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Vivere la Salute in Val di Sole

"Il Trentino modello di sanità di prossimità digitale e partecipata"

MALÈ (Trento) - Si è svolto nella Sala della Comunità della Val di Sole a Malè, l’incontro di chiusura del progetto “Laboratorio territoriale Vivere la Salute+ in Val di Sole”, promosso nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) e realizzato dalla Provincia autonoma di Trento insieme ad APSS e TrentinoSalute4.0 – Fondazione Bruno Kessler.

L’appuntamento, molto partecipato da amministratori, operatori sanitari, volontari e cittadini, ha rappresentato la conclusione di un percorso di quattro anni dedicato a innovare la sanità di prossimità e a rafforzare il legame tra salute, comunità e territorio.

Ad aprire l’incontro i saluti istituzionali dell’assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, del presidente della Comunità della Valle di Sole Lorenzo Cicolini, del sindaco di Caldes Antonio Maini, che ha seguito il progetto come rappresentante dei sindaci del territorio. Presenti, tra gli altri, il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali PAT Andrea Ziglio, per l’Azienda provinciale per i servizi sanitari Denise Signorelli, componente del Consiglio di direzione e direttore del Distretto Nord e Monica Bonenti, direttore dell’Unità Operativa Organizzazione Servizi Sanitari di Base nel Distretto Nord e tutti i sindaci della Valle. Il confronto è stato moderato da Diego Conforti del Dipartimento salute e politiche sociali PAT. Foto @Daniele Paternoster - PAT.

“Oggi chiudiamo un bel percorso che è stato molto più di un progetto e che vi ha visto protagonisti negli anni scorsi: è stata un’esperienza di comunità, una prova concreta di come il Trentino sappia costruire salute insieme, valorizzando le persone, le relazioni e l’innovazione – ha detto Tonina. “L’esperienza di “Vivere la Salute in Val di Sole” dimostra che la prossimità non è solo una parola, ma un modo di intendere la salute. Significa portare i servizi vicino ai cittadini, ma anche mettere in rete i saperi, le tecnologie e le energie di un territorio che sa prendersi cura di sé. Abbiamo visto come il connubio tra modelli organizzativi, professionisti dellla salute - in primis l’infermiere di famiglia e comunità -, la tecnologia con la piattaforma di sanità digitale TreC+, e l’app Salute+ e gli strumenti di telemedicina possano cambiare davvero il modo di vivere la salute: più vicina, più umana, più partecipata.
Un modello replicabile che, soprattutto, mostra la forza della collaborazione tra istituzioni, professionisti sanitari, associazioni, cooperative e cittadini che ci hanno creduto e hanno camminato insieme”, ha aggiunto l’assessore, annunciando la costruzione di un progetto sui temi della prevenzione dedicato ai giovani e ricordando che sono state riservate da parte della Provincia, per la valorizzazione di tutto il personale, importanti risorse, riguardo alle quali si attende la chiusura degli accordi sui tavoli sindacali.

Tonina ha ricordato anche il riconoscimento nazionale ricevuto da Cittadinanzattiva con il primo premio “Chi l’ha fatto?” per l’innovazione e la partecipazione nelle Aree Interne italiane.

“È la conferma che la tecnologia, se guidata da una visione pubblica e comunitaria, può diventare uno strumento di coesione e partecipazione – ha sottolineato l’assessore –. Oggi celebriamo un traguardo, ma guardiamo anche al futuro: l’esperienza della Val di Sole deve continuare a vivere come esempio di innovazione e di fiducia, una traccia per costruire un sistema di salute sempre più accessibile, sostenibile e vicino ai cittadini”, ha concluso Tonina.

Cicolini ha espresso l’orgoglio dei sindaci per aver investito nella sanità della Val di Sole e collaborato con l’Azienda sanitaria, sottolineando che il riconoscimento nazionale ha premiato il sistema trentino fondato su persone, strutture e innovazione. Maini ha ricordato che la sanità richiede nuovi modelli basati su persone e tecnologia e che il progetto trentino premiato dimostra efficacia e responsabilità condivisa nella cura della salute.

Nel corso dell’incontro, Ziglio ha evidenziato come l’esperienza della Val di Sole rappresenti “un tassello fondamentale nella trasformazione del sistema sanitario trentino verso una sanità più prossima, integrata e digitale”. È stato inoltre ricordato che il modello costruito in Val di Sole si fonda su tre pilastri: la presa in carico proattiva dei pazienti cronici, l’uso intelligente delle tecnologie digitali e la partecipazione attiva della comunità. “È un modello che funziona – ha sottolineato Ziglio - ha migliorato la qualità dell’assistenza, ridotto la distanza tra cittadini e servizi e creato nuove competenze digitali e relazionali. Per questo pensiamo di estenderlo a tutto il territorio provinciale, in linea con PNRR e DM 77".

Nel triennio 2023–2025 il progetto ha coinvolto circa 90 pazienti presi in carico dall’infermiera di famiglia e comunità e 30 seguiti in telemonitoraggio per diabete e scompenso cardiaco. Sono stati attivati due sportelli TreC+ e Salute+ permanenti, 17 “Percorsi della Salute” mappati sull’app Salute+ e 20 video tutorial per pazienti e caregiver. Tre i progetti di associazioni locali finanziati tramite Salute+. L’intervento “CON-TATTO” di Social Prescribing ha infine coinvolto le cooperative APPM e Consolida nel promuovere inclusione, relazioni e benessere di comunità, in continuità con il progetto pilota COPE+, avviato durante la pandemia per il benessere psicologico e relazionale nell’ambito di TrentinoSalute4.0.

L’appuntamento di Malè ha riunito rappresentanti di PAT, APSS e TrentinoSalute4.0, confermando l’impegno a dare continuità al modello costruito in Val di Sole.
Ultimo aggiornamento: 12/11/2025 23:57:34
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