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Imprese, istituzioni e forze dell’ordine in difesa del Made in Italy

Nel convegno che si è tenuto in Camera di Commercio focus sulle misure di protezione del marchio e rischi online

TRENTO - Nella sede della Camera di Commercio di Trento, il convegno “Più voci contro la contraffazione”, un evento dedicato alle strategie utili per combattere e prevenire una forma di illegalità che non minaccia solo la competitività delle imprese, ma anche la salute dei consumatori e la tutela dell’ambiente. L’iniziativa, che rientra fra gli appuntamenti della “Settimana anticontraffazione”, è stata promossa dalla Camera di Commercio di Trento in collaborazione con la Camera di Commercio di Bolzano, con il Comando regionale Trentino-Alto Adige della Guardia di finanza, con il Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti e con le Case del Made in Italy di Trento e Bolzano.

L’incontro ha offerto un ampio quadro sul fenomeno della contraffazione online, sulle sue implicazioni economiche e sociali e sugli strumenti a disposizione delle imprese per difendere i propri marchi e la propria reputazione.
Dopo i saluti istituzionali del presidente Andrea De Zordo (Camera di Commercio di Trento), del presidente Michl Ebner (Camera di Commercio di Bolzano), del colonnello Danilo Nastasi (Comandante provinciale della Guardia di finanza di Trento) e di Paola Brunetti, dirigente del dipartimento mercato e tutela della Direzione generale per la proprietà industriale, collegata da remoto, si sono succeduti gli interventi di esperti e rappresentanti delle istituzioni che hanno illustrato strategie operative e buone pratiche di tutela.

L’avvocatessa Rossella Masetti, esperta in materia di proprietà intellettuale, ha evidenziato come la protezione del brand debba essere gestita in modo integrato, partendo dalla registrazione di marchi e nomi a dominio fino alla sorveglianza continua sul web.
Tra le nuove frontiere di tutela sono state richiamate le procedure di riassegnazione dei domini (UDRP), la difesa dei marchi anche nel metaverso e la prevenzione del cybersquatting mediante l’acquisto strategico di domini simili o potenzialmente ingannevoli. Passando al tema del commercio online, ambito nel quale la contraffazione si sta diffondendo a ritmo elevato, la relatrice ha sottolineato l’impegno profuso dalle principali piattaforme di e-commerce nel potenziare gli strumenti di autotutela.
Nel 2023 eBay ha rimosso 3,3 milioni di prodotti contraffatti, mentre Yoox ha bloccato oltre 200 contenuti in violazione dei diritti di proprietà intellettuale.
Amazon, da parte sua, consente ai titolari dei marchi di segnalare e ottenere la sospensione dei prodotti sospetti in attesa di verifica.
Un fronte che richiede però – è stato sottolineato – la collaborazione attiva delle imprese, chiamate a vigilare costantemente sulla presenza online dei propri marchi. Nel corso del suo intervento la Masetti ha anche ricordato come circa il 10% dei farmaci in commercio nell’Unione Europea sia oggetto di contraffazione, e quindi senza il principio attivo, percentuale che sale fino al 50% nei paesi africani.
Il tenente colonnello Domenico Morabito, comandante del Gruppo della Guardia di finanza di Trento, ha ricordato come la contraffazione rappresenti «una forma di criminalità economica che alimenta lavoro nero, evasione e sfruttamento».
Secondo i dati illustrati, la contraffazione causa ogni anno 16 miliardi di euro di perdite nei settori abbigliamento, cosmetici e giocattoli e mette a rischio 200.000 posti di lavoro nell’Unione europea.
Nel periodo 2008–2023 le operazioni di sequestro hanno registrato nel Paese un forte incremento: +43,2% per i capi di abbigliamento (7.636 sequestri); +23% per accessori e pelletteria (4.069 sequestri); +10,5% per calzature (1.862 sequestri); +90% per profumi e cosmetici (734 sequestri).
«In tutti questi interventi il nostro obiettivo – ha precisato Morabito - non è solo il sequestro delle merci false, ma anche quello della ricostruzione dell’intera filiera fino ai distributori e ai responsabili a monte, per stroncare il fenomeno alle radici». Egli ha inoltre ribadito l’importanza di un’azione di prevenzione coordinata con le imprese, la pubblica amministrazione e i cittadini.

"È importante che consumatori e piccole imprese sappiano che per tutelarsi contro le pratiche commerciali scorrette è possibile rivolgersi anche all’azione amministrativa dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM)" ha osservato Carlo Biasior, direttore del Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti di Trento. Biasior ha anche ricordato come il procedimento sia privo di costi e i tempi di intervento siano contenuti. Ha concluso i lavori della giornata Nicola Marco Fabozzi, dirigente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in rappresentanza delle case del Made in Italy di Trento e Bolzano. Egli ha posto l’accento sulla necessità di fare prevenzione, soprattutto all’interno del mondo della scuola, per richiamare l’attenzione su un tema, quello della contraffazione, spesso sottovalutato dai giovani ignari dei danni che l’acquisto di prodotti falsi può arrecare all’economia e al territorio.
Ultimo aggiornamento: 21/10/2025 18:38:19
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