RABBI (Trento) - Il progetto sperimentale promosso dal Trentino per contrastare lo spopolamento delle aree periferiche e montane, assieme alle altre “buone pratiche” a livello europeo, ovvero i progetti avviati o realizzati nei diversi Paesi Ue per favorire la rivitalizzazione delle comunità. Queste le coordinate del dialogo internazionale che si è svolto nei giorni scorsi in
val di Rabbi. La Provincia autonoma di Trento ha ospitato a
San Bernardo di Rabbi la sessione ufficiale di
Peer Review (revisione e valutazione tra pari) nell’ambito sulla Piattaforma di apprendimento sulle Politiche del programma Interreg Europe. L’iniziativa, parte delle attività di cooperazione interregionale promosse dall’Unione Europea, è stata promossa con l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche attraverso il confronto diretto tra regioni e amministrazioni locali.

Alla due giorni hanno partecipato gli esperti europei delle realtà di Spagna, Svezia, Grecia, Irlanda e Ungheria che hanno avviato o realizzato iniziative di rivitalizzazione. Presenti anche i dirigenti della Provincia autonoma di Trento e degli enti territoriali e gli amministratori locali dei 32 Comuni trentini a rischio spopolamento, coinvolti nel bando sperimentale trentino che prevede contributi per il recupero di immobili privati a fini abitativi (per il quale dal 14 novembre 2025 al 31 dicembre 2025 l’apertura della seconda finestra per le domande).
“Questo confronto, alla presenza dei rappresentanti dei diversi Paesi Ue, ma anche dei sindaci e dei dirigenti pubblici del nostro territorio, è stata un’occasione importante per approfondire il profilo europeo e internazionale dell’esperienza sperimentale avviata dal Trentino con il bando antispopolamento - il commento del presidente della Provincia autonoma di Trento
Maurizio Fugatti -. Un’iniziativa che ha già registrato interessamenti anche dall’estero e che prosegue nella fase di attuazione. Attualmente, è in corso la fase di valutazione delle 300 domande arrivate nella prima finestra temporale, mentre il mese prossimo si aprirà la seconda finestra. L’obiettivo della misura è agevolare la coesione territoriale nelle nostre comunità, in particolare quelle montane o lontane dai grandi centri”.
Un dialogo internazionale a servizio del territorio
I lavori si sono articolati in tre sessioni tematiche: la ristrutturazione abitativa come motore di rigenerazione, l’approccio partecipativo come strumento di coesione, le risposte politiche integrate per invertire il declino demografico nelle aree interne.
I lavori sono stati aperti da Ileana Olivo, dirigente dell’Unità di missione semplice Coesione territoriale e valorizzazione del capitale sociale trentino all’estero (Provincia autonoma di Trento) e dal funzionario Daniele Zini, facilitatore della sessione mattutina
Alla Peer Review hanno partecipato i sei esperti internazionali (peer), selezionati per le loro competenze in ambiti quali la rigenerazione del patrimonio edilizio, l’abitare collaborativo, la governance territoriale e l’innovazione amministrativa: Cecilia Falo Lopez, co-fondatrice del progetto Re-viviendo, con sede a Teruel, in Spagna; Gustav Hamlund, rappresentante del progetto BODENXT e della municipalità di Boden, in Svezia; Federico Camerin, ricercatore e PhD presso l’Università di Valladolid, in Spagna; Serafeim K. Felekis, rappresentante del Pindos mt Network, in Grecia; Seamus Doran, rappresentante del Carlow County Council, in Irlanda; e Imre Rimóczi, coordinatore di progetto presso il Robert Schuman Institute, in Ungheria.
Gli esperti hanno condiviso esperienze concrete e soluzioni adottate nei rispettivi territori, offrendo spunti preziosi per l’elaborazione di proposte di policy adattabili alla realtà trentina.
Alla discussione hanno preso parte per la Provincia autonoma di Trento Francesca Chemolli, direttore dell’Ufficio politiche di incentivazione per la valorizzazione paesaggistica, che segue il bando antispopolamento, Ileana Olivo, dirigente dell’Umse coesione territoriale e valorizzazione del capitale sociale trentino all’estero e Luciano Galetti, direttore dell’Ufficio coesione territoriale.
Fondamentale è stato il contributo degli amministratori locali, tra cui: Silvano Dominici (sindaco di Novella), Lorenzo Cicolini (sindaco di Rabbi), Lucio Muraro (sindaco di Castello Tesino), Bortolo Rattin (sindaco di Canal San Bovo) Lorenzo Bagozzi (sindaco di Castel Condino), Luca Paolazzi (sindaco di Lavis e vicepresidente del Consiglio delle Autonomie Locali), Marco Depaoli (sindaco di Sagron Mis), Matteo Paolazzi (sindaco di Altavalle), Daniele Arnoldi (assessore del Comune di Bresimo), Isacco Corradi, presidente della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, Laura Tabarelli, presidente della Comunità della Valle di Cembra.
Un’opportunità per il futuro delle politiche territoriali
Con questa Peer Review, la Provincia autonoma di Trento ha riaffermato la volontà di rafforzare il legame tra conoscenza tecnica, esperienze territoriali e politiche pubbliche, con l’obiettivo di favorire le soluzioni concrete e sostenibili per la rivitalizzazione delle aree interne e montane.
Un’esperienza che rappresenta una risorsa essenziale per orientare modelli di sviluppo locale attrattivi e coerenti con i principi della coesione europea e della sostenibilità.