ESINE (Brescia) -
Incidenti stradali, nel
2024 sono cresciuti gli
incidenti anche in
Valle Camonica, ma
meno vittime. La strada maggiormente incidentata è la
statale 42, nel tratto tra
Cividate Camuno e Gianico. Lo scorso anno in provincia di Brescia si sono registrati 2.949 incidenti stradali, con un aumento del 2,4% rispetto al 2023. Sono invece diminuiti i decessi, che passano da 59 a 56. Le cause principali degli incidenti mortali sono la velocità e la distrazione.
Osservando i dati sul territorio camuno si scorge il maggior numero di incidenti a
Esine (14),
Pisogne (28) e
Darfo (29). A Esine e Darfo nei territori di Esine e Darfo si sono registrati due morti, mentre i feriti sono stati 39 a Pisogne, 50 a Esine e Darfo. In Valle Camonicaci ci sono alcuni Comuni, in particolare
Incudine, Paisco Loveno, Paspardo e
Saviore dell'Adamello dove non si sono registrati incidenti nel corso del 2024 e anche nell'anno precedente,

Il 2024 si chiude per la provincia di Brescia con un quadro complesso, che unisce segnali incoraggianti e criticità persistenti. Secondo i dati Aci-Istat, nel corso del 2024 si sono verificati 2.949 incidenti stradali, in aumento del 2,4% rispetto ai 2.879 del 2023. Un dato che riflette un contesto di mobilità ormai tornato ai livelli pre-pandemia, con flussi di traffico più intensi, spostamenti più frequenti e una maggiore presenza di utenti sulle strade.
A fronte di un numero maggiore di sinistri, si registra però una diminuzione delle vittime, che passano da 59 a 56 (-5,1%). Anche i feriti, in leggero aumento (3.960 contro 3.922 nel 2023, +1,0%), confermano la complessità del fenomeno: si riduce la mortalità, ma cresce la frequenza e la diffusione degli incidenti di media gravità.
Le cause di questo andamento vanno ricercate non solo nel volume del traffico, ma anche nei comportamenti di guida e nella natura stessa delle strade bresciane, caratterizzate da una rete mista che combina tratti urbani congestionati, provinciali ad alto scorrimento e strade statali spesso percorse a velocità sostenute.
Le
strade provinciali e statali restano le più pericolose, con
24 vittime registrate nel 2024, contro le
18 delle strade urbane.
Si tratta di un dato che evidenzia come le arterie extraurbane, dove i limiti di velocità sono più elevati e la presenza di incroci o accessi laterali è frequente, continuino a rappresentare il contesto più critico.
I mesi di
giugno, luglio e ottobre sono risultati i più drammatici, mentre, tra le tipologie di incidente, le più letali sono state gli scontri frontali-laterali e laterali, insieme alle fuoriuscite di strada, che hanno causato 12 vittime ciascuna, seguiti dagli scontri frontali, che hanno provocato 11 decessi.
La combinazione più tragica resta quella dello scontro frontale su strada provinciale o statale, dove la velocità di marcia e la violenza dell’impatto rendono minime le possibilità di sopravvivenza.
Anche l’analisi delle cause offre spunti di riflessione importanti.