che rafforza il prelievo, allora devono essere considerate anche le altre azioni”.
Stefania Segnana: “Un problema sentito solo a livello locale, a Roma si fa fatica a comprendere. Viviamo una difficoltà che non è compresa a livello nazionale ecco perché la richiesta di fare squadra con le altre regioni alpine.
In replica Angeli ha sottolineato di aver già coinvolto i capigruppo e di non aver ricevuto richieste di modifiche, respingendo la proposta di Manica di votare per punti separati.
VOTAZIONE APPROVATA SI 27 NO 1
SOSPESA - FRANCESCO VALDUGA (CAMPOBASE) - PROMUOVERE ENTRO L’AUTUNNO GLI STATI GENERALI DELLA SANITÀ
La mozione del capogruppo di Campobase (sottoscritta anche dagli altri consiglieri del Gruppo e dal quelli del Pd) impegna la Giunta a promuovere, entro l’autunno, gli Stati Generali della salute finalizzati a raccogliere visioni, esperienze e contributi per una strategia sanitaria condivisa e capace di affrontare le sfide attuali e future. “Mi piacerebbe - ha detto Valduga - che la nostra capacità di innovazione avesse una originalità di proposta adatta al territorio alpino che abitiamo. Siamo in presenza di una radicale trasformazione dell’Azienda Sanitaria, abbiamo una revisione delle professioni sanitarie per formazione e percorsi di studio, ci attendono sfide cruciali e importanti. Mi piacerebbe l’idea che in Trentino si studiassero modelli che hanno che fare con la capacità di risolvere l’erogazione di servizi. Con gli Stati generali possiamo fare una riflessione collettiva e profonda”.
Il parere della Giunta
Parere negativo della Giunta. Così l’assessore Tonina: “Oggi, così com’è e per come è stata presentata, questa mozione non è condivisa né approvata. Chiedo quindi una sospensione, inizio adesso con un nuovo dirigente generale, per favorire una condivisione trasversale e ampia. I temi trattati sono cruciali, importanti e di carattere strategico.
Valduga ha quindi sospeso la mozione con l’impegno di un tempo breve di lavoro da parte dell’assessore competente.