PONTE DI LEGNO (Brescia) - Alla rassegna “Una montagna di cultura…la cultura in montagna” non poteva mancare, nell’Anno Santo, l’argomento Giubileo. E, nella serata di ieri che MirellaCultura ha allestito con la collaborazione della Società Storica e Antropologica di Valle Camonica, l’appuntamento è stato con don Livio Rota, docente di Storia della Chiesa all’Università Cattolica del Sacro Cuore e al Seminario di Brescia. Nella Sala Paradiso del Centro Congressi Mirella, il pubblico ha seguito con attenzione il percorso tracciato da don Rota su un argomento impegnativo quanto interessante come indicava lo stesso titolo (“Tra pellegrinaggi e indulgenze. Le radici storiche del Giubileo cristiano”).
“Il Giubileo nasce dalla fame di indulgenza dell’uomo medievale” ha anticipato il relatore, inquadrando quegli effetti nel clima escatologico e apocalittico dell’epoca.
Don Rota ha proposto le varie tappe (Perdono d’Assisi, Perdonanza Celestiniana) per arrivare a Bonifacio VIII, che con una propria bolla indisse il primo Giubileo nel 1300. Roma aveva sostituito Gerusalemme come luogo di pellegrinaggio, dove ottenere il perdono. Il Giubileo si sarebbe dovuto ripetere ogni cento anni ma già nel 1350 papa Clemente VI lo ridusse a cinquant’anni. Poi si passò a 33 anni fin quando papa Paolo II, a metà del quindicesimo secolo, lo fissò a 25 anni, che è lo spazio temporale attuale dei Giubilei ordinari. Tempi attuali nei quali, comunque, “la possibilità di lucrare l’indulgenza – ha detto don Rota – è amplissima, molto estesa”.
Dopo la serata sul Giubileo, arriva un appuntamento tradizionale: la serata in ricordo di Papa San Paolo VI. Questa sera, nella ricorrenza del 47esimo anniversario della morte di Giovan Battista Montini, si terrà nella Chiesa Parrocchiale di Ponte di Legno un concerto della giovane violinista Giulia Rimonda. E’ un modo per ricordare il Pontefice bresciano che in gioventù amava trascorrere alcuni periodi nella località turistica dell’Alta Val Camonica, località alla quale rimase sempre legato.