Berzo Demo - Allarme rifiuti tossici all'ex Selca? Secondo le associazioni ambientaliste "il piano di bonifica è da rivedere". "Lo stato dei rifiuti tossici nell'ex Selca di Forno Allione a Berzo Demo (Brescia) è preoccupante, la bonifica va fatta al più presto, ma il progetto del comune di Berzo Demo va rivisto. È necessario intervenire anche sulle aree ex Ucar", a queste conclusioni sono arrivate le Associazioni Ambientaliste camune dopo mesi di "paziente lavoro di ricostruzione storica e di indagine sullo stato della discarica ex Selca".
"Dopo anni di battaglie legali finite incredibilmente nel nulla, l’onere della bonifica del sito industriale di Forno Allione, dove sono accumulati in capannoni fatiscenti e fuori terra rifiuti tossici importati a suo tempo dall'Australia, ricade interamente sulla comunità locale. L’area ex Selca, per altro, rappresenta solo un comparto del complesso industriale ex UCAR, che a sua volta ha generato altri rifiuti, parzialmente messi in sicurezza con la discarica Graftech, ma che vanno tenuti accuratamente monitorati e che necessitano ancora, in buona parte, di essere indagati ed analizzati, sia per composizione che distribuzione", sostengono le Associazioni Legambiente Circolo di Vallecamonica, Libera Vallecamonica, Italia Nostra - Sezione di Vallecamonica, CAI Tutela Ambiente Montano Vallecamonica Sebino, Bio-distretto Valle Camonica, Amici della Natura-Naturfreunde International sezione di Saviore dell'Adamello e sezione Arcobaleno di Lozio, Amici del torrente Grigna, Comitato Centraline idroelettriche di Valcamonica-per l'acqua che scorre, con l'adesione delle Associazioni camune anche: Legambiente Alto Sebino e Tavolo Provinciale Basta Veleni Brescia.
Il Comune di Berzo Demo sta oramai da tempo definendo un progetto di bonifica almeno per l‘area ex Selca. Su questo le Associazioni Ambientaliste camune, dopo aver chiesto ed ottenuto, grazie anche a una fattiva collaborazione del sindaco e dell'ufficio tecnico di Berzo Demo, l'accesso agli atti e aver svolto un'approfondita valutazione dei documenti (completata con un sopralluogo), portano "all'attenzione dell'opinione pubblica alcune criticità preoccupanti. Innanzitutto le indagini hanno messo in evidenza la presenza di un pennacchio inquinante, che si sta già muovendo pericolosamente nella falda freatica posta al di sotto dell’area ex industriale in direzione del Fiume Oglio e la soluzione di bonifica, così come proposta dal Comune, va assolutamente rivista. Il progetto prevederebbe, dopo l’acquisizione dell’area ex Selca dalla Curatela Fallimentare, la realizzazione di una “discarica di servizio”, posta alcune centinaia di metri più a valle, dove collocare sia i cumuli di rifiuti pericolosi fuori terra che quelli contenuti nei materiali di riporto che giacciono sepolti sotto i capannoni ed i piazzali, generati dalle attività industriali precedenti. La discarica verrebbe realizzata su un’area da acquisire da privati e verrebbe collegata al sito contaminato con una strada di nuova costruzione. Il recupero dell’area industriale verrebbe completato con la realizzazione di una piastra in cemento posta a tombatura sull’intera area.