Berzo Demo (Brescia) - Lo smaltimento dei rifiuti dell'ex Selca è una priorità per la Valle Camonica e il Sebino. Dall'assemblea pubblica che si tenuta ieri sera nella sala polifunzionale di Demo è emersa con evidenza la questione e l'urgenza di trovare una soluzione in tempi brevi. La questione è quella delle risorse economiche e dall'assemblea è arrivata una richiesta a Regione Lombardia per nuovo stanziamenti.
Il Comune di Berzo Demo, come spiegato dal sindaco Giovan Battista Bernardi, ha a disposizione solo un milione di euro, assegnato dalla ripartizione dei canoni idroelettrici da parte di Comunità Montana, mentre Regione Lombardia in passato, grazie all'impegno dell'allora assessore al Bilancio Davide Caparini, aveva previsto sei milioni di euro per rimuovere i rifiuti.
L'assessore regionale all'ambiente, Giorgio Maione, non presente all'assemblea di ieri sera, ha inviato una lettera, sostenendo che la Regione Lombardia è disponibile, ma anche la curatela deve fare la sua parte.
All'assemblea pubblica, promossa dall'Unione Comuni Valsaviore, Legambiente Lombardia e dalle associazioni del territorio che da anni incalzano per trovare una soluzione allo smaltimento dei rifiuti, erano presenti, oltre al sindaco Bernardi, il consigliere regionale Davide Caparini, l'assessore all'ambiente di Comunità Montana Mirco Pendoli, l'assessore di Comunità Montana Massimo Maugeri, i sindaci di Saviore dell'Adamello, Serena Morgani; Cevo, Silvio Citroni; Cedegolo, Andrea Pedrali; Malonno, Giovanni Ghirardi; Cerveno, Marzia Romano, Bienno, Ottavio Bettoni, amministratori locali, sindacalisti, gruppi e associazione e tanti cittadini.
Il moderatore della serata, Damiano Di Simine, responsabile scientifico Legambiente Lombadia, sulla base anche della situazione presentata da Fabio Cambielli direttore Arpa Lombardia, ha indicato una strada: "Occorre una strategia comune tra amministrazioni locali, politica regionale e nazionale per risolvere questa emergenza".
Un dato: servono almeno 14 milioni per la smaltimento dei rifiuti dell'ex Selca. Tra il numeroso pubblico presente c'è chi ha chiesto perché deve essere la collettività a pagare i danni di un privato, alla luce anche della recente sentenza del Tar di Brescia che ha dichiarato inammissibile il ricorso della curatela ex Selca all'ordinanza dell'allora commissario prefettizio Anna Frizzante. Quindi quell'ordinanza del febbraio 2023, che indicava l'urgenza dello smaltimento dei rifiuti, deve essere attuata. Dopo anni è venuto il momento di passare dalle parole ai fatti, altrimenti anche la serata di ieri sarà un'occasione sprecata.
di A.Pa.