NIARDO (Brescia) -
Arcaico Contemporaneo: la ruggine e la luce. Quarto appuntamento della stagione alla
Vi.P. Gallery di Niardo, con una mostra tematica di pittura e scultura che riunisce nelle grandi sale espositive della galleria opere di artisti “storici” di
Zamenhof Art e nuove proposte.

Dopo il successo di pubblico e di critica dei primi tre eventi, viene inaugurata
sabato 15 novembre, alle 16, alla Vi.P. Gallery Valcamonica, in via Nazionale a Niardo, la prima mostra tematica della stagione intitolata
Arcaico Contemporaneo: la ruggine e la luce, una grande rassegna di pittura e scultura che vede in mostra, nei 200 mq della galleria camuna che si affaccia sulla Concarena,
ottanta opere di quindici autori, in un equilibrato mix tra artisti affermati e giovani emergenti, con un’ampia rappresentanza bresciana e bergamasca, selezionati dal direttore artistico e curatore
Virgilio Patarini.
Una carrellata di opere che indagano e approfondiscono quanto di arcaico e arcano sia presente nell’arte contemporanea.
In mostra opere di Stefano Accorsi, Alessandra Cantamessa, Valentina Carrera, Fabio Cuman, DaDil, Lorenzo Favaron, Max Gasparini, Rinaldo Degradi, Elio Maffeis, Giuseppe Orsenigo, Virgilio Patarini, Luigi Profeta, Lino Sanzeni, Anita Treccani, Alessandro Zanni.
A
rcaico Contemporaneo: la ruggine e la luce La prima volta che Zamenhof Art ha usato l’ossimoro “Arcaico Contemporaneo” per intitolare una mostra o una kermesse risale a quasi vent’anni fa: nella stagione 2006/2007 organizzarono una rassegna di grandi mostre personali agli Archivi del Novecento di Milano che fu intitolata, appunto, “Arcaico Contemporaneo”.
In quel ciclo di mostre esposero alcuni degli artisti che ancora oggi sono protagonisti di tante mostre targate Zamenhof Art e anche di questa: Fabio Cuman, Luigi Profeta, Valentina Carrera e Virgilio Patarini, con gli ultimi due nel ruolo anche di curatori. Poi tale espressione fu recuperata nel 2021 per un’imponente rassegna in Valle Camonica che coinvolgeva 20 sedi espositive con 400 opere, 60 artisti da tutta Italia e spettacoli e concerti. Si può ben dire che l’accostamento di queste due parole -apparentemente in contraddizione- rappresenti uno degli aspetti più caratterizzanti della cifra poetica e della linea curatoriale di Zamenhof Art, della Vi.P. Gallery e del suo direttore artistico Virgilio Patarini fin dalle origini: cercare, indagare e proporre arte contemporanea che affondi le sue radici nel passato arcaico e ancestrale. Un’arte contemporanea che scaturisca dalla stratificazione di materiali e stilemi attraverso i secoli, materiali e stilemi scomposti e poi ricomposti secondo uno sguardo e una sintassi attuale, post-moderna.
Ma anche il contrario, come si è visto nell’attività di Zamenhof Art negli ultimi anni nel campo dell’archeologia, dei musei e dei parchi delle incisioni rupestri: rileggere e promuovere l’arte arcaica e preistorica attraverso strumenti e approcci contemporanei. Anche il sottotitolo “la ruggine e la luce” ha una lunga e significativa storia: ispirato dal verso di una celebre canzone di Neil Young (“Rust never sleep”, la ruggine non dorme mai), canzone citata da Kurt Cobain nel suo ultimo messaggio prima di togliersi la vita, è stato il titolo di una serie di mostre allestite a Milano alla Galleria Zamenhof, a Piacenza a Palazzo Odifreddi, alla Rocca Viscontea di Lacchiarella e a Palazzo Racchetta a Ferrara tra il 2012 e il 2014.
La contraddizione tra i due termini è analoga a quella tra “arcaico” e “contemporaneo”, ma sposta i termini su un piano più apertamente metaforico con implicazioni morali ed emotive
Inaugurazione Sabato 15 novembre, alle 16. Ingresso libero. La mostra sarà visitabile fino al 14 dicembre 2025, dal mercoledì al sabato dalle 16:30 alle 19; domenica dalle 10-12 e 15-18. Lunedì e martedì chiuso. Ingresso libero.