PONTE DI LEGNO (Brescia) - Incontro con l
'assessore regionale Guido Bertolaso sulla sanità camuna. Dopo l'inaugurazione della
Casa di Comunità di
Ponte di Legno,
Luca Masneri, presidente conferenza dei sindaci Ats della Montagna,
Emanuele Moraschini, presidente Conferenza dei Sindaci Asst Vallecamonica e
Corrado Tomasi, presidente della Comunità Montana di Valle Camonica hanno incontrato l'assessore regionale Bertolaso, evidenziato le esigenze della sanità camuna, presentando un dettagliato documento. All'incontro erano presenti anche il direttore Asst Valcamonica
Corrado Scolari, l'assessore regionale
Giorgio Maione, e i consiglieri regionali
Davide Caparini e
Giorgio Bontempi.
E
CCO IL TESTO
"Illustre Assessore, con la presente intendiamo renderla edotta, con autentico spirito di collaborazione, delle principali esigenze della sanità camuna. Innanzitutto intendiamo plaudire al clima di assoluta collaborazione che regna tra amministrazioni comunali e Direzione Strategica di Asst. La continua ricerca di soluzioni condivise ai crescenti e numerosi problemi che affliggono la sanità territoriale e i nostri presidi ospedalieri vede tutti impegnati, insieme, in un lavoro quotidiano. Per questo in rappresentanza dei sindaci camuni ci permettiamo di sottoporle quanto segue, certi che come ha dimostrato in circostanze analoghe saprà essere al nostro fianco.
Presidio Ospedaliero di Edolo
Il Polo Ospedaliero dell’ASST prevede, accanto al Presidio Ospedaliero di Esine, il Presidio di area Montana di Edolo. Le due articolazioni assicurano in forma reciprocamente complementare l’assistenza per acuti.
L’ospedale di Edolo:
- assicura un presidio di riferimento sanitario per il territorio dell’Alta Valle Camonica che, per ragioni di natura geografica e viabilistica, non può gravitare totalmente sullo stabilimento di Esine (Ponte di Legno dista circa 50km da Esine, percorribili in condizioni ordinarie in non meno di 1 h), con particolare riferimento alle prestazioni di emergenza ed urgenza (Edolo è sede di PS);
- garantisce le prestazioni in un’area geografica che conosce in alcune parti dell’anno (estate ed inverno), un notevolissimo incremento di popolazione, in ragione delle presenze turistiche lungo le direttrici che da Edolo si indirizzano verso l’Aprica e verso il Passo del Tonale;
- coopera con il Presidio di Esine nella risposta ai bisogni, in particolare di ricovero e di prestazioni ambulatoriali, dell’intera ASST: a fronte di un elevata saturazione dei posti letto (in particolare di area medica) del Presidio di Esine, la possibilità di avvalersi dei n.61 posti di Edolo rappresenta una irrinunciabile risorsa; similmente l’attività chirurgica a bassa complessità e quella ambulatoriale, congestionate in Esine, trovano un’opportunità di sviluppo nel Presidio montano di Edolo.
L’Ospedale è oggetto di importanti lavori (in parte già conclusi) di adeguamento antincendio e sismico, nonché di sostituzione di tecnologie biomediche (es. TAC).
Si evidenzia una perdurante difficoltà nell’assicurare una stabile presenza di professionisti medici idonea a garantire la continuità delle prestazioni di emergenza urgenza (PS), medicina interna e di chirurgia/ortopedia.
Dal 2024, anche all’esito dalla cessazione dei rapporti di esternalizzazione dei servizi sanitari core (cooperative), sono state definite, per le unità di degenza, équipe di professionisti dedicate (integrate con l’apporto di personale libero professionista). Ciò ha consentito una “ripartenza” delle attività e della produzione in Edolo.
Si delineano però fortissime difficoltà nell’assicurare continuità nel modello organizzativo così delineato per l’indisponibilità dei professionisti ad operare nel contesto di Edolo - sia per il suo carattere geograficamente decentrato (il reclutamento di nuovo personale è pressoché impossibile) sia per la sua limitata attrattività professionale – con fenomeni potenzialmente riconducibili al bornout.
A fronte di evidenti potenzialità, una soluzione potrebbe risiedere nell’instaurazione di stabili forme collaborative (sul modello di quelle già esistenti in altre zone montane della regione) tra il Presidio Ospedaliero di Edolo e altri ospedali metropolitani/cittadini hub.
Emergenza - urgenza e continuità assistenziale territoriale
La peculiarità territoriale, geografica e viabilistica del territorio della Valle Camonica suggerisce l’opportunità di valutare di rafforzare l’offerta in materia di emergenza – urgenza territoriale (mezzi di soccorso 118), in particolare:
- estendendo l’operatività del mezzo di soccorso – automedica operante in Esine sulle 24 h (ora operante su 12 h);
- rafforzando la presenza in alta valle camonica (postazione di Edolo) con la presenza di personale medico (evoluzione in MSA2 del MSA1), anche nella prospettiva di garantire una risposta alle esigenze frutto dei flussi turistici.
L’organizzazione della continuità assistenziale (che già presso l’ASST presenta caratteri di peculiarità) deve tenere necessariamente conto della vocazione turistica del territorio, anche alla luce dell’assenza della figura dalla cd.