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Martedì, 4 dicembre 2018

La Ciaspolada a favore di un progetto di solidarietà a Siemiatycze

Sporminore - Una piccola goccia nel mare della povertà, un piccolo mattone per quel ponte di solidarietà che gli alpini ed in particolare i NU.VOL.A, stanno costruendo con quei paesi e quelle realtà dove anche oggi si soffre.


poloniaLa città si chiama Siemiatycze, nella Polonia nord orientale, distretto di Varsavia. Lì Suor Maria Franzoi, nativa di Sporminore, da anni opera nella missione posta ai confini con la Bielorussia.


A Siemiatycze, con l’aiuto degli alpini guidati, come scrive Suor Maria nella sua lettera indirizzata alla Società Podistica Novella, con “grande saggezza da Giorgio Debiasi”, la religiosa di origini nonese sta lavorando alla ristrutturazione dell’ospedale ed, in particolare, dei riparti di maternità e pediatria.


Si tratta di un territorio - scrive suor Maria - di periferia dove la mancanza di lavoro e l’alcolismo sono le cause della povertà e della fuga di molti giovani verso le grandi città o all’estero.

Qui, continua, anche le strutture pubbliche, in particolare, l’ospedale che ha rischiato per ben due volte la chiusura, hanno grande difficoltà a migliorare i loro servizi”.


nuvolaEcco dunque il progetto dei Nu.Vol.A.: aiutare questa donna coraggiosa, ad arrivare là dove lo Stato non arriva, garantendo a queste popolazioni delle periferie di miseria della ricca Europa, ad avere garantiti quei minimi servizi per poter continuare a vivere nella propria terra.


A questo importante impegno la Società Podistica Novella ha contribuito affidando al “saggio” Giorgio Debiasi la somma di 2.488 euro che rappresenta il contributo che ogni iscritto ha destinato a questo progetto nel corso de La Ciaspolada 2018, l’edizione che, con il motto: “Ciaspole e penne nere in marcia verso Trento” è stata interamente dedicata agli alpini in anteprima della grande Adunata Nazionale di Trento.


In questo modo, grazie a tutti coloro che nell’edizione 2018 hanno deciso di vivere una giornata di sport nella natura incantata dell’Alta Val di Non, anche il grande popolo delle “ciaspole” ha potuto offrire il proprio contributo.


Questo segno entra all’interno di quel grande disegno denominato “Ciaspolada del cuore – un autostrada di solidarietà” che da anni il comitato organizzatore promuove a margine dell’evento sportivo.


Perché? Perché come ogni buon alpinista sa bene, la prima regola in montagna è fermarsi ed aspettare chi è in difficoltà perché la meta è più bella se la si raggiunge insieme. Con questo spirito anche nel 2019 chiunque parteciperà a La Ciaspolada potrà offrire il proprio piccolo aiuto ad altri progetto si solidarietà.

Ultimo aggiornamento: 04/12/2018 00:32:46
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