Darfo Boario Terme (Brescia) - Una serata di riflessione ed emozionante su un tema non facile, quella organizzata nella Conviviale di aprile dal Panathlon Club di Vallecamonica. Il tema, gli abusi nell’ambito sportivo, è stato trattato dalle relatrici ospiti del Club, la giornalista Daniela Simonetti, l’ex atleta di canottaggio e psicologa Antonella Corazza e dalla psicologa dell’ATSP Barbara Panella.
Dopo la presentazione del tema della serata e delle ospiti del Club da parte del Presidente Ottavio Bonino, ha preso la parola la giornalista ANSA Daniela Simonetti che ha raccontato le motivazioni che l’hanno spinta a fondare nel 2017 l’associazione ChangetheGame che ‘ci ha permesso di incontrare e ascoltare ragazze e ragazzi che erano stati in silenzio, che avevano subito abusi di tipo sessuale, fisico, psicologico durante l’attività sportiva. Anche il Presidente FIFA Infantino aveva detto ‘basta nascondere la polvere sotto il tappeto’. Ecco il nostro compito è quello di far emergere il problema degli abusi nello sport’.
La giornalista ha citato il libro ‘Impunità di Gregge, sesso, bugie e omertà nel mondo dello sport’ e la pièce teatrale dal titolo ‘Voices’ (dove alcuni atleti hanno raccontato a 500 studenti del ‘Parini’ di Milano le loro storie di violenza e di abusi), che è stata successivamente proiettata per gli ospiti della serata. ‘E’ difficile far parlare le atlete e gli atleti, spesso non si dà loro credito anche nelle famiglie, c’è un muro di gomma nei confronti delle denunce. Lo sport proprio per il suo contesto di promiscuità, dove le famiglie affidano ai tecnici i loro figli nelle trasferte, nel contesto dello spogliatoio, dove gli allenatori approfittando del contatto fisico negli esercizi talvolta abusano, vanno oltre, e oggi anche nei social, nei vari gruppi delle chat’. La giornalista ha poi definito le diverse forme di violenza, da quella sessuale, a quella fisica, alla violenza nel linguaggio, all’isolamento dell’atleta, alla violenza emotiva.
‘Non c’è solo il corpo dell’atleta che subisce violenza ma anche il cuore e l’anima’. L’ex atleta di canottaggio e psicologa Antonella Corazza ha poi portato la sua esperienza di atleta abusata ‘Innanzitutto il mio grazie per questa opportunità di far emergere un reale problema in ambito sportivo.
Ho incontrato Daniela Simonetti qualche anno fa ed ho raccontato la mia storia di abusi fisici, sessuali, verbali subiti per circa 15 anni e che ho avuto il coraggio di raccontare dopo 45 anni. Non è facile denunciare gli abusi perché non c’è mai l’aiuto dei pari e perché diventa quasi la normalità per noi giovanissime atlete’. E’ intervenuta anche Cristal Galvani docente di Scienze Motorie che con Antonella Corazza ha ideato il progetto Erice/TSB 2023 con l’obiettivo di far ritrovare la forza fisica attraverso il canottaggio alle donne operate di tumore al seno ‘Da un evento negativo cerchiamo di ridare fiducia e forza a queste donne attraverso l’attività sportiva del canottaggio per ritrovare la forma fisica e anche psicologica’. La giornalista Simonetti ha voluto poi pubblicamente ringraziare Antonella Corazza per il coraggio di raccontare la sua storia perché questo aiuta molto e tutto il Club di Vallecamonica per l’ospitalità e l’affetto dimostrato. La psicologa Barbara Panella, dell’ATSP di Vallecamonica ha invece evidenziato la situazione in Vallecamonica per quanto riguarda gli affidi familiari e in genere gli interventi sulla fragilità delle famiglie. ‘Mi sono sentita emotivamente coinvolta nei racconti delle ex atlete che mi hanno preceduto e anche dal filmato ‘Voices’ che abbiamo visto. Io mi occupo di affidi e di famiglie fragili, oggi tema sempre più complesso anche sul nostro territorio’. La dottoressa Panella ha elencato le diverse tipologie di affido familiare, i numeri degli affidi oggi in Vallecamonica e anche del rapporto tra affido e mondo dello sport.
‘Spesso le famiglie scelgono proprio lo sport perché il bambino affidatario possa avere una vita relazionale e sociale, quasi sempre sport di squadra. E noi adulti, educatori dobbiamo essere particolarmente attenti a ciò che accade intorno ai ragazzi, dobbiamo proprio avere cura della crescita dei nostri ragazzi’.
Presente alla Conviviale anche Ilario Sabbadini (nella foto) assessore ai Servizi Sociali della Comunità Montana e Presidente della Azienda Territoriale dei Servizi alla persona "Grazie al Panathlon e al Presidente Bonino per l’invito e per l’importante serata su tematiche non facili, grazie anche alle relatrici per la loro testimonianza, bisogna davvero avere il coraggio di parlare. Da parte nostra in questi anni abbiamo investito molto nel sociale proprio perché sono aumentati i problemi sociali e le fragilità delle persone, dai bambini agli anziani’. Al termine della serata il Presidente Bonino ha consegnato i gagliardetti del Club alle relatrici e agli ospiti unitamente al libro del socio Ausilio Priuli ‘Segni come parole’, annunciando anche l’appuntamento per la prossima Conviviale mercoledì 22 maggio con il giornalista Edoardo Ceriani, Presidente del Panathlon Club di Como.