PREDAIA (Trento) - Taglio del nastro a
Coredo (Predaia) per il nuovo
Museo del Legno, ospitato all’interno della storica
Segheria veneziana di proprietà dell’
Asuc.

All’inaugurazione erano presenti fra gli altri l’assessore provinciale
Mattia Gottardi con il sindaco
Giuliana Cova, il vicepresidente della comunità
Andrea Biasi, il presidente dell’Apt
Lorenzo Paoli. Presenti inoltre il progettista, architetto Pozzati ed i presidenti delle Asuc di Trento e Coredo,Robert e Erlicher.
Come ricordato negli interventi, l’iniziativa restituisce vita e funzione a un luogo simbolo della tradizione artigianale locale, grazie a un intervento di rigenerazione sostenuto dal PNRR.
“Siamo in un luogo speciale - ha detto l’assessore Gottardi -
piccolo grande simbolo dell’autonomia trentina e di quella vocazione ad auto organizzarsi tipica delle nostre comunità.
Qui si respirano identità e territorio oltre che impegno nel gestire la proprietà collettiva”.
La Segheria, già presente nelle mappe catastali del 1859 e ristrutturata nel 1994, Si propone come spazio espositivo e didattico per raccontare il ciclo del legno – dalla foresta all’officina – attraverso strumenti, manufatti e saperi del boscaiolo, del carpentiere, del falegname e del carradore.Un sistema di percorsi si sviluppa attorno alla segheria, rispettando l'orografia del terreno ecollegando i principali punti d'interesse fino al lago. Il percorso, che prosegue verso l’ingressoprincipale e si dirama verso l'anfiteatro retrostante la segheria, costeggia il muro in pietra eattraversa il portico, proseguendo lungo il torrente e il bosco, riducendo al minimo l'abbattimentodegli alberi. Nell'area del piazzale principale è stata realizzata un'area didattica in legno.
Il nuovo padiglione, che funge da portale d’ingresso,definisce due spazi distinti: una corte per attività didattiche ed espositive e un’area affacciata suldeclivio che porta al lago, destinata a un’esposizione permanente all’aperto. Quest'ultima offreun'esperienza sensoriale e tattile del legno, integrandosi perfettamente con l'ambiente circostante.Il progetto architettonico e paesaggistico è stato curato dallo studio AMP architecture & landscape di Trento, sotto la guida dell'architetta paesaggista Edy Pozzatti e del dottore forestale Claudio Maurina, con un'attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e all’integrazione con il territorio.Un ruolo fondamentale nella realizzazione del padiglione didattico è stato svolto da Alpenos (STP S.r.l.), azienda del territorio alla quale è stata affidata la costruzione e che ha supportato il progetto con una sponsorizzazione tecnica e materiali di alta qualità, contribuendo alla definizione estetica e funzionale degli allestimenti.