PONTE DI LEGNO (Brescia) - Straordinario successo per Giulia Rimonda nel concerto in memoria di Papa San Paolo VI nel 47° anniversario della sua morte. La giovane violinista ha incantato il pubblico che gremiva la chiesa parrocchiale di Ponte di Legno con un programma di rara intensità emotiva, aperto e chiuso, a sorpresa, con la suggestione dell’Ave Maria di Schubert.
L’appuntamento del 6 agosto, data della scomparsa di Papa Montini, rientra ormai nella consuetudine di Ponte di Legno per ricordare il Papa bresciano, particolarmente legato a questa località, a lungo frequentata in gioventù, insieme alla sua famiglia.
Era presente il nipote del Pontefice, Fausto Montini, che alla fine è andato a congratularsi.
Giulia Rimonda, 23 anni, torinese, figlia d’arte, come è stato ricordato prima dell’inizio, è affezionata a Ponte di Legno, dove anche in tempi recenti ha tenuto concerti in location particolari (tre anni fa al Camposanto, due anni fa al Sacrario del Passo Tonale).
E anche stavolta – nonostante la carriera in ascesa la porti ormai costantemente in giro per il mondo e faccia base a Berlino – ha risposto all’invito di partecipare alla rassegna “Una montagna di cultura…la cultura in montagna” (rassegna organizzata da MirellaCultura insieme a Pro Loco e Biblioteca Civica) con questo appuntamento nel nome di San Paolo VI.
Stavolta nel sempre suggestivo scenario della chiesa della Santissima Trinità, Giulia Rimonda ha proposto di Bach l’Allemanda dalla Partita n.2 BWV 1004 e la Partita n.3 BWV 1006 e poi la Sonata in mi minore op.27 n.4 di Eugène Ysaye, la Sonata breve di Eric Tanguy, il Recitativo e Scherzo op.6 di Fritz Kreisler. Tutti brani preceduti da una appassionata spiegazione della giovane musicista che ha portato chi ascoltava a raccogliere l’invito a vivere il sogno suggerito a ciascuno dalle note che uscivano dal suo violino.
Pubblico affascinato dalla magia della musica, applausi scroscianti e prolungati, inevitabile bis rappresentato appunto dall’Ave Maria. La serata ha avuto un’appendice con la consegna di una scultura raffigurante San Paolo VI, opera di Alessandro Lazzaroni, al Museo Parrocchiale di Ponte di Legno: è un dono da parte della vedova dell’artista Franca Tomasi, del cui pensiero si è fatto portavoce Fabio Gregorini.