TRENTO - Il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Claudio Soini ha tracciato il bilancio sul 2025, ripercorso l’attività e parlato delle prospettive future.

Un anno di "
manutenzione straordinaria" dell’
Autonomia, caratterizzato da stabilità istituzionale, intensa attività legislativa, apertura ai cittadini e investimenti culturali. È il bilancio tracciato dal presidente del
Consiglio provinciale di Trento, Claudio Soini, nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa.
“L’Autonomia non è qualcosa di dato una volta per tutte: è un sistema vivo, che va curato e aggiornato nel tempo per garantirne efficienza e tenuta”, ha sottolineato
Soini, rivendicando la solidità delle istituzioni trentine e il ruolo centrale del Consiglio quale garante democratico.
Territorio e istituzioni vicine alle comunità
Forte l’attenzione al territorio e al dialogo con i cittadini. Momento simbolico dell’anno è stata la seduta consiliare straordinaria del
21 ottobre alla Campana dei Caduti di Rovereto, in occasione del
centenario di Maria Dolens.
“Le istituzioni trentine non dimenticano la loro storia e i sacrifici da cui è nata la nostra Autonomia”, ha ricordato il presidente del Consiglio provinciale.
“Di fronte alla grande campana che da cent’anni ogni sera suona in ricordo delle vittime di tutte le guerre, abbiamo approvato all’unanimità una risoluzione che parla di pace. Credo fermamente che avvicinare fisicamente le istituzioni ai cittadini, nei luoghi della loro quotidianità o della loro memoria collettiva, sia un potente strumento di partecipazione e identità”. Soini ha quindi ribadito l’importanza di mantenere vivo il dialogo con i territori, ricordando che nel 2026 si rinnoverà l’appuntamento con la seduta congiunta del Consiglio provinciale insieme al Consiglio delle Autonomie locali e con i rappresentanti delle minoranze linguistiche,
“parte fondamentale della nostra Autonomia”.
“Ogni valle, ogni comunità deve sentire il Consiglio come qualcosa di proprio e, allo stesso tempo, il Consiglio deve saper ascoltare ogni angolo del Trentino”.
Palazzo Trentini: apertura, cultura e investimenti
Il
2025 ha visto
Palazzo Trentini sempre più aperto alla comunità. Sono stati annunciati per il 2026 importanti lavori di riqualificazione, a quarant’anni dall’ultimo restauro complessivo, con interventi su accessibilità, sicurezza ed efficienza, tra cui una nuova bussola d’ingresso in vetro e la valorizzazione della facciata di Palazzo Nicolodi su via Torre Verde. Intensa anche l’attività culturale: nel corso dell’anno il palazzo ha ospitato
numerose mostre, tra cui
Romano Perusini. Geometrie dello spirito, Luigi Bonazza. Trento, la montagna, il circolo degli artisti, Donne in Asia, Monti a Palazzo Trentini – terre di rare bellezze e Alcide De Gasperi. Album trentino.
Attualmente è in corso l’esposizione dedicata a
Luigi Dallapiccola, visitabile fino al 18 gennaio 2026.
“Fare manutenzione straordinaria non significa solo sistemare muri e infissi. Significa anche animare quegli spazi di cultura, storia e attualità, affinché il palazzo consiliare sia davvero un luogo vissuto dalla comunità trentina”. Il presidente ha ricordato le numerose attività realizzate in sinergia con istituzioni e realtà del territorio: dalla Fondazione Alcide De Gasperi alla Fondazione Museo storico del Trentino, dai Comuni al Commissariato del Governo, fino ad Autostrada del Brennero, ACI, Vigili del Fuoco, Federazione degli Schützen e a una rete di enti culturali, scolastici e comunitari. “Un palazzo aperto è la metafora di un’Autonomia aperta e vicina”, ha rimarcato Soini.
Conosciamo Autonomia: un nuovo kit per capire e coinvolgere
Nel solo anno scolastico concluso a giugno, il progetto C
onosciamo Autonomia ha coinvolto oltre
10.000 studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado di tutta la provincia.
Migliaia di ragazze e ragazzi hanno visitato Palazzo Trentini, incontrato i consiglieri provinciali, partecipato a simulazioni d’Aula e a momenti di confronto diretto sulle funzioni dell’Autonomia speciale.
"Se i giovani non conoscono cosa è stata l’Autonomia per le generazioni che li hanno preceduti, difficilmente potranno difenderla e adattarla alle sfide future”, ha sottolineato Soini, ricordando come quasi tutti i consiglieri provinciali abbiano aderito personalmente al progetto. A fine 2025 sono stati realizzati nuovi materiali didattici e divulgativi, destinati a diventare strumenti strutturali del progetto. Tra questi spicca il “Kit del cittadino protagonista”, rivolto ai giovani tra i 16 e i 18 anni, con fac-simile di tessera elettorale, scheda di voto e matita copiativa.
“Non si tratta solo di insegnare regole e competenze, ma di trasmettere valori, senso di appartenenza e responsabilità civica”.
Per il 2026 l’obiettivo è trasformare Conosciamo Autonomia da iniziativa divulgativa a infrastruttura educativa stabile, rafforzando la collaborazione con il mondo della scuola. Soini ha inoltre richiamato la necessità di parlare a tutte le generazioni: “Conoscere la storia di questa terra e capire perché l’Autonomia non è un privilegio ma un diritto significa comprendere l’importanza del proprio voto e la responsabilità di mantenerla viva”.
Attività legislativa
Nel periodo 1° gennaio – 30 novembre 2025, il Consiglio provinciale si è riunito in 77 sedute, per circa 200 ore di Aula, approvando 7 leggi provinciali, 67 mozioni e 84 ordini del giorno. A questi si aggiungono due ulteriori leggi approvate a dicembre. In particolare, Soini ha richiamato la riforma organica del volontariato e del Terzo settore, votata all’unanimità e frutto dell’iniziativa legislativa consiliare, e la riforma dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, che dal 1° gennaio diventerà ASUIT, integrando il sistema universitario. Il presidente ha inoltre ricordato il lavoro di mediazione tra capigruppo e Giunta che ha portato all’approvazione della manovra di bilancio provinciale da oltre 6 miliardi di euro. Nel corso della conferenza stampa, rispondendo ai giornalisti, ha inoltre parlato del tema del regolamento, sul quale, ha detto, vi è la disponibilità a lavorare per proporre un percorso di fronte a eventuali proposte che i gruppi vorranno fare.
Sulla legge del Terzo mandato, ha aggiunto che “non è un successo quando una legge provinciale viene cassata, ma c’è un percorso che le norme devono seguire e va rispettato”.
Rapporti istituzionali ed Euregio
Il 2025 è stato anche un anno di intenso lavoro sui rapporti istituzionali, parte integrante della “manutenzione” dell’Autonomia. Sul piano regionale, il Consiglio provinciale di Trento ha mantenuto un dialogo costante con il Consiglio della Provincia di Bolzano, in particolare sul tema della revisione dello Statuto di Autonomia. Nonostante le diverse sensibilità politiche, i due Consigli provinciali hanno saputo esprimere pareri unitari su questioni chiave, come i limiti delle competenze, l’acquisizione di nuove materie – ambiente ed energia in primis – e il principio dell’intesa con lo Stato. “In un passaggio così delicato, presentarsi con una voce unitaria rafforza l’Autonomia e la sua credibilità istituzionale”, ha osservato Soini. Rilevante anche il lavoro in ambito euroregionale, con il Dreier Landtag di Merano, durante il quale i consiglieri trentini hanno presentato sette proposte di mozione condivise. Soini ha ricordato in particolare la mozione da lui firmata per un progetto di comunicazione euroregionale innovativo sui valori della democrazia: “Conoscere le istituzioni è il primo passo per partecipare. Mettere in rete le esperienze dell’Euregio significa costruire una narrazione comune, dal basso”. Il presidente ha infine richiamato il ruolo della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol quale ente depositario dello Statuto e luogo di dialogo permanente tra Trento e Bolzano.
Verso il 2026
Guardando al futuro, il 2026 sarà segnato dall’80° anniversario dell’Accordo De Gasperi–Gruber, fondamento dell’Autonomia speciale. “Il nostro compito è rendere la casa dell’Autonomia più solida, accogliente e adatta ai tempi che cambiano”, ha concluso Soini, ribadendo il ruolo della stampa come alleata della partecipazione democratica.