Cogolo di Pejo - A Cogolo il IV° appuntamento dedicato al processo partecipativo "Il Parco che vorrei" per la costruzione condivisa del Piano del Parco Nazionale dello Stelvio. Due le iniziative sul tavolo di discussione: valorizzazione turistica del bramito del cervo e mobilità sostenibile nelle aree della Val de la Mare e Val del Monte. Numerosa e attiva la partecipazione del pubblico che, nella seconda parte, si è diviso in due tavoli di confronto con i facilitatori a coordinare, raccogliere opinioni e proposte e fare sintesi. Natalia Bragalanti e Marco Danzi gli esperti che hanno illustrato le due ipotesi di promozione e valorizzazione del Parco dello Stelvio. Anche la vicepresidente del comitato di coordinamento provinciale, Ivana Pretti e il direttore Marcello Scutari hanno partecipato al confronto.
La partecipazione attiva degli abitanti e degli operatori dell'ambito turistico, economico, culturale e sociale della Val di Peio dimostra con chiarezza che le persone che vivono nell'area trentina del Parco nazionale dello Stelvio (anche a Rabbi nelle scorse settimane registrato forte coinvolgimento) sono decisamente interessate alle sorti del Parco e a cogliere le opportunità di sviluppo sostenibile che possono scaturire dalla nuova gestione.
Natalia Bragalanti, funzionario tecnico del servizio aree protette, nell'illustrare l'ipotesi di valorizzazione turistica del bramito del cervo, ha sottolineato che nel Parco nazionale dello Stelvio vivono circa 10.000 cervi di cui 2.000 nell'area della Val di Peio. Un numero piuttosto importante se si pensa che nelle Alpi vivono circa 200.000 cervi. La valorizzazione del bramito del cervo consiste nell'individuare delle aree dedicate con il collocamento di una sentieristica specifica (che deve essere rigorosamente rispettata) per abituare il cervo alla presenza dell'uomo che lo osserva. Non rispettare le regole, in questo caso, significa allontanare definitivamente il cervo da quell'area e non cogliere l'opportunità di nuovi e interessati visitatori a vivere emozioni empatiche che solo la natura, la fauna in particolare, può regalare.
Marco Danzi, esperto di mobilità nel contesto alpino, nell'illustrare le opportunità che scaturirebbero dal regolamentare la Val de la Mare e la Val del Monte con una mobilità sostenibile, ha posto l'attenzione in particolare sulla possibilità di sperimentare, durante questa estate, alcune modalità di regolamentazione del traffico puntando soprattutto sulla riduzione dell'auto privata per fruire di mezzi pubblici o di una mobilità pedonale e ciclistica.